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Valeria Laureano – Amalìa
Il percorso espositivo comprende 10 opere collocate in forma di dittico, con le quali l’autrice presenta il suo lavoro Amalìa (2021), (risultato di un percorso artistico di due anni e mezzo guidato dal fotografo Antonio Biasiucci), e un video d’arte del suo lavoro precedente Apice (2014)
Comunicato stampa
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VALERIA LAUREANO
AMALÌA
Dopo la mostra "Il teatro e il suo doppio" di Pino Miraglia, riprendono gli appuntamenti del progetto “Riti” de Il sabato della fotografia in Sala Assoli.
Sabato 11 febbraio alle 10.30 e alle 18.30 si inaugura la mostra "Amalìa" di Valeria Laureano, a cura di Antonio Biasiucci.
Il percorso espositivo comprende 10 opere collocate in forma di dittico, con le quali l’autrice presenta il suo lavoro Amalìa (2021), e un video d’arte del suo lavoro precedente Apice (2014), attraverso cui, attingendo da un archivio fotografico, da voce ad un paese dell’Irpinia devastato dal terremoto dell’80.
La ricerca fotografica Amalìa di Valeria Laureano è il risultato di un percorso artistico di due anni e mezzo guidato dal fotografo Antonio Biasiucci nell’ambito della terza edizione del Laboratorio Irregolare. Il laboratorio che il fotografo di Dragoni conduce dal 2012 mira alla condivisione di un metodo di ricerca fotografica approfondita e prolungata nel tempo che, attraverso una costante azione critica sul proprio lavoro, ha come scopo finale la produzione di un progetto personale intenso e intimo.
Il percorso di Laureano prende spunto da una storia vera che vede protagonista una donna serial killer italiana degli inizi del ‘900: Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio.
Ben presto il racconto si lascia alle spalle quelle vicende e, attingendo dal suo immaginario personale, la fotografa approda in una nuova dimensione.
Si delinea una storia tra il macabro e il seducente che mette in evidenza un punto di riflessione profondo: i grovigli della mente umana, il suo lato oscuro, primitivo e selvaggio; un luogo nascosto e ignoto che si rivela nelle sue asperità e contraddizioni.
“Inquietanti e inquiete, le donne che appaiono in queste immagini sono potenzialmente artefici e vittime di sortilegi; ogni soggetto oscilla tra una dimensione attiva e passiva: incantatore e incantato, seducente e sedotto, fluttuazione che arriva a interessare anche gli oggetti, gli interni, i paesaggi. Il filo del racconto si perde in possibili microstorie che hanno come fil rouge comune l’invito a lasciarsi ammaliare, sedurre, stregare, in una contrazione continua tra l’attraente e il respingente” dal testo di Alessandra Troncone Lab03: tra parole e immagini.
Con il loro temperamento inquieto le donne di Amalìa portano dietro di sé la vita, la nascita, l’amore e la bellezza, ma anche la morte, la solitudine e la follia.
Un universo femminile complesso e misterioso, che nella sua indecifrabilità, attrae e respinge.
Questo costante dualismo rimanda alla figura delle streghe che nella loro dimensione mitologica erano donne ammaliatrici e distruttrici, metà donne e metà animali, dotate di poteri occulti in quanto in contatto col maligno o con entità soprannaturali.
Valeria Laureano nata a Napoli nel 1989, si è formata come fotografa a Roma con un Master post laurea.
Attualmente vive e lavora a Napoli come freelance e prosegue la sua personale ricerca fotografica. Dal 2017 collabora stabilmente con lo spazio espositivo Magazzini Fotografici in qualità di coordinatrice e fotografa e nel 2022 cura negli spazi dell’Associazione una mostra, e gli eventi ad essa correlati, dal titolo “Racconti dal Vesuvio”.
Nel 2020 con il progetto Apice vince il 1° premio del Passepartout Photo Prize e nel 2021 partecipa alla mostra collettiva del premio presso la Galleria Piazza di Pietra a Roma. È tra i fotografi selezionati per l’edizione 2021 del Festival MAP di Tolosa, al quale partecipa con un’installazione fotografica e un video artistico del progetto Apice.
Tra il 2021 e il 2022 il suo progetto Amalìa, realizzato durante il percorso artistico del Laboratorio Irregolare curato da Antonio Biasiucci, viene esposto nell’ambito della mostra collettiva Epifanie 03, presso il Convento di San Domenico Maggiore (Napoli), Museo Arcos (Benevento), Galleria del Cembalo (Roma), Photolux Festival (Lucca), Bottega di Cecè Casile (Milano).
Espone inoltre il suo progetto Amalìa nel settembre 2022 durante il festival di fotografia “Grenze Arsenali Fotografici” a Verona e nel dicembre 2022 durante il progetto collettivo “Forestart” curato da galleria PrimoPiano, Magazzini Fotografici e Kromìa.
Dal 2021 è assistente del fotografo artista Antonio Biasiucci.
Amalìa di Valeria Laureano a cura di Antonio Biasiucci
Dall'11 Febbraio al 12 Marzo 2023
Opening 11 febbraio ore 10.30 e 18.30
La mostra sarà visitabile dal giovedì al sabato alle 18.30 (2 ore prima degli spettacoli in programmazione) e la domenica dalle 17.00
SALA ASSOLI - Vico Lungo Teatro Nuovo, 110 - Napoli
info > casadelcontemporaneo.it - movimentiperlafotografia.it
AMALÌA
Dopo la mostra "Il teatro e il suo doppio" di Pino Miraglia, riprendono gli appuntamenti del progetto “Riti” de Il sabato della fotografia in Sala Assoli.
Sabato 11 febbraio alle 10.30 e alle 18.30 si inaugura la mostra "Amalìa" di Valeria Laureano, a cura di Antonio Biasiucci.
Il percorso espositivo comprende 10 opere collocate in forma di dittico, con le quali l’autrice presenta il suo lavoro Amalìa (2021), e un video d’arte del suo lavoro precedente Apice (2014), attraverso cui, attingendo da un archivio fotografico, da voce ad un paese dell’Irpinia devastato dal terremoto dell’80.
La ricerca fotografica Amalìa di Valeria Laureano è il risultato di un percorso artistico di due anni e mezzo guidato dal fotografo Antonio Biasiucci nell’ambito della terza edizione del Laboratorio Irregolare. Il laboratorio che il fotografo di Dragoni conduce dal 2012 mira alla condivisione di un metodo di ricerca fotografica approfondita e prolungata nel tempo che, attraverso una costante azione critica sul proprio lavoro, ha come scopo finale la produzione di un progetto personale intenso e intimo.
Il percorso di Laureano prende spunto da una storia vera che vede protagonista una donna serial killer italiana degli inizi del ‘900: Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio.
Ben presto il racconto si lascia alle spalle quelle vicende e, attingendo dal suo immaginario personale, la fotografa approda in una nuova dimensione.
Si delinea una storia tra il macabro e il seducente che mette in evidenza un punto di riflessione profondo: i grovigli della mente umana, il suo lato oscuro, primitivo e selvaggio; un luogo nascosto e ignoto che si rivela nelle sue asperità e contraddizioni.
“Inquietanti e inquiete, le donne che appaiono in queste immagini sono potenzialmente artefici e vittime di sortilegi; ogni soggetto oscilla tra una dimensione attiva e passiva: incantatore e incantato, seducente e sedotto, fluttuazione che arriva a interessare anche gli oggetti, gli interni, i paesaggi. Il filo del racconto si perde in possibili microstorie che hanno come fil rouge comune l’invito a lasciarsi ammaliare, sedurre, stregare, in una contrazione continua tra l’attraente e il respingente” dal testo di Alessandra Troncone Lab03: tra parole e immagini.
Con il loro temperamento inquieto le donne di Amalìa portano dietro di sé la vita, la nascita, l’amore e la bellezza, ma anche la morte, la solitudine e la follia.
Un universo femminile complesso e misterioso, che nella sua indecifrabilità, attrae e respinge.
Questo costante dualismo rimanda alla figura delle streghe che nella loro dimensione mitologica erano donne ammaliatrici e distruttrici, metà donne e metà animali, dotate di poteri occulti in quanto in contatto col maligno o con entità soprannaturali.
Valeria Laureano nata a Napoli nel 1989, si è formata come fotografa a Roma con un Master post laurea.
Attualmente vive e lavora a Napoli come freelance e prosegue la sua personale ricerca fotografica. Dal 2017 collabora stabilmente con lo spazio espositivo Magazzini Fotografici in qualità di coordinatrice e fotografa e nel 2022 cura negli spazi dell’Associazione una mostra, e gli eventi ad essa correlati, dal titolo “Racconti dal Vesuvio”.
Nel 2020 con il progetto Apice vince il 1° premio del Passepartout Photo Prize e nel 2021 partecipa alla mostra collettiva del premio presso la Galleria Piazza di Pietra a Roma. È tra i fotografi selezionati per l’edizione 2021 del Festival MAP di Tolosa, al quale partecipa con un’installazione fotografica e un video artistico del progetto Apice.
Tra il 2021 e il 2022 il suo progetto Amalìa, realizzato durante il percorso artistico del Laboratorio Irregolare curato da Antonio Biasiucci, viene esposto nell’ambito della mostra collettiva Epifanie 03, presso il Convento di San Domenico Maggiore (Napoli), Museo Arcos (Benevento), Galleria del Cembalo (Roma), Photolux Festival (Lucca), Bottega di Cecè Casile (Milano).
Espone inoltre il suo progetto Amalìa nel settembre 2022 durante il festival di fotografia “Grenze Arsenali Fotografici” a Verona e nel dicembre 2022 durante il progetto collettivo “Forestart” curato da galleria PrimoPiano, Magazzini Fotografici e Kromìa.
Dal 2021 è assistente del fotografo artista Antonio Biasiucci.
Amalìa di Valeria Laureano a cura di Antonio Biasiucci
Dall'11 Febbraio al 12 Marzo 2023
Opening 11 febbraio ore 10.30 e 18.30
La mostra sarà visitabile dal giovedì al sabato alle 18.30 (2 ore prima degli spettacoli in programmazione) e la domenica dalle 17.00
SALA ASSOLI - Vico Lungo Teatro Nuovo, 110 - Napoli
info > casadelcontemporaneo.it - movimentiperlafotografia.it
11
febbraio 2023
Valeria Laureano – Amalìa
Dall'undici febbraio al 12 marzo 2023
fotografia
Location
Sala Assoli
Napoli, Vico Lungo Teatro Nuovo, 110, (NA)
Napoli, Vico Lungo Teatro Nuovo, 110, (NA)
Orario di apertura
giovedì/sabato ore 19.00
domenica ore 17.00
Vernissage
11 Febbraio 2023, Sabato 11 Febbraio 2023 - ore 10.30 e 19.00
Sito web
Ufficio stampa
Rare Comunicazioni
Autore
Autore testo critico
Produzione organizzazione