Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vassoi d’Arte e Ricette d’Artista
40 artisti sono stati invitati a Magi Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 come protagonisti di una collettiva che prende in esame la relazione fra il cibo e l‘arte. Gli artisti in mostra hanno utilizzato una coppia di vassoi per vivande come supporto per le loro creazioni sublimando in questo modo il loro significato e trasformandoli in supporto per “cibo intellettuale”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 6 aprile 2008 parte la mostra insolita Vassoi d’Arte e Ricette d’Artista: 40 artisti sono stati invitati a Magi Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 come protagonisti di una collettiva che prende in esame la relazione fra il cibo e l‘arte. Gli artisti in mostra hanno utilizzato una coppia di vassoi per vivande come supporto per le loro creazioni sublimando in questo modo il loro significato e trasformandoli in supporto per “cibo intellettuale”.
“Arte e cibo. Un bel binomio, pensa Emilia Marasco, storica dell’arte genovese e direttore dell’Accademia di Belle Arti “Linguistica” di Genova, (…) l’arte è nutrimento, cibo dello spirito; la preparazione del cibo, il modo di presentarlo e anche di consumarlo possono essere un’arte. Penso alle tavole imbandite, alle cucine della pittura fiamminga, agli appunti sui propri pasti nei diari di Pontormo, alla complessa problematica del cibo nell’arte contemporanea, al legame tra cibo e corpo. Cibo e corpo. La Maddalena lignea di Donatello è una figura sofferente e anoressica, Schiele guarda al proprio corpo magro, le donne di Rubens sono soprappeso, quelle di Botero sono obese, Lucien Freud indaga l’eccesso di magrezza e la carne debordante, gli uomini e le donne di Francio Gruber sono scheletrici naufraghi di una civiltà. Cibi giganti e morbidi nella rappresentazione pop di Oldemburg e residui di cibo, tavoli apparecchiati nell’idea “povera”, la natura morta contemporanea evoca il rapporto dell’uomo contemporaneo con il cibo, segnala la necessità di restituire l’idea del cibo ai sensi. Giovani artisti organizzano azioni di public art, incontri conviviali in luoghi deputati ad altro o all’attraversamento indifferente, in quartieri dimenticati, nei luoghi di Augè: una pratica sperimentale non ancora del tutto esaurita. Mangiare è la performance primaria, la performance delle performance, così come lo è il suo opposto: non mangiare.”
Da questa mostra è nato un bellissimo catalogo bilingue italiano-inglese, configurato in maniera ludico-culinario, con le immagini delle opere esposte e corredato da un pot-pourri di testi critici e un ricettario inusuale che alterna golose ricette degli artisti a proposte ed ingredienti improbabili, molti dei quali “vivamente sconsigliati”.
“Arte e cibo. Un bel binomio, pensa Emilia Marasco, storica dell’arte genovese e direttore dell’Accademia di Belle Arti “Linguistica” di Genova, (…) l’arte è nutrimento, cibo dello spirito; la preparazione del cibo, il modo di presentarlo e anche di consumarlo possono essere un’arte. Penso alle tavole imbandite, alle cucine della pittura fiamminga, agli appunti sui propri pasti nei diari di Pontormo, alla complessa problematica del cibo nell’arte contemporanea, al legame tra cibo e corpo. Cibo e corpo. La Maddalena lignea di Donatello è una figura sofferente e anoressica, Schiele guarda al proprio corpo magro, le donne di Rubens sono soprappeso, quelle di Botero sono obese, Lucien Freud indaga l’eccesso di magrezza e la carne debordante, gli uomini e le donne di Francio Gruber sono scheletrici naufraghi di una civiltà. Cibi giganti e morbidi nella rappresentazione pop di Oldemburg e residui di cibo, tavoli apparecchiati nell’idea “povera”, la natura morta contemporanea evoca il rapporto dell’uomo contemporaneo con il cibo, segnala la necessità di restituire l’idea del cibo ai sensi. Giovani artisti organizzano azioni di public art, incontri conviviali in luoghi deputati ad altro o all’attraversamento indifferente, in quartieri dimenticati, nei luoghi di Augè: una pratica sperimentale non ancora del tutto esaurita. Mangiare è la performance primaria, la performance delle performance, così come lo è il suo opposto: non mangiare.”
Da questa mostra è nato un bellissimo catalogo bilingue italiano-inglese, configurato in maniera ludico-culinario, con le immagini delle opere esposte e corredato da un pot-pourri di testi critici e un ricettario inusuale che alterna golose ricette degli artisti a proposte ed ingredienti improbabili, molti dei quali “vivamente sconsigliati”.
06
aprile 2008
Vassoi d’Arte e Ricette d’Artista
Dal 06 aprile al 04 maggio 2008
arte contemporanea
Location
MAGI 900
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Orario di apertura
Da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00
Vernissage
6 Aprile 2008, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore