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Valerio Anceschi – La connotazione del ferro
Gli ambienti della Galleria Spaziotemporaneo ospitano una decina di sculture da parete e da terra di medie e piccole dimensioni.
Tutte rigorosamente in ferro.
Comunicato stampa
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Cos’è La connotazione del ferro? In che modo agisce sulla costruzione plastica?
Valerio Anceschi prova a spiegarlo attraverso le sue sculture: più che con le parole cerca di darne dimostrazione con le forme, gli spazi, le saldature, le immagini, le suggestioni.
Gli ambienti della Galleria Spaziotemporaneo ospitano una decina di sculture da parete e da terra di medie e piccole dimensioni.
Tutte rigorosamente in ferro. Un ferro con una sua connotazione appunto, “usato”, già formato per uno specifico scopo e sottratto dalla scelta dell’artista alla catena del riciclo che inesorabilmente riconduce in fonderia tutto ciò che giace inutilizzato.
Una scelta stilistica non priva di ripercussioni, che tende ad evidenziare anziché nascondere la “pelle” del ferro: sbavature nel taglio, ruggine, imperfezioni restano a vista. Ed è con queste particolari note di seduzione che il ferro cerca di attrarre l’attenzione dello scultore. Intesa che si concretizza con un intervento ponderato di piegature ed assemblaggi, fatto di attese e ripensamenti. Come sostiene lo stesso artista “è il ferro che diventa opera”, e questo avviene nel momento in cui la scultura stessa, trovato il suo equilibrio, esige la sospensione degli interventi e decreta la parola “fine”.
Valerio Anceschi prova a spiegarlo attraverso le sue sculture: più che con le parole cerca di darne dimostrazione con le forme, gli spazi, le saldature, le immagini, le suggestioni.
Gli ambienti della Galleria Spaziotemporaneo ospitano una decina di sculture da parete e da terra di medie e piccole dimensioni.
Tutte rigorosamente in ferro. Un ferro con una sua connotazione appunto, “usato”, già formato per uno specifico scopo e sottratto dalla scelta dell’artista alla catena del riciclo che inesorabilmente riconduce in fonderia tutto ciò che giace inutilizzato.
Una scelta stilistica non priva di ripercussioni, che tende ad evidenziare anziché nascondere la “pelle” del ferro: sbavature nel taglio, ruggine, imperfezioni restano a vista. Ed è con queste particolari note di seduzione che il ferro cerca di attrarre l’attenzione dello scultore. Intesa che si concretizza con un intervento ponderato di piegature ed assemblaggi, fatto di attese e ripensamenti. Come sostiene lo stesso artista “è il ferro che diventa opera”, e questo avviene nel momento in cui la scultura stessa, trovato il suo equilibrio, esige la sospensione degli interventi e decreta la parola “fine”.
04
febbraio 2009
Valerio Anceschi – La connotazione del ferro
Dal 04 al 28 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
SPAZIOTEMPORANEO
Milano, Via Solferino, 56, (Milano)
Milano, Via Solferino, 56, (Milano)
Orario di apertura
dal martedi' al sabato dalle 16.00 alle 19.30
Vernissage
4 Febbraio 2009, ore 18.30
Sito web
www.valerioanceschi.blogspot.com/
Autore
Curatore