Come sottolinea Luca Beatrice nel testo in catalogo, attraverso questo dispositivo formale Murri sembra tradurre in pittura la crisi della rappresentazione e della narrazione messa in scena nel cinema di Michelangelo Antonioni. “Ogni cosa che faccio è assorbita in una specie di collisione tra me stesso e la realtà”, dichiarava il regista ferrarese.

Un’opera che non fornisce risposte,dunque, ma pone domande. A tale proposito appare significativo il titolo di questa serie di lavori, Mancare il reale: come se la realtà si sottraesse al nostro sguardo ogni volta che cerchiamo di avvicinarci ad una sua definizione.



Valerio Murri
è nato a Viareggio nel 1968. Vive e lavora a Milano