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Vasco Bendini – Stabile instabilità
Le opere esposte degli anni ’50 e ’80 (prevalentemente polimaterici e oli su alluminio) vogliono porre l’attenzione sui periodi di sperimentazione di Bendini: ogni suo lavoro è infatti sempre un “evento”, frutto di un “gioco” mentale nato da una profonda interrogazione esistenziale. Prorogata fino a SABATO 15 FEBBRAIO 2020
Comunicato stampa
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La Galleria Conceptual è lieta di inaugurare giovedì 12 dicembre alle ore 18 una personale di Vasco Bendini (1922-2015).
In mostra, alcune opere realizzate tra gli anni Cinquanta e Ottanta (con prevalenza di lavori polimaterici e oli su alluminio eseguiti negli anni ’70) avranno l'obiettivo di porre l'attenzione sui periodi di sperimentazione dell'artista a volte meno considerati o, peggio, sottovalutati, rispetto alla vasta produzione di oli su tela.
Bendini ha infatti sempre mantenuto una lucida consapevolezza e una coerente maturità tecnica nei vari momenti della sua attività artistica.
Ogni opera, dalle tempere acriliche su carta Fabriano ai collage e ai polimaterici su tela, è sempre stata frutto di un "gioco" mentale nato da una sorta di profonda interrogazione esistenziale che coinvolge anche il fruitore, ponendogli incessanti domande sul senso dello stare al mondo come uomo e/o artista.
Ogni lavoro è quindi un "evento" a cui Bendini ha assistito accogliendo l’immagine riconosciuta, consapevole di avviare incessanti domande a cui, in modo autonomo e imprevedibile, le opere tentano ancora di dare una possibile risposta.
Vasco Bendini nasce a Bologna il 27 febbraio 1922.
Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove è allievo di Virgilio Guidi e Giorgio Morandi. Dopo l'esordio alla Galleria Bergamini di Milano, introdotto da Guidi nel 1949, inizia negli anni '50 le personali presso la Galleria La Torre di Firenze, la Galleria del Milione di Milano, la Saletta di Modena, l'Attico di Roma, l'Apollinaire di Milano e presso la Mc Roberts&Tunnard di Londra.
La sua prima presenza alla XXVIII Biennale di Venezia è del 1956. Nel 1964 partecipa, con una sala personale, alla XXXIII edizione della Biennale veneziana, dove ritornerà ancora nel 1972 (XXXVI edizione).
A partire dagli anni Settanta, oltre a numerose mostre in gallerie private, tiene importanti personali in enti pubblici e sedi museali quali: lo C.S.A.C. di Parma, l'Istituto Italiano di Cultura di Colonia, il Museo d'arte Moderna di Saarbruecken e il Museo d'Arte Moderna di Saarlouis, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna, L'Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino, la Casa del Mantegna di Mantova, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, il P.A.C. di Milano, la Pinacoteca Comunale di Ravenna, la Galleria Civica di Modena, Palazzo Forti di Verona, la Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Trento, la Loggetta Lombardesca e il Museo della città di Ravenna, il Palazzo Comunale di Salò, il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma, il Teatro Farnese di Parma, Palazzo Sarcinelli di Conegliano, la Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Lissone, il Museo Bocchi di Parma, il Castello di Masnago di Varese, il MACRO di Roma, il Museo Palazzo de' Mayo di Chieti, l'Accademia Nazionale di San Luca di Roma, la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza.
Muore a Roma il 31 gennaio 2015.
In mostra, alcune opere realizzate tra gli anni Cinquanta e Ottanta (con prevalenza di lavori polimaterici e oli su alluminio eseguiti negli anni ’70) avranno l'obiettivo di porre l'attenzione sui periodi di sperimentazione dell'artista a volte meno considerati o, peggio, sottovalutati, rispetto alla vasta produzione di oli su tela.
Bendini ha infatti sempre mantenuto una lucida consapevolezza e una coerente maturità tecnica nei vari momenti della sua attività artistica.
Ogni opera, dalle tempere acriliche su carta Fabriano ai collage e ai polimaterici su tela, è sempre stata frutto di un "gioco" mentale nato da una sorta di profonda interrogazione esistenziale che coinvolge anche il fruitore, ponendogli incessanti domande sul senso dello stare al mondo come uomo e/o artista.
Ogni lavoro è quindi un "evento" a cui Bendini ha assistito accogliendo l’immagine riconosciuta, consapevole di avviare incessanti domande a cui, in modo autonomo e imprevedibile, le opere tentano ancora di dare una possibile risposta.
Vasco Bendini nasce a Bologna il 27 febbraio 1922.
Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove è allievo di Virgilio Guidi e Giorgio Morandi. Dopo l'esordio alla Galleria Bergamini di Milano, introdotto da Guidi nel 1949, inizia negli anni '50 le personali presso la Galleria La Torre di Firenze, la Galleria del Milione di Milano, la Saletta di Modena, l'Attico di Roma, l'Apollinaire di Milano e presso la Mc Roberts&Tunnard di Londra.
La sua prima presenza alla XXVIII Biennale di Venezia è del 1956. Nel 1964 partecipa, con una sala personale, alla XXXIII edizione della Biennale veneziana, dove ritornerà ancora nel 1972 (XXXVI edizione).
A partire dagli anni Settanta, oltre a numerose mostre in gallerie private, tiene importanti personali in enti pubblici e sedi museali quali: lo C.S.A.C. di Parma, l'Istituto Italiano di Cultura di Colonia, il Museo d'arte Moderna di Saarbruecken e il Museo d'Arte Moderna di Saarlouis, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna, L'Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino, la Casa del Mantegna di Mantova, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, il P.A.C. di Milano, la Pinacoteca Comunale di Ravenna, la Galleria Civica di Modena, Palazzo Forti di Verona, la Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Trento, la Loggetta Lombardesca e il Museo della città di Ravenna, il Palazzo Comunale di Salò, il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma, il Teatro Farnese di Parma, Palazzo Sarcinelli di Conegliano, la Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Lissone, il Museo Bocchi di Parma, il Castello di Masnago di Varese, il MACRO di Roma, il Museo Palazzo de' Mayo di Chieti, l'Accademia Nazionale di San Luca di Roma, la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza.
Muore a Roma il 31 gennaio 2015.
12
dicembre 2019
Vasco Bendini – Stabile instabilità
Dal 12 dicembre 2019 al 15 febbraio 2020
arte contemporanea
Location
CONCEPTUAL GALLERY
Milano, Via Goffredo Mameli, 46, (Milano)
Milano, Via Goffredo Mameli, 46, (Milano)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì dalle 14 alle 19, e il sabato dalle 10 alle 18.
Vernissage
12 Dicembre 2019, ore 18
Sito web
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