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Valter Davanzo – Beach Pictures
Mostra personale
Comunicato stampa
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Dal 23 gennaio al 4 febbraio 2010 la Galleria “Arianna Sartori - Arte” di Mantova in via Ippolito Nievo 10, ospita una nuova mostra personale dell’artista Valter Davanzo intitolata “Beach Pictures”.
L’artista di Treviso torna per la quarta volta nella galleria mantovana: vi aveva già esposto nel maggio 2006, nel maggio 2007 e nel gennaio 2009; ed ha conquistato sempre più ampi successi e consensi in Italia e all’estero.
Da allora Davanzo ha allestito alcune mostre in Italia ed anche all’estero in Spagna (Madrid) e Germania (Berlino).
VALTER DAVANZO, SUGGESTIONI E RICORDI
Il percorso artistico di Valter Davanzo si presenta articolato, affrontando molteplici cicli espressivi pittorici e sconfinando talvolta in qualche esempio scultoreo/installativo, mediante l’interazione con lo spazio circostante.
Per un periodo della sua carriera ha portato avanti una ricerca di stampo astratto-informale. Certamente ricca di stimoli, ad un certo punto l’artista ha iniziato a sentirla esaurita. Di quel momento sono comunque rimasti alcuni tratti distintivi che lo rendono fondamentale per comprendere anche i lavori odierni. In particolare nelle opere di Davanzo è percettibile ancora una forte gestualità ed uno spiccato gusto per il segno.
Per approdare alla figurazione è partito dall’autoritratto, indagando successivamente molteplici tematiche. Queste di solito nascono da alcuni scatti fotografici, che successivamente vengono rielaborati e trasposti mediante la sensibilità dell’artista. Ne sono esempi le immagini dell’Olanda o del Marocco realizzate nei soggiorni in quei paesi, che poi si sono tramutate in compiute sequenze pittoriche.
Nelle opere di Davanzo la componente autobiografica è essenziale e connaturata al loro sviluppo. Egli coglie degli attimi di vita e li imprime nella tela. I soggetti non sono puro artifizio, ma esigenze quotidiane che emergono in lui e che successivamente sono proiettare sui suoi lavori.
La mostra allestita alla Galleria “Arianna Sartori Arte & Object Design” di Mantova intitolata “Beach Pictures” è incentrata sul tema delle spiagge, esplicato nel 2006 a seguito di un viaggio ad Alghero. I luoghi qui rappresentati sono quelli visti durante una villeggiatura nella località balneare. Altresì sono ricordi emergenti: potrebbero essere flash back di attimi che Davanzo ha vissuto da bambino negli anni del collegio. Una serie di immagini lontane che inevitabilmente ritornano nell’animo dell’artista e lo ispirano in modo forte, diretto e intimo.
In questi lavori si possono osservare una serie di “tipicizzazioni” che contribuiscono alla forza narrativo/espressiva del quadro. Dalle signore sedute sulle panchine, ai bambini vicini alle persone alle fontane pubbliche.
Una pittura che porta in superficie echi della memoria attualizzandoli con le suggestioni dei luoghi visti di recente. Un modo di operare che - come lo stesso Davanzo ha dichiarato - è una sorta di autoanalisi tramite la pittura.
Lavori basati su pochi colori come l’indaco o il giallo in cui, nonostante un segno evidente e peculiare, il dato cromatico assume una valenza rilevante nella composizione. I colori con i loro toni evidenziano la scena, creano una sorta di patos alla storia, il tutto mediante la consueta cifra stilistica di Davanzo. Un modo di dipingere quasi grottesco, in bilico tra un velo di tristezza sotteso e al contrario una gioia di vivere sussurrata.
Le opere dell’autore sono cariche di una emozionalità ingenua, quasi fosse quella del fanciullo, come spesso sottolinea l’artista: i bambini sono i veri artisti. Con la loro libertà mentale sanno cogliere la realtà e i fatti senza mistificazioni. Ecco che dalla posizione pur sempre di un adulto, Davanzo tramite la sua pittura cerca una modus di operare caratterizzato dalla indipendenza alle varie sovrastrutture e limiti, cognitivi o culturali.
Nell’attuale sistema arte vi sono presenti molteplici ricerche asettiche e sterili. Si assiste ad un’invasione di finti realismi globali, che celano una distorsione e massificazione dell’immagine, ma senza la forza che porta alla creazione dell’icona.
Invece per un pittore deve essere vitale il considerare l’arte come un fattore interiore in cui al centro vi sia ancora l’esistenza dell’uomo e il suo percorso.
Davanzo fa proprio questo: sa unire gli stimoli culturali esterni alle esigenze umane. Una lucida visione in cui massima importanza hanno gli stati dell’uomo visto e considerato nella sua accezione di persona.
Carlo Sala*
*Trascrizione della presentazione della mostra personale di Walter Davanzo presso la galleria Art Way Gallery di Treviso.
Valter Davanzo nasce a Treviso nel 1952. Dopo la maturità tecnica si iscrive al DAMS di Bologna; si interessa soprattutto di espressionismo tedesco, sia di pittura che di cinema, all’inizio molte sono le sue personali di fotografia, poi solo pittura. Dopo una prima fase astratto informale, indirizza la sua pittura con forti componenti gestuali ad una figuratività libera ed ingenua fatta di immagini oniriche e grottesche tra sogno e realtà con riferimenti all’infanzia dando vita a delle figure di impianto fauve-espressionista. Figure con colori molto forti, grafismi infantili, gioia del vivere dell’uomo ma anche la tragedia nel divenire.
Le sue opere si trovano nei musei e collezioni private, la documentazione dell’attività artistica presso l’ASAC della Biennale di Venezia e presso Ludwig forum für internationale Kunst Bibliotek- Aachen.
L’artista di Treviso torna per la quarta volta nella galleria mantovana: vi aveva già esposto nel maggio 2006, nel maggio 2007 e nel gennaio 2009; ed ha conquistato sempre più ampi successi e consensi in Italia e all’estero.
Da allora Davanzo ha allestito alcune mostre in Italia ed anche all’estero in Spagna (Madrid) e Germania (Berlino).
VALTER DAVANZO, SUGGESTIONI E RICORDI
Il percorso artistico di Valter Davanzo si presenta articolato, affrontando molteplici cicli espressivi pittorici e sconfinando talvolta in qualche esempio scultoreo/installativo, mediante l’interazione con lo spazio circostante.
Per un periodo della sua carriera ha portato avanti una ricerca di stampo astratto-informale. Certamente ricca di stimoli, ad un certo punto l’artista ha iniziato a sentirla esaurita. Di quel momento sono comunque rimasti alcuni tratti distintivi che lo rendono fondamentale per comprendere anche i lavori odierni. In particolare nelle opere di Davanzo è percettibile ancora una forte gestualità ed uno spiccato gusto per il segno.
Per approdare alla figurazione è partito dall’autoritratto, indagando successivamente molteplici tematiche. Queste di solito nascono da alcuni scatti fotografici, che successivamente vengono rielaborati e trasposti mediante la sensibilità dell’artista. Ne sono esempi le immagini dell’Olanda o del Marocco realizzate nei soggiorni in quei paesi, che poi si sono tramutate in compiute sequenze pittoriche.
Nelle opere di Davanzo la componente autobiografica è essenziale e connaturata al loro sviluppo. Egli coglie degli attimi di vita e li imprime nella tela. I soggetti non sono puro artifizio, ma esigenze quotidiane che emergono in lui e che successivamente sono proiettare sui suoi lavori.
La mostra allestita alla Galleria “Arianna Sartori Arte & Object Design” di Mantova intitolata “Beach Pictures” è incentrata sul tema delle spiagge, esplicato nel 2006 a seguito di un viaggio ad Alghero. I luoghi qui rappresentati sono quelli visti durante una villeggiatura nella località balneare. Altresì sono ricordi emergenti: potrebbero essere flash back di attimi che Davanzo ha vissuto da bambino negli anni del collegio. Una serie di immagini lontane che inevitabilmente ritornano nell’animo dell’artista e lo ispirano in modo forte, diretto e intimo.
In questi lavori si possono osservare una serie di “tipicizzazioni” che contribuiscono alla forza narrativo/espressiva del quadro. Dalle signore sedute sulle panchine, ai bambini vicini alle persone alle fontane pubbliche.
Una pittura che porta in superficie echi della memoria attualizzandoli con le suggestioni dei luoghi visti di recente. Un modo di operare che - come lo stesso Davanzo ha dichiarato - è una sorta di autoanalisi tramite la pittura.
Lavori basati su pochi colori come l’indaco o il giallo in cui, nonostante un segno evidente e peculiare, il dato cromatico assume una valenza rilevante nella composizione. I colori con i loro toni evidenziano la scena, creano una sorta di patos alla storia, il tutto mediante la consueta cifra stilistica di Davanzo. Un modo di dipingere quasi grottesco, in bilico tra un velo di tristezza sotteso e al contrario una gioia di vivere sussurrata.
Le opere dell’autore sono cariche di una emozionalità ingenua, quasi fosse quella del fanciullo, come spesso sottolinea l’artista: i bambini sono i veri artisti. Con la loro libertà mentale sanno cogliere la realtà e i fatti senza mistificazioni. Ecco che dalla posizione pur sempre di un adulto, Davanzo tramite la sua pittura cerca una modus di operare caratterizzato dalla indipendenza alle varie sovrastrutture e limiti, cognitivi o culturali.
Nell’attuale sistema arte vi sono presenti molteplici ricerche asettiche e sterili. Si assiste ad un’invasione di finti realismi globali, che celano una distorsione e massificazione dell’immagine, ma senza la forza che porta alla creazione dell’icona.
Invece per un pittore deve essere vitale il considerare l’arte come un fattore interiore in cui al centro vi sia ancora l’esistenza dell’uomo e il suo percorso.
Davanzo fa proprio questo: sa unire gli stimoli culturali esterni alle esigenze umane. Una lucida visione in cui massima importanza hanno gli stati dell’uomo visto e considerato nella sua accezione di persona.
Carlo Sala*
*Trascrizione della presentazione della mostra personale di Walter Davanzo presso la galleria Art Way Gallery di Treviso.
Valter Davanzo nasce a Treviso nel 1952. Dopo la maturità tecnica si iscrive al DAMS di Bologna; si interessa soprattutto di espressionismo tedesco, sia di pittura che di cinema, all’inizio molte sono le sue personali di fotografia, poi solo pittura. Dopo una prima fase astratto informale, indirizza la sua pittura con forti componenti gestuali ad una figuratività libera ed ingenua fatta di immagini oniriche e grottesche tra sogno e realtà con riferimenti all’infanzia dando vita a delle figure di impianto fauve-espressionista. Figure con colori molto forti, grafismi infantili, gioia del vivere dell’uomo ma anche la tragedia nel divenire.
Le sue opere si trovano nei musei e collezioni private, la documentazione dell’attività artistica presso l’ASAC della Biennale di Venezia e presso Ludwig forum für internationale Kunst Bibliotek- Aachen.
23
gennaio 2010
Valter Davanzo – Beach Pictures
Dal 23 gennaio al 04 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Mantova, Via Ippolito Nievo, 10, (Mantova)
Orario di apertura
ore 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Festivi chiuso
Vernissage
23 Gennaio 2010, ore 18.00
Autore
Curatore