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Vedere: il senso dello sguardo #6
Sesta conferenza del ciclo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Una conversazione con Salvo
Salvo (artista)
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea - Palazzo Panella – Via Matteotti, 53 –Palazzolo s/O (BS)
Giovedì 12 maggio 2011 ore 21,00
“Sono stato letteralmente conquistato dalla pittura: è qualcosa che mi dà spazio, che mi apre conoscenze, idee”. Con queste parole Salvo conferma la sua totale adesione alla pittura. Lo stimolo dell’Arte Povera, soprattutto a Torino, dove nel 1956 si trasferiva con la famiglia dalla Sicilia, la conoscenza dei concettuali americani come Joseph Kousuth e Robert Barry, legati alla Galleria Sperone e il contatto con vari ambienti dell’arte internazionale sono stati sicuramente decisivi nella formazione di Salvo, ma la pittura è sempre prevalsa: “Per la pittura ho una passione particolare, l’ho fatta per tanti anni, voglio dire ho cominciato nel 1963 con la mia prima mostra alla Promotrice delle Belle Arti, esponendo un quadro ad olio”.
Già dal 1974 Salvo propone iconografie classiche con un colore moderno, parallelamente a elementi che emergono dalla memoria biografica e personale in opere dedicate alla Sicilia.
Ma la pittura di Salvo non è né narrazione né rappresentazione, bensì arte della descrizione e della compilazione: per lui che ama viaggiare ed è appassionato di letterature è fondamentale descrivere oggettivamente un’autostrada, un paesaggio, l’Etna, cogliendone solo gli elementi primari sciolti da qualsiasi tipo di sensazione, perché solo l’oggettività consente di afferrare l’essenza delle cose e non la letterarietà dei luoghi. Non gli interessa la serie di emozioni scaturite da un vissuto, ma soltanto il dato quasi neutro dell’osservazione: le convenzioni lo definirebbero artista figurativo, eppure Salvo ha rinunciato completamente al soggetto in quanto il suo quadro non conserva alcuna traccia di letterarietà o di figurazione classica. Al contrario è ordine rispondente a una serie di regole interne e a precise coordinate spazio – temporali, conseguendo così una purezza astrattiva fatta da una pittura di luce emanata dall’interno del quadro.
Si tratta di una pittura che rapisce lo sguardo e seduce anche se procede su canoni di apparente normalità. Eppure il cielo di una giornata di primavera, dipinto da Salvo, con i toni che dall’azzurro intenso sfumano nel quasi bianco sull’orizzonte, sono il risultato di svariati passaggi di colore che solo un pittore di grande maestria può ottenere. Questa è la “rarità dell’eccellenza”, nel senso che ciò che conferisce la qualità di un grande lavoro è racchiuso nella sua normalità.
Biografia
Salvo (Salvatore Mangione) nasce a Leonforte in provincia di Enna nel 1947.
Trascorsa l'infanzia in Sicilia, si trasferisce nel 1956 a Torino.
Nell'anno seguente partecipa con un disegno tratto da Leonardo alla 121° Esposizione della Società Promotrice di Belle Arti.
Del 1968 è il viaggio a Parigi. Rientrato a Torino frequenta l'ambiente degli artisti dell'Arte Povera e critici come Renato Barilli, Germano Celant e Achille Bonito Oliva. Nel 1969 entra in contatto con gli artisti concettuali americani come Joseph Kosuth, Sol Lewitt e Robert Barry.
Nel 1970 presenta presso la Galleria Sperone di Torino una serie di autoritratti fotomontaggio.
Espone quindi La benedizione di Lucerna alla Galleria Acme di Brescia e tiene la prima personale alla Galleria Françoise Lambert di Milano. Oltre ai lavori fotografici, fino al 1972 l'artista esegue incisioni di parole o frasi su lapidi in marmo, come l'opera Salvo è vivo o la lapide con i 40 nomi da Aristotele a Salvo stesso. Nel 1971 realizza Tricolore, una superficie dove il nome Salvo è scritto nei tre colori e con lettere al neon, oppure realizza romanzi in cui al nome del protagonista sostituisce il proprio. Del 1971 sono le personali alla Galleria di Paul Maenz di Colonia ed alla Galleria Yvon Lambert di Parigi, due galleristi con i quali lavorerà molto anche negli anni successivi; del 1972 la mostra presso John Weber a New York. Partecipa a Documenta 5 a Kassel, espone l'opera fotografica Tesoro alla Galleria Art & Project di Amsterdam.
Terminato il periodo concettuale, dal 1973 l'artista torna alla pittura tradizionale coi d'après, già iniziati nel 1970 con Autoritratto come Raffaello. Fino alla fine degli anni Settanta espone a Milano (Galleria Marconi e Galleria Toselli), a Colonia, a Brescia (Galleria Minini), a Bologna (Palazzo Galvani e alla Galleria d'Arte Moderna), a Essen (Museum Folkwang), a Mannheim (Mannheimer Kunstverein), a Torino (Galleria Stein). Partecipa alle Biennali di Venezia del 1975 e del 1976.
Nel 1981 P. Sprovieri gli commissiona gli affreschi della Sala della Battaglia nel Palazzo Avogadro Spada di Bagnolo Mella (Bs).
Nel 1983 in una mostra al Kunstmuseum di Lucerna ed al Musée di Villeurbanne di Lione sono raccolte le opere più significative dal '73 in poi. Nel 1984 partecipa alla XLI Biennale di Venezia. Un viaggio in Turchia e Jugoslavia darà come esito opere orientaliste. Conosce Daniele Pascali suo mercante dal 1987. Tra 1985 e 1987 espone alla Galleria dell'Oca di Roma, alla Galleria La Bertesca di Genova, da Barbara Gladstone di New York ed alla Galleria del Milione a Milano. Del 1987 è la grande retrospettiva alla Rotonda della Besana di Milano. Del 1988 sono le due mostre sul lavoro di Salvo dal 1975 al Museum Boymans-van Beuningen di Rotterdam e al Musée d'Art Contemporain di Nîmes. Nel 1985 partecipa alla collettiva "Anniottanta" alla Galleria Comunale d'Arte Moderna a Bologna. Dipinge in questi anni lavori che si ispirano alla pittura di P. Saenredam, gli Interni con funzioni straordinarie, presentati nel 1991 alla Galleria in Arco di Torino. Del 1990 sono l'ultima mostra presso P. Maenz a Colonia e la mostra di mitologie e paesaggi alla Galleria M. Remolino di Torino. Nel 1992 alla Galerie Kaess-Weiss di Stoccarda sono presentati paesaggi, stazioni ferroviarie e chiese ed alla Galleria Gastaldelli la mostra tematica Mozart. Del 1999 è la mostra Die Sammung Paul Maenz a Weimar. Ha avuto mostre personali al Museo Boymans-van Beuningen a Rotterdam, alla Villa delle Rose di Bologna nel 1998, alla Gamec di Bergamo nel 2002, al Trevi Flash Art Museum nel 2003 e, nel 2007, alla Gam di Torino.
14
aprile 2011
Vedere: il senso dello sguardo #6
14 aprile 2011
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE AMBROSETTI – PALAZZO PANELLA
Palazzolo Sull'oglio, Via Giacomo Matteotti, 53, (Brescia)
Palazzolo Sull'oglio, Via Giacomo Matteotti, 53, (Brescia)
Vernissage
14 Aprile 2011, ore 21
Autore
Curatore