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Valerio Saltarelli Savi / Cristiano Tassinari – Relief
Al Palazzo Pretorio del Comune di Castell’Arquato nel centro medievale dell’antico Borgo in collaborazione con il mim Museum in Motion e Italian Factory di Milano, l’Amministrazione Comunale apre la stagione delle mostre di arte contemporanea con “RELIEF”, a cura di Chiara Canali.
Comunicato stampa
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Al Palazzo Pretorio del Comune di Castell’Arquato nel centro medievale dell’antico Borgo in collaborazione con il mim Museum in Motion e Italian Factory di Milano, l’Amministrazione Comunale apre la stagione delle mostre di arte contemporanea con la mostra dal titolo RELIEF, a cura di Chiara Canali.
Relief (sollievo, soccorso) è una condizione fisica e psichica di chi trova conforto morale o benessere corporeo da una situazione iniziale di malessere, disagio o crisi. Al tempo stesso la parola Relief fa riferimento, in ambito artistico, alla tecnica del bassorilievo che, dall’antichità ad oggi, ha caratterizzato uno dei più specifici processi scultorei.
Scopo principale dell’arte, nel corso dei secoli, è sempre stata quella di innescare domande esistenziali a cui l’artista ha cercato di dare risposte materiali e concrete attraverso le sue creazioni. L’artista, infatti, partirebbe da un’immagine mentale, che come tale è incomunicabile, e alla fine del lavoro offre al pubblico un’opera che tutti possono vedere e contemplare, così come lo scultore intaglia un’immagine da un blocco informe di marmo o di pietra. Si tratta di una sorta di apparizione istantanea, di sollievo apparente, di inganno visuale legato al piacere reale, sensuale e linguistico dato da certi valori estetici dell’opera, ma che in realtà non corrisponde alla vera natura problematica ed espressiva dell’arte.
I due artisti in mostra, pur partendo da basi linguistiche e concetti differenti, sono accumunati dalla volontà di indagare i complessi e delicati meccanismi attraverso cui la trama del reale si visualizza in immagini estetiche, pittoriche e scultoree, dense di rimandi e suggestioni. L’opera d’arte dà vita a un sollievo cromatico, formale, iconografico, espressivo che lascia trasparire un’inquietudine profonda che caratterizza il processo artistico nel suo articolarsi in linguaggio visivo.
Per Valerio Saltarelli Savi (nato nel 1967 a Piacenza. Vive e lavora a S. Giorgio Piacentino) il sollievo è puramente materiale, legato all’eleganza delle installazioni e al sapiente dosaggio dei materiali e delle tecniche, ma a livello linguistico l’opera rimane enigmatica e inquietante, densa di significati secondari che destabilizzano da una comprensione piana ed equilibrata della realtà.
Per Cristiano Tassinari (nato a Forlì nel 1980. Vive e lavora tra Berlino e Milano) il sollievo si concretizza nella levità e nella fragilità di materiali e supporti (come la polvere, lo spolvero, l’acetato) attraverso cui l’opera perde la sua definizione unitaria e si declina in una serie di stratificazioni e accumulazioni orizzontali di “suggerimenti, rimandi, dissimulazioni” che documentano il processo di auto-generazione della realtà.
Relief (sollievo, soccorso) è una condizione fisica e psichica di chi trova conforto morale o benessere corporeo da una situazione iniziale di malessere, disagio o crisi. Al tempo stesso la parola Relief fa riferimento, in ambito artistico, alla tecnica del bassorilievo che, dall’antichità ad oggi, ha caratterizzato uno dei più specifici processi scultorei.
Scopo principale dell’arte, nel corso dei secoli, è sempre stata quella di innescare domande esistenziali a cui l’artista ha cercato di dare risposte materiali e concrete attraverso le sue creazioni. L’artista, infatti, partirebbe da un’immagine mentale, che come tale è incomunicabile, e alla fine del lavoro offre al pubblico un’opera che tutti possono vedere e contemplare, così come lo scultore intaglia un’immagine da un blocco informe di marmo o di pietra. Si tratta di una sorta di apparizione istantanea, di sollievo apparente, di inganno visuale legato al piacere reale, sensuale e linguistico dato da certi valori estetici dell’opera, ma che in realtà non corrisponde alla vera natura problematica ed espressiva dell’arte.
I due artisti in mostra, pur partendo da basi linguistiche e concetti differenti, sono accumunati dalla volontà di indagare i complessi e delicati meccanismi attraverso cui la trama del reale si visualizza in immagini estetiche, pittoriche e scultoree, dense di rimandi e suggestioni. L’opera d’arte dà vita a un sollievo cromatico, formale, iconografico, espressivo che lascia trasparire un’inquietudine profonda che caratterizza il processo artistico nel suo articolarsi in linguaggio visivo.
Per Valerio Saltarelli Savi (nato nel 1967 a Piacenza. Vive e lavora a S. Giorgio Piacentino) il sollievo è puramente materiale, legato all’eleganza delle installazioni e al sapiente dosaggio dei materiali e delle tecniche, ma a livello linguistico l’opera rimane enigmatica e inquietante, densa di significati secondari che destabilizzano da una comprensione piana ed equilibrata della realtà.
Per Cristiano Tassinari (nato a Forlì nel 1980. Vive e lavora tra Berlino e Milano) il sollievo si concretizza nella levità e nella fragilità di materiali e supporti (come la polvere, lo spolvero, l’acetato) attraverso cui l’opera perde la sua definizione unitaria e si declina in una serie di stratificazioni e accumulazioni orizzontali di “suggerimenti, rimandi, dissimulazioni” che documentano il processo di auto-generazione della realtà.
16
maggio 2010
Valerio Saltarelli Savi / Cristiano Tassinari – Relief
Dal 16 maggio al 13 giugno 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO PRETORIO
Castell'arquato, Piazza Del Municipio, (Piacenza)
Castell'arquato, Piazza Del Municipio, (Piacenza)
Orario di apertura
sabato e festivi ore 11-12.30 e 15-18.30
Vernissage
16 Maggio 2010, ore 11.30
Autore
Curatore