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Variazioni sul “Sacro”
artisti contemporanei riflettono su alcuni temi della tradizione iconografica cristiana
Le immagini delle opere video di Devis Venturelli vanno a indagare temi portanti della storia dell’uomo al di là del tempo e dello spazio: il sacro, la maternità, la guerra, la violenza. In Nonostante tutto è una donna in nero, completamente coperta. Una maternità negata, violata. Il secondo video, dal titolo Softair, presenta un gruppo di soldati che striscia per terra in un attacco bellico, presunto o virtuale. Sopra le loro schiene è un corpo nudo di un giovane uomo. Il riferimento è chiaro: il rimando è a Cristo, alla sua passione, nell’incomprensione del mondo. Nel terzo video, intitolato L'isola Venturelli parte da un tema spesso affrontato dagli artisti, soprattutto in passato, quello dell’Annunciazione, di cui coglie e sottolinea alcuni aspetti: l’ascolto, la meditazione, l’apertura a ciò che è altro da noi.
La storia della Galizia, i segreti narrati nella sua cinematografia e le interpretazioni fornite da alcuni registi spagnoli, da Almodòvar a Leon de Aranoa, hanno colpito Simone Saibene che ne ha fatto materia di studio per la sua tesi di laurea allo IULM di Milano. Questo per dire che il film Ritorno a San Andrés lascia intravedere una preparazione e una passione che non hanno tralasciato nulla. Ogni inquadratura, ogni dialogo o parola, ogni dettaglio e ogni paesaggio non sono mai lì per caso; anzi contengono un sottotesto e un background ricco di simboli e significati. La prima stesura del testo conquistò l’interesse di Ezio Alberione che affascinato dallo sguardo che ne emergeva decise di finanziare il progetto. E il film è dedicato al critico e autore cinematografico scomparso nel marzo del 2006.
L’immagine di Matteo Cremonesi, rielabora in digitale l’iconografia della crocifissione ispirandosi alla figura del Christus pathiens di origine medioevale.
Gianni Moretti ci restituisce un dittico che affianca un presente e un passato, l’Ecce Homo evangelico e un Ecce Homo di oggi, tentando di esprimere attraverso la sua arte, concepita e nata nella polvere, il valore profondo di quel sacrificio e l’immagine che ora ne conserviamo. Ieri e oggi si accostano in labili e misteriose figure, nell’evanescenza corruttibile della polvere si accomunano e accompagnano due visioni lontane ed identiche.
testi in catalogo:
Giuseppe Guzzetti, Andrea Dall’Asta, Tullio Brunone, Matteo Galbiati, Angela Madesani, Barbara Sorrentini
progettazione grafica: Donatello Occhiobianco
Si ringrazia:
Fondazione Cariplo
Variazioni sul “Sacro”
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)