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Valerio Berruti – Tracce
Nel ciclo Tracce, il disegno, che è sempre la base del lavoro di Berruti, diventa un segno inciso all’interno di lastre di acciaio di diverse dimensioni, come una traccia in negativo delle sue sculture d’ombra.
Comunicato stampa
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Dopo cinque anni, la galleria Marco Rossi artecontemporanea di Pietrasanta, in occasione della quarta edizione della Collector’s Night, che riunisce le inaugurazioni delle dieci maggiori gallerie inscritte all’ANGAMC, è lieta di presentare, una personale di Valerio Berruti, intitolata Tracce.
Si tratta di un lavoro inedito, dove, come spesso accade nelle opere dell’artista piemontese, i media si fondono: il disegno con la pittura affrescata, la scultura che rende il disegno tridimensionale, la video animazione che trasforma il disegno in cinema, creando ogni volta opere di grande impatto ed effetto poetico.
Nel ciclo Tracce, il disegno, che è sempre la base del lavoro di Berruti, diventa un segno inciso all’interno di lastre di acciaio di diverse dimensioni, come una traccia in negativo delle sue sculture d’ombra.
Il tratto così riconoscibile dell’artista, talvolta sottolineato da una resina vetrificata, scalda l’acciaio e lo trasforma in una scultura che gioca con la luce, che cambia con l’esposizione e il passare delle ore.
Le opere hanno sempre per tema l’infanzia, fonte di ispirazione inesauribile per Berruti, che tratta questo argomento con la consueta grazia, e, a seconda delle dimensioni, possono essere esposte a muro o appoggiate a terra; sono sculture ma anche opere a parete, dove le sagome dei soggetti prendono vita con la luce.
Completano la mostra 15 disegni, che riprendono il concetto delle opere in acciaio, con la sagoma incisa nella carta che si staglia su un fondo metallico.
Valerio Berruti è nato ad Alba in Piemonte nel 1977, laureato in critica d’arte al D.A.M.S. di Torino, vive e lavora a Verduno (CN) in una chiesa sconsacrata del XVII secolo che ha acquistato e restaurato nel 1995. Nel 2004 vince il Premio Celeste e il Premio Pagine Bianche d'Autore della Regione Piemonte, nel 2005 viene selezionato dall'International Studio and Curatorial Program di New York. Nel 2006 realizza l'installazione Se ci fosse la luna per Palazzo Bricherasio a Torino che presenta l'anno successivo sulla facciata di Palazzo Re Enzo a Bologna. Nel 2007 partecipa alla mostra collettiva Uniforms and costumes presso l'Herzliya Museum of Contemporary Art in Israele e al 48' October Salon di Belgrado, è selezionato per una delle residenze più importanti d’Europa, la Dena Foundation for Contemporary Art a Parigi, e ha inaugurato la mostra Micro-narratives - 48th October Salon, presso il Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, curata da Lorand Heigij. Tra gli eventi internazionali del 2008 ricordiamo la mostra personale Magnificat alla Keumsan Gallery di Seoul, la collettiva Detour, presso il Centre Pompidou di Parigi. Nel 2009 espone la sua installazione E più non dimandare, alla Galleria Civica di Modena, nello stesso anno è il più giovane artista del Padiglione Italia della 53.Biennale di Venezia con la video-animazione: La figlia di Isacco, colonna sonora di Paolo Conte. Nel 2010 ha esposto Una Sola Moltitudine alla Fondazione Stelline di Milano e nel 2011 la sua personale Kizuna (con un video con le musiche appositamente realizzate dal maestro Ryuichi Sakamoto) era al Pola Museum di Tokyo. Nel settembre 2011 a Belgrado espone al City Museum, e l’installazione La rivoluzione terrestre, curata da Andrea Viliani, con musiche di Alessandro Mannarino, nella Chiesa di San Domenico ad Alba. Nel 2012 ha esposto la personale Udaka alla Nirox Foundation a Johannesburg, nel 2013 ha esposto allo Spazio NonostanteMarras di Milano, l’installazione Il momento in cui i nostri occhi si incontrano, a cura di Francesca Alfano Miglietti e, nelle Langhe la personale Dove il cielo s’attacca alla collina con testo di Angela Vettese. A ottobre 2013 la mostra Almost Blue a cura di 29 Arts in Progress è allo spazio Helutrans di Singapore. Nel 2014 realizza la copertina dell’ultimo libro di Andrea Bajani La vita non è in ordine alfabetico edito da Einaudi, presenta a Pietrasanta la mostra Così sia; partecipa alla BiennaleItalia-Cina a Pechino, alle rassegne The Intuitionistal al Drawing Center di New York , Resilienze 2.0 a Palazzo Saluzzo a Torino, al XX Premio Cairo con la video animazione Fermati, O Sole!. Nel 2015 la sua opera Udaka è esposta nella mostra Holy Mystery, organizzata alla Chiesa del Santo Volto di Torino, in occasione dell’ostensione della Sacra Sindone. Nel 2016 le 5 sculture monumentali Just Kids sono state esposte in Piazza Duomo a Verona in prossimità della meravigliosa Cattedrale romanica di Santa Maria Matricolare mentre la sua mostra Paradise Lost. L’ombra, l’innocenza e il sole nero a cura di Marco Enrico Giacomelli è stata ospitata nelle gallerie MARCOROSSIartecontemporanea di Milano e di Verona. Alla fine dell’anno è uscito in libreria, per Gallucci Editore, il suo libro Come il vento tra i salici: un flipbook formato da 71 tavole che animano l’ormai introvabile traduzione di Beppe Fenoglio di “The Wind in the Willows” di Kenneth Graham. Nel 2017 la galleria Al Blu di Prussia di Napoli ha ospitato la sua personale Out of your own a cura di Maria Savarese e al MUSEO Madre di Napoli è stata presentata la videoanimazione Out of your own con la colonna sonora di Joan As Police Woman. Nel 2018 la sua opera monumentale Just Kids, in occasione di Artefiera, scelta per il progetto Polis/ Artworks, a cura di Angela Vettese, è stata esposta nel cortile di Palazzo D’Accursio in Piazza Maggiore. In primavera l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, in occasione della Giornata Italiana del Design, ha presentato la sua ultima produzione Endless Love. Nel corso dell’anno l’artista ha lavorato a un importante lavoro cinematografico La Giostra di Nina, co-prodotto da Sky Arte, con musiche originali di Ludovico Einaudi, presentato in autunno in anteprima ad Alba, nella chiesa di San Domenico, nella mostra La storia di Nina a cura di Arturo Galansino.
Si tratta di un lavoro inedito, dove, come spesso accade nelle opere dell’artista piemontese, i media si fondono: il disegno con la pittura affrescata, la scultura che rende il disegno tridimensionale, la video animazione che trasforma il disegno in cinema, creando ogni volta opere di grande impatto ed effetto poetico.
Nel ciclo Tracce, il disegno, che è sempre la base del lavoro di Berruti, diventa un segno inciso all’interno di lastre di acciaio di diverse dimensioni, come una traccia in negativo delle sue sculture d’ombra.
Il tratto così riconoscibile dell’artista, talvolta sottolineato da una resina vetrificata, scalda l’acciaio e lo trasforma in una scultura che gioca con la luce, che cambia con l’esposizione e il passare delle ore.
Le opere hanno sempre per tema l’infanzia, fonte di ispirazione inesauribile per Berruti, che tratta questo argomento con la consueta grazia, e, a seconda delle dimensioni, possono essere esposte a muro o appoggiate a terra; sono sculture ma anche opere a parete, dove le sagome dei soggetti prendono vita con la luce.
Completano la mostra 15 disegni, che riprendono il concetto delle opere in acciaio, con la sagoma incisa nella carta che si staglia su un fondo metallico.
Valerio Berruti è nato ad Alba in Piemonte nel 1977, laureato in critica d’arte al D.A.M.S. di Torino, vive e lavora a Verduno (CN) in una chiesa sconsacrata del XVII secolo che ha acquistato e restaurato nel 1995. Nel 2004 vince il Premio Celeste e il Premio Pagine Bianche d'Autore della Regione Piemonte, nel 2005 viene selezionato dall'International Studio and Curatorial Program di New York. Nel 2006 realizza l'installazione Se ci fosse la luna per Palazzo Bricherasio a Torino che presenta l'anno successivo sulla facciata di Palazzo Re Enzo a Bologna. Nel 2007 partecipa alla mostra collettiva Uniforms and costumes presso l'Herzliya Museum of Contemporary Art in Israele e al 48' October Salon di Belgrado, è selezionato per una delle residenze più importanti d’Europa, la Dena Foundation for Contemporary Art a Parigi, e ha inaugurato la mostra Micro-narratives - 48th October Salon, presso il Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, curata da Lorand Heigij. Tra gli eventi internazionali del 2008 ricordiamo la mostra personale Magnificat alla Keumsan Gallery di Seoul, la collettiva Detour, presso il Centre Pompidou di Parigi. Nel 2009 espone la sua installazione E più non dimandare, alla Galleria Civica di Modena, nello stesso anno è il più giovane artista del Padiglione Italia della 53.Biennale di Venezia con la video-animazione: La figlia di Isacco, colonna sonora di Paolo Conte. Nel 2010 ha esposto Una Sola Moltitudine alla Fondazione Stelline di Milano e nel 2011 la sua personale Kizuna (con un video con le musiche appositamente realizzate dal maestro Ryuichi Sakamoto) era al Pola Museum di Tokyo. Nel settembre 2011 a Belgrado espone al City Museum, e l’installazione La rivoluzione terrestre, curata da Andrea Viliani, con musiche di Alessandro Mannarino, nella Chiesa di San Domenico ad Alba. Nel 2012 ha esposto la personale Udaka alla Nirox Foundation a Johannesburg, nel 2013 ha esposto allo Spazio NonostanteMarras di Milano, l’installazione Il momento in cui i nostri occhi si incontrano, a cura di Francesca Alfano Miglietti e, nelle Langhe la personale Dove il cielo s’attacca alla collina con testo di Angela Vettese. A ottobre 2013 la mostra Almost Blue a cura di 29 Arts in Progress è allo spazio Helutrans di Singapore. Nel 2014 realizza la copertina dell’ultimo libro di Andrea Bajani La vita non è in ordine alfabetico edito da Einaudi, presenta a Pietrasanta la mostra Così sia; partecipa alla BiennaleItalia-Cina a Pechino, alle rassegne The Intuitionistal al Drawing Center di New York , Resilienze 2.0 a Palazzo Saluzzo a Torino, al XX Premio Cairo con la video animazione Fermati, O Sole!. Nel 2015 la sua opera Udaka è esposta nella mostra Holy Mystery, organizzata alla Chiesa del Santo Volto di Torino, in occasione dell’ostensione della Sacra Sindone. Nel 2016 le 5 sculture monumentali Just Kids sono state esposte in Piazza Duomo a Verona in prossimità della meravigliosa Cattedrale romanica di Santa Maria Matricolare mentre la sua mostra Paradise Lost. L’ombra, l’innocenza e il sole nero a cura di Marco Enrico Giacomelli è stata ospitata nelle gallerie MARCOROSSIartecontemporanea di Milano e di Verona. Alla fine dell’anno è uscito in libreria, per Gallucci Editore, il suo libro Come il vento tra i salici: un flipbook formato da 71 tavole che animano l’ormai introvabile traduzione di Beppe Fenoglio di “The Wind in the Willows” di Kenneth Graham. Nel 2017 la galleria Al Blu di Prussia di Napoli ha ospitato la sua personale Out of your own a cura di Maria Savarese e al MUSEO Madre di Napoli è stata presentata la videoanimazione Out of your own con la colonna sonora di Joan As Police Woman. Nel 2018 la sua opera monumentale Just Kids, in occasione di Artefiera, scelta per il progetto Polis/ Artworks, a cura di Angela Vettese, è stata esposta nel cortile di Palazzo D’Accursio in Piazza Maggiore. In primavera l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, in occasione della Giornata Italiana del Design, ha presentato la sua ultima produzione Endless Love. Nel corso dell’anno l’artista ha lavorato a un importante lavoro cinematografico La Giostra di Nina, co-prodotto da Sky Arte, con musiche originali di Ludovico Einaudi, presentato in autunno in anteprima ad Alba, nella chiesa di San Domenico, nella mostra La storia di Nina a cura di Arturo Galansino.
06
luglio 2019
Valerio Berruti – Tracce
Dal 06 luglio al 04 agosto 2019
arte contemporanea
Location
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Pietrasanta, Piazza Duomo, 22, (Lucca)
Pietrasanta, Piazza Duomo, 22, (Lucca)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 11-13 e 18-24
Vernissage
6 Luglio 2019, ore 19.00
Autore