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Valerie Honnart – Andremmo a vivere nei boschi?
Il percorso della mostra si suddivide in tre tempi distinti e interscambiabili, tre ragionamenti elaborati su un unico soggetto: l’albero. Soggetto inteso principalmente nella sua accezione individuale (memoria, resistenza, radici) simbolica (mitologia) e collettiva (bosco o foresta, rifugio o pericolo). Attraverso queste tre riflessioni sull’albero, Valerie Honnart propone, come esperienza visiva e di meditazione, alcune delle tematiche a lei più care: le persone, le relazioni e la distanza tra i corpi, la comunità, il mito
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Valerie Honnart
Andremmo a vivere nei boschi?
Una domanda, un progetto, una mostra
A cura di Lucia Collarile
Inaugurazione mercoledì 16 novembre
ore 18.00 press preview – ore 19.00 apertura al pubblico
Spazio Cerere, piano terra ex Pastificio Cerere - Via degli Ausoni, 3 (San Lorenzo) – Roma
Dal 16 al 23 novembre 2016
Un solo albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce. (Lao Tse)
In occasione del suo ritorno in Italia, Valerie Honnart sarà in mostra con la personale
Andremmo a vivere nei boschi? dal 16 al 23 novembre presso Spazio Cerere, nello storico
quartiere romano di San Lorenzo.
Valerie Honnart é nata a Parigi, ha vissuto a Hong Kong, Pechino, Parigi e attualmente vive
e lavora Roma. La natura della sua arte nasce dall’incontro di queste influenze, luoghi e
culture: uno sguardo alla ricerca di una sinergia fra pieno e vuoto, propri della cultura
orientale e una ricerca di ciò che trascende l’uomo, lo frammenta o lo porta all’interiorità.
Il percorso della mostra Andremmo a vivere nei boschi? si suddivide in tre tempi distinti e
interscambiabili, tre ragionamenti elaborati su un unico soggetto: l’albero. Soggetto
inteso principalmente nella sua accezione individuale (memoria, resistenza, radici)
simbolica (mitologia) e collettiva (bosco o foresta, rifugio o pericolo). Attraverso queste tre
riflessioni sull’albero, Valerie Honnart propone, come esperienza visiva e di meditazione,
alcune delle tematiche a lei più care: le persone, le relazioni e la distanza tra i corpi, la
comunità, il mito.
La mostra è introdotta da due grandi installazioni site-specific, opere concettuali con le
quali l’artista approfondisce due temi importanti e complementari al percorso: il Ricordo e il
Nido.
Opera icona della mostra, ma anche stimolo propulsivo dell’intera esposizione è l’Olmo
Hougulou, antico e maestoso albero abbattuto a Pechino, amato e più volte fotografato da
Valerie. La vecchia imponente pianta è stata sacrificata, nella distruzione dell’ antica Pechino
e quindi della memoria di quella città, per la costruzione di una nuova urbanistica cittadina
più funzionale e moderna.
Come afferma la curatrice Lucia Collarile: «Nei lavori in mostra la delicatezza della china
cinese, il paziente lavoro dato da tante fasi successive di preparazione del supporto e
stesura del colore, ciò che nella cultura asiatica serve a rendere più pacate le emozioni e
meditate le azioni, nelle mani di Valerie Honnart si trasforma in segno espressionistico,
gesto, forza, partecipazione emotiva. La passionalità francese, l’emotività della mitologia
e la misura dell’iconografia classica, conosciuta durante i suoi lunghi soggiorni in Italia, si
esprimono nell’imponenza figurativa e morale dei protagonisti delle sue opere, siano essi
persone o alberi, individui o ambiente».
C’è una storia in ogni albero come in ogni individuo che fa parte della collettività. Per ogni
individuo caduto, distrutto, sradicato, anche una parte della nostra umanità viene cancellata.
Così a Calais, Francia del Nord, c’è un campo profughi tristemente noto per essere
particolarmente inospitale. Non a caso chiamato “La Giungla”. La foresta, nei dipinti di
Valérie Honnart, è scura, con altissimi tronchi e le folte fronde degli alberi che lasciano
passare solo spiragli di luce dorata. Un luogo di protezione e di pericolo che si anima dei
corpi di questi esseri nomadi. Siamo una collettività sempre più nomade, diventeremo un
immenso unico popolo in movimento continuo. E noi andremmo un giorno a vivere nei
boschi per ritrovare l’umanità e le radici che avremo perduto?
La mostra gode del patrocinio dell’Institut Français Centre Saint-Louis.
Vademecum:
Artista: Valérie Honnart
Titolo: Andremmo a vivere nei boschi? | Irions-nous vivre dans les bois?
Curatore: Lucia Collarile
Location: Spazio Cerere, piano terra ex Pastificio Cerere, via degli Ausoni, 3 – Roma
Inaugurazione: Mercoledì 16 novembre dalle ore 18, ingresso libero
Orari dal 17 al 23 novembre 2016: dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 20.00; sabato e domenica dalle
ore 15.00 alle ore 20.00; o su appuntamento
Per informazioni tel 3498779238
Sito web: http://www.valeriehonnart.com/
Ufficio Stampa: ChiNa Press Office
Chiara Ciucci Giuliani mob. +39 3929173661
email: chinapressoffice@gmail.com
Breve Bio
Valérie Honnart é nata a Parigi l’11/11/1966. Ha vissuto a Hong Kong, ha studiato alla Chinese Painting
University di Pechino. Attualmente vive e lavora a Roma. La sua ispirazione ha luogo nell’incontro di queste
influenze: uno sguardo alla ricerca di una sinergia fra pieno e vuoto propri dell’Asia e una ricerca di ciò che
trascende l’uomo, lo frammenta o lo porta all’interiorità.
Mostre:
In Italia:
Roma: Dal 2000 ha esposto a Roma in varie gallerie la B-Gallery (2009), Spazio Visivo (2003-2002) e in diversi
luoghi privati e pubblici. Nel 2006 ha esposto alla galleria Massenzio con lo scultore Luca Zanchi:
“La XII CASA” un percorso espositivo in cinque stanze. Con il patrocinio del Consilium Pontificium della Cultura
del Comune di Roma.
Ha esposto in Toscana (Cetona nel 2007) e in Sicilia alla Tonnara di Scopello a settembre 2009.
In Francia:
Ha esposto a Parigi varie volte: marzo 2015, ottobre 2008 “L’Etre Fragmenté, l’être, fragment: thé”, a cura di
Véronique Grange-Spahis dove ha incontrato Claude Mollard.
Partecipa regolarmente a varie mostre collettive.
Belgio:
Valerie Honnnart ha partecipato a varie mostre collettive, presso il Museo Maison Pellgrims di Brussels e presso
la galerie du Chateau dove espone regolarmente. Espone a Bruxelles presso la galleria PEEP art.
In Cina:
2011 ha esposto presso la galleria Elisabeth de Brabant a Shanghai
Da 2012 espone presso la galleria Philip Staib a Shanghai, e alla Shanghai Art Fair.
Fiere:
Belgio: LINEART Gent 2009, 2008, 2014
Francia: LILLE ART FAIR 2009, ART TOUQUET 2009
Cina: SHANGHAI ART FAIR 2012, 2013, 2015
Korea: PUSAN ART FAIR 2016
Laureata presso l'Institut d'Etudes Politiques di Parigi e di un Master in Comunicazione presso l'Ecole Supèrieure
de Paris (ESCP). Ha studiato la pittura tradizionale cinese presso l’Università di Shatin a Hong Kong. Ha
frequentato l’Accademia della Grande Chaumiere a Parigi.
www.valeriehonnart.com
Andremmo a vivere nei boschi?
Una domanda, un progetto, una mostra
A cura di Lucia Collarile
Inaugurazione mercoledì 16 novembre
ore 18.00 press preview – ore 19.00 apertura al pubblico
Spazio Cerere, piano terra ex Pastificio Cerere - Via degli Ausoni, 3 (San Lorenzo) – Roma
Dal 16 al 23 novembre 2016
Un solo albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce. (Lao Tse)
In occasione del suo ritorno in Italia, Valerie Honnart sarà in mostra con la personale
Andremmo a vivere nei boschi? dal 16 al 23 novembre presso Spazio Cerere, nello storico
quartiere romano di San Lorenzo.
Valerie Honnart é nata a Parigi, ha vissuto a Hong Kong, Pechino, Parigi e attualmente vive
e lavora Roma. La natura della sua arte nasce dall’incontro di queste influenze, luoghi e
culture: uno sguardo alla ricerca di una sinergia fra pieno e vuoto, propri della cultura
orientale e una ricerca di ciò che trascende l’uomo, lo frammenta o lo porta all’interiorità.
Il percorso della mostra Andremmo a vivere nei boschi? si suddivide in tre tempi distinti e
interscambiabili, tre ragionamenti elaborati su un unico soggetto: l’albero. Soggetto
inteso principalmente nella sua accezione individuale (memoria, resistenza, radici)
simbolica (mitologia) e collettiva (bosco o foresta, rifugio o pericolo). Attraverso queste tre
riflessioni sull’albero, Valerie Honnart propone, come esperienza visiva e di meditazione,
alcune delle tematiche a lei più care: le persone, le relazioni e la distanza tra i corpi, la
comunità, il mito.
La mostra è introdotta da due grandi installazioni site-specific, opere concettuali con le
quali l’artista approfondisce due temi importanti e complementari al percorso: il Ricordo e il
Nido.
Opera icona della mostra, ma anche stimolo propulsivo dell’intera esposizione è l’Olmo
Hougulou, antico e maestoso albero abbattuto a Pechino, amato e più volte fotografato da
Valerie. La vecchia imponente pianta è stata sacrificata, nella distruzione dell’ antica Pechino
e quindi della memoria di quella città, per la costruzione di una nuova urbanistica cittadina
più funzionale e moderna.
Come afferma la curatrice Lucia Collarile: «Nei lavori in mostra la delicatezza della china
cinese, il paziente lavoro dato da tante fasi successive di preparazione del supporto e
stesura del colore, ciò che nella cultura asiatica serve a rendere più pacate le emozioni e
meditate le azioni, nelle mani di Valerie Honnart si trasforma in segno espressionistico,
gesto, forza, partecipazione emotiva. La passionalità francese, l’emotività della mitologia
e la misura dell’iconografia classica, conosciuta durante i suoi lunghi soggiorni in Italia, si
esprimono nell’imponenza figurativa e morale dei protagonisti delle sue opere, siano essi
persone o alberi, individui o ambiente».
C’è una storia in ogni albero come in ogni individuo che fa parte della collettività. Per ogni
individuo caduto, distrutto, sradicato, anche una parte della nostra umanità viene cancellata.
Così a Calais, Francia del Nord, c’è un campo profughi tristemente noto per essere
particolarmente inospitale. Non a caso chiamato “La Giungla”. La foresta, nei dipinti di
Valérie Honnart, è scura, con altissimi tronchi e le folte fronde degli alberi che lasciano
passare solo spiragli di luce dorata. Un luogo di protezione e di pericolo che si anima dei
corpi di questi esseri nomadi. Siamo una collettività sempre più nomade, diventeremo un
immenso unico popolo in movimento continuo. E noi andremmo un giorno a vivere nei
boschi per ritrovare l’umanità e le radici che avremo perduto?
La mostra gode del patrocinio dell’Institut Français Centre Saint-Louis.
Vademecum:
Artista: Valérie Honnart
Titolo: Andremmo a vivere nei boschi? | Irions-nous vivre dans les bois?
Curatore: Lucia Collarile
Location: Spazio Cerere, piano terra ex Pastificio Cerere, via degli Ausoni, 3 – Roma
Inaugurazione: Mercoledì 16 novembre dalle ore 18, ingresso libero
Orari dal 17 al 23 novembre 2016: dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 20.00; sabato e domenica dalle
ore 15.00 alle ore 20.00; o su appuntamento
Per informazioni tel 3498779238
Sito web: http://www.valeriehonnart.com/
Ufficio Stampa: ChiNa Press Office
Chiara Ciucci Giuliani mob. +39 3929173661
email: chinapressoffice@gmail.com
Breve Bio
Valérie Honnart é nata a Parigi l’11/11/1966. Ha vissuto a Hong Kong, ha studiato alla Chinese Painting
University di Pechino. Attualmente vive e lavora a Roma. La sua ispirazione ha luogo nell’incontro di queste
influenze: uno sguardo alla ricerca di una sinergia fra pieno e vuoto propri dell’Asia e una ricerca di ciò che
trascende l’uomo, lo frammenta o lo porta all’interiorità.
Mostre:
In Italia:
Roma: Dal 2000 ha esposto a Roma in varie gallerie la B-Gallery (2009), Spazio Visivo (2003-2002) e in diversi
luoghi privati e pubblici. Nel 2006 ha esposto alla galleria Massenzio con lo scultore Luca Zanchi:
“La XII CASA” un percorso espositivo in cinque stanze. Con il patrocinio del Consilium Pontificium della Cultura
del Comune di Roma.
Ha esposto in Toscana (Cetona nel 2007) e in Sicilia alla Tonnara di Scopello a settembre 2009.
In Francia:
Ha esposto a Parigi varie volte: marzo 2015, ottobre 2008 “L’Etre Fragmenté, l’être, fragment: thé”, a cura di
Véronique Grange-Spahis dove ha incontrato Claude Mollard.
Partecipa regolarmente a varie mostre collettive.
Belgio:
Valerie Honnnart ha partecipato a varie mostre collettive, presso il Museo Maison Pellgrims di Brussels e presso
la galerie du Chateau dove espone regolarmente. Espone a Bruxelles presso la galleria PEEP art.
In Cina:
2011 ha esposto presso la galleria Elisabeth de Brabant a Shanghai
Da 2012 espone presso la galleria Philip Staib a Shanghai, e alla Shanghai Art Fair.
Fiere:
Belgio: LINEART Gent 2009, 2008, 2014
Francia: LILLE ART FAIR 2009, ART TOUQUET 2009
Cina: SHANGHAI ART FAIR 2012, 2013, 2015
Korea: PUSAN ART FAIR 2016
Laureata presso l'Institut d'Etudes Politiques di Parigi e di un Master in Comunicazione presso l'Ecole Supèrieure
de Paris (ESCP). Ha studiato la pittura tradizionale cinese presso l’Università di Shatin a Hong Kong. Ha
frequentato l’Accademia della Grande Chaumiere a Parigi.
www.valeriehonnart.com
16
novembre 2016
Valerie Honnart – Andremmo a vivere nei boschi?
Dal 16 al 23 novembre 2016
arte contemporanea
Location
SPAZIO CERERE
Roma, Via Degli Ausoni, 1/3, (Roma)
Roma, Via Degli Ausoni, 1/3, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 20.00; sabato e domenica dalle
ore 15.00 alle ore 20.00; o su appuntamento
Vernissage
16 Novembre 2016, h 19
Sito web
www.valeriehonnart.com
Autore
Curatore