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Vedo verde
Il verde immediatamente richiama l’idea della natura, della serenità. Ma la sua è una valenza ambigua. È anche il colore del cibo marcio, o del muschio che ricopre i muri in rovina
Comunicato stampa
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Di quante possibili sfumature sia capace il verde è il tema scelto dal gruppo Macunaìma per far lievitare l’immaginazione degli artisti coinvolti. Alcuni di questi sono parte attiva del gruppo, altri sono stati appositamente invitati a produrre opere ispirate al titolo della mostra. Differenti tecniche e linguaggi espressivi caratterizzeranno questa esposizione, con interventi che andranno dalle arti visive a quelle performative.
Il verde immediatamente richiama l’idea della natura, della serenità. Ma la sua è una valenza ambigua. È anche il colore del cibo marcio, o del muschio che ricopre i muri in rovina. Colore simbolicamente reversibile, nessuna linea di demarcazione divide una possibile immagine dall’altra, fosse anche quella più vitale da quella più lugubre. Essere al verde, il biglietto verde, verde speranza, verde d’invidia, l’onda verde dei semafori, il colore del petrolio, l’assenzio (detto anche ‘fata verde’), i marziani. Al suono di questa parola si accumulano significati: muffe e prosperità primaverili, verdi urbani ed extraterrestri.
Una parte degli artisti (Giancarlo Aliberti, Luciano Mancini, Antonella Di Capua, Etucanò, Lorenzo Sica, Sandro Cirillo e Marcos Paulo Costa de Oliveira) realizzerà un’opera collettiva; una struttura unica, fornita di più pannelli, su cui andranno a disporsi le differenti creazioni.
Gianluca Barra, Pica-Manigrasso, Valentina Cippullo, Daniele Campopiano, Mari Angeles Vila Tortosa e Lucia Lamberti presentano lavori pittorici; Francesca Lama espone uno dei suoi gioielli ispirati ai giocattoli; Angelo De Vita partecipa con un’installazione video. Per la fotografia ci sono i lavori di Paola De Gregorio, Caterina Gallo, Daniele Mari, Roberto Policastro e Francesco Quaglia. Per la musica Lello Cirone, per la poesia Lucia Lombardi e Valeriano Forte.
Durante i giorni di esposizione, con un calendario che si troverà in mostra, si avranno performances dei gruppi Gtango, I Picarielli (danze e musiche popolari), Hip Hop Freedom, Capoeira, Poeti dell’Arterìa.
Macunaìma è un personaggio creato da Mario de Andrade, letterato brasiliano, appassionato ricercatore di antropologia, sociologia e folklore della sua nazione. Fu tra gli organizzatori della “Semana de arte moderna”, evento che nel 1922 decretò l’inizio del Modernismo brasiliano. Nel 1928 pubblicò il romanzo Macunaìma, l’eroe senza nessun carattere.
Il verde immediatamente richiama l’idea della natura, della serenità. Ma la sua è una valenza ambigua. È anche il colore del cibo marcio, o del muschio che ricopre i muri in rovina. Colore simbolicamente reversibile, nessuna linea di demarcazione divide una possibile immagine dall’altra, fosse anche quella più vitale da quella più lugubre. Essere al verde, il biglietto verde, verde speranza, verde d’invidia, l’onda verde dei semafori, il colore del petrolio, l’assenzio (detto anche ‘fata verde’), i marziani. Al suono di questa parola si accumulano significati: muffe e prosperità primaverili, verdi urbani ed extraterrestri.
Una parte degli artisti (Giancarlo Aliberti, Luciano Mancini, Antonella Di Capua, Etucanò, Lorenzo Sica, Sandro Cirillo e Marcos Paulo Costa de Oliveira) realizzerà un’opera collettiva; una struttura unica, fornita di più pannelli, su cui andranno a disporsi le differenti creazioni.
Gianluca Barra, Pica-Manigrasso, Valentina Cippullo, Daniele Campopiano, Mari Angeles Vila Tortosa e Lucia Lamberti presentano lavori pittorici; Francesca Lama espone uno dei suoi gioielli ispirati ai giocattoli; Angelo De Vita partecipa con un’installazione video. Per la fotografia ci sono i lavori di Paola De Gregorio, Caterina Gallo, Daniele Mari, Roberto Policastro e Francesco Quaglia. Per la musica Lello Cirone, per la poesia Lucia Lombardi e Valeriano Forte.
Durante i giorni di esposizione, con un calendario che si troverà in mostra, si avranno performances dei gruppi Gtango, I Picarielli (danze e musiche popolari), Hip Hop Freedom, Capoeira, Poeti dell’Arterìa.
Macunaìma è un personaggio creato da Mario de Andrade, letterato brasiliano, appassionato ricercatore di antropologia, sociologia e folklore della sua nazione. Fu tra gli organizzatori della “Semana de arte moderna”, evento che nel 1922 decretò l’inizio del Modernismo brasiliano. Nel 1928 pubblicò il romanzo Macunaìma, l’eroe senza nessun carattere.
09
aprile 2005
Vedo verde
Dal 09 al 15 aprile 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO GENOVESE
Salerno, Piazza Sedile Del Campo, (Salerno)
Salerno, Piazza Sedile Del Campo, (Salerno)
Orario di apertura
15-21
Vernissage
9 Aprile 2005, ore 18,30
Autore
Curatore