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Valerio Berruti – Tracce
In ottobre, in contemporanea nelle gallerie di Milano, Torino e Verona il nuovo progetto di sculture di Valerio Berruti, Tracce, a cura di Nicolas Ballario.
Comunicato stampa
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In ottobre, in contemporanea nelle gallerie di Milano, Torino e Verona il nuovo progetto di Valerio Berruti, Tracce, a cura di Nicolas Ballario.
Il ciclo, presentato in anteprima a Pietrasanta nell’estate del 2019, riunisce una serie di opere su cui l’artista lavora dal 2009 e rappresenta una linea trasversale che unisce i suoi precedenti lavori con la sperimentazione scultorea.
Il disegno, che è sempre alla base del lavoro di Berruti, diventa in Tracce un segno inciso all’interno di lastre di acciaio di diverse dimensioni, come appunto una traccia in negativo delle sue sculture d’ombra. Il tratto dell’artista, sempre così riconoscibile, è talvolta sottolineato da una resina vetrificata che scalda l’acciaio e lo trasforma in una scultura che gioca con la luce, che cambia con l’esposizione e il passare delle ore.
La tecnica utilizzata è il taglio waterjet, un getto d'acqua ad altissima pressione (fino a 7.000 bar) usata da Berruti per tagliare le lastre d’acciaio. La complessità di programmazione ed il doversi rivolgere a personale altamente specializzato rendono difficilissima la resa artistica, ogni pezzo richiede numerose prove e sperimentazioni (basti vedere le diversità di esecuzione e dell’uso dei materiali di ogni opera), ma negli anni l’artista è riuscito a superare queste difficoltà realizzando opere che uniscono il fascino del suo disegno all’alta tecnologia.
Il tema dell’infanzia, affrontato, esplorato e sperimentato da Berruti attraverso tecniche e punti di vista sempre differenti, è nuovamente al centro della sua poetica. Le opere in mostra, a seconda delle dimensioni e delle esigenze, possono essere appoggiate a terra o esposte a parete sfruttando la commistione tra generi che è propria di questo ciclo.
Completano la mostra alcuni disegni di diverse dimensioni, che riprendono il concetto delle opere in acciaio, con la sagoma incisa su cartoncino che si staglia su un fondo metallico.
Nel corso della mostra sarà presentato un volume, che come la personale è curato da Nicolas Ballario, che riunirà tutte le opere del ciclo.
Valerio Berruti è nato nel 1977 ad Alba in Piemonte dove attualmente vive e lavora. Nel 2009 è stato il più giovane partecipante alla 53a Biennale di Venezia dove ha presentato una video animazione, con la musica di Paolo Conte, composta da 600 disegni affrescati. Recentemente il suo corto animato La giostra di Nina, coprodotto con Sky Arte e con la colonna sonora di Ludovico Einaudi, sta partecipando ai principali festival di cinema internazionali
Il ciclo, presentato in anteprima a Pietrasanta nell’estate del 2019, riunisce una serie di opere su cui l’artista lavora dal 2009 e rappresenta una linea trasversale che unisce i suoi precedenti lavori con la sperimentazione scultorea.
Il disegno, che è sempre alla base del lavoro di Berruti, diventa in Tracce un segno inciso all’interno di lastre di acciaio di diverse dimensioni, come appunto una traccia in negativo delle sue sculture d’ombra. Il tratto dell’artista, sempre così riconoscibile, è talvolta sottolineato da una resina vetrificata che scalda l’acciaio e lo trasforma in una scultura che gioca con la luce, che cambia con l’esposizione e il passare delle ore.
La tecnica utilizzata è il taglio waterjet, un getto d'acqua ad altissima pressione (fino a 7.000 bar) usata da Berruti per tagliare le lastre d’acciaio. La complessità di programmazione ed il doversi rivolgere a personale altamente specializzato rendono difficilissima la resa artistica, ogni pezzo richiede numerose prove e sperimentazioni (basti vedere le diversità di esecuzione e dell’uso dei materiali di ogni opera), ma negli anni l’artista è riuscito a superare queste difficoltà realizzando opere che uniscono il fascino del suo disegno all’alta tecnologia.
Il tema dell’infanzia, affrontato, esplorato e sperimentato da Berruti attraverso tecniche e punti di vista sempre differenti, è nuovamente al centro della sua poetica. Le opere in mostra, a seconda delle dimensioni e delle esigenze, possono essere appoggiate a terra o esposte a parete sfruttando la commistione tra generi che è propria di questo ciclo.
Completano la mostra alcuni disegni di diverse dimensioni, che riprendono il concetto delle opere in acciaio, con la sagoma incisa su cartoncino che si staglia su un fondo metallico.
Nel corso della mostra sarà presentato un volume, che come la personale è curato da Nicolas Ballario, che riunirà tutte le opere del ciclo.
Valerio Berruti è nato nel 1977 ad Alba in Piemonte dove attualmente vive e lavora. Nel 2009 è stato il più giovane partecipante alla 53a Biennale di Venezia dove ha presentato una video animazione, con la musica di Paolo Conte, composta da 600 disegni affrescati. Recentemente il suo corto animato La giostra di Nina, coprodotto con Sky Arte e con la colonna sonora di Ludovico Einaudi, sta partecipando ai principali festival di cinema internazionali
08
ottobre 2020
Valerio Berruti – Tracce
Dall'otto ottobre al 24 dicembre 2020
arte contemporanea
Location
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Milano, Corso Venezia, 29, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 29, (Milano)
Orario di apertura
h 11-19
Vernissage
8 Ottobre 2020, 11-21
Sito web
Editore
Bandecchi e Vivaldi
Ufficio stampa
Cristina Ghisolfi, Elisa Giordano
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione