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VedoQuadro. Cento artisti nel formato trenta per trenta
Questa esposizione riunisce cento opere di altrettanti artisti uniti idealmente solo dalla misura: il 30 x 30. Differenti per poetiche e modalità espressive gli artisti selezionati per la rassegna, si confrontano, ciascuno con un lavoro.
Comunicato stampa
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Si inaugura sabato 13 giugno p.v., a Piombino (Li), alle ore 18.00, presso il Centro promozione artistica dell’Accademia dei Ravvivati in via Leonardo Da Vinci, la mostra collettiva di pittura dal titolo “VedoQuadro – cento artisti nel formato trenta per trenta”.
La mostra, curata da Filippo Lotti, resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 4 luglio 2009 e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 15.30 alle 19.30, con chiusura nei giorni festivi.
Esposizione fatta in collaborazione con: FUORILUOGO – Servizi per l’Arte e Associazione Culturale “La Ruga” e con il patrocinio del Comune di Piombino.
Catalogo in mostra a cura di Eugenio Cecioni e Filippo Lotti
Questa esposizione riunisce cento opere di altrettanti artisti uniti idealmente solo dalla misura: il 30 x 30. Differenti per poetiche e modalità espressive gli artisti selezionati per la rassegna, si confrontano, ciascuno con un lavoro. Un variegato campionario di stili e di linguaggio, un piccolo museo immaginario, nel quale convivono idealmente Maestri noti e storicizzati, nuovi talenti con artisti affermati e giovani artisti semi sconosciuti, accomunati solo dalla misura del quadro e dalla qualità dello stesso nonché dalla necessità e dal piacere di poter riunire le proprie opere in una mostra di buon livello artistico come questa.
Una dimensione quella del trenta per trenta che conferisce all’intera rassegna quel rigore espositivo indispensabile alla piena valorizzazione e fruizione del lavoro di ciascuno. Una generosa adesione per molti, una meta ambita per altri.
È questa un’occasione per convincerci che l'Arte rappresenta da sola un grande messaggio di civiltà e cultura e poterla utilizzare, attraverso questa variegata mostra, è un piacere per chi l’ha intuita, studiata e realizzata.
Non solo gli artisti sono di alto livello ma anche il contesto in cui queste opere vengono presentate. Un ambiente quello di dell’Accademia dei Ravvivati, nel cuore della città di Piombino, che con questa iniziativa conferma la vocazione a divenire un riferimento sempre più importante per le Arti Visive e per la cultura in ogni sua espressione nel territorio.
Una mostra a misura d’uomo, dove tutto quadra
[…] Ho invitato alcuni artisti a “fare quadrato” cimentandosi in una forma data, non una scelta casuale e in una misura altrettanto stabilita.
Per quanto riguarda la forma ho scelto il quadrato, perché sono sempre stato attratto dalla sua regolarità e staticità; la sua compiutezza ha sempre intrigato il mio animo attratto dall’arte in tutte le sue forme ma specificatamente nella sua forma più pura.
Per quanto riguarda il formato (30x30), invece, la cosa – devo ammetterlo – è più casuale. La scelta è caduta sulle piccole dimensioni per la sua più facile reperibilità e per la praticità nel commissionarla senza impegnare e distrarre troppo gli autori dai loro percorsi artistici e perché penso che l’opera di piccole dimensioni sia una specie di sintesi o forse semplicemente perché mi piace.
L’idea ispiratrice di questa mostra è apparentemente semplice: commissionare, ad un pittore, un piccolo quadro, quadrato, misura trenta per trenta.
La tematica non è una novità. In molte mostre è adottato quale soggetto privilegiato il quadrato. È però interessante osservare in che modo ogni volta diverso e difforme è affrontato dagli artisti. Il piccolo formato, infatti, è una “sfida” per ognuno di loro; devono riuscire a concentrare in poco spazio le loro conoscenze, le loro attitudini, la loro bravura, la loro maturazione. È per loro più difficile che cimentarsi con misure più evolute e campiture più ampie. È il concentrato, in novecento centimetri quadrati, di tutta la loro arte.
Dopo aver indagato la forma di questa rassegna, è necessario soffermarsi sul suo aspetto più puro: il contenuto. Questa esposizione riunisce cento opere di altrettanti artisti selezionati tra gli autori italiani del XXI secolo, uniti idealmente solo dalla misura ma differenti per poetiche e modalità espressive, che si confrontano ciascuno con un proprio lavoro. Eterogenei tra loro, di generazioni differenti e di diverse provenienze e formazioni. Un variegato campionario di stili e di linguaggio, un piccolo museo immaginario, nel quale convivono idealmente maestri noti e storicizzati, nuovi talenti con artisti affermati, nel panorama artistico nazionale ed internazionale, e giovani artisti semi sconosciuti alle prime armi. Tutti accomunati solo dalla misura del quadro e dalla necessità, e dal piacere, di riunire le proprie opere in una mostra di buon livello artistico come questa. Una generosa adesione per molti, una meta ambita per altri.
Alcuni artisti estremamente figurativi, di una figurazione classica, altri di una figurazione onirica o fiabesca, altri ancora con una iconografia più ricercata tra forma e spazio, per arrivare poi ad opere concettuali, surreali e metafisiche passando sicuramente dall’astratto geometrico e dall’informale.
Pensare questa mostra, dunque, al di là della seducente forma del quadrato che la ispira, è stato a mio parere necessario per mostrare l’importante vitalità di una vicenda artistica e dei suoi protagonisti messi anche di fronte al fatto compiuto, al “tema”, che nel suo “piccolo”, vuole fare - senza altre grandi pretese – un panorama sul variegato mondo dell’arte italiana contemporanea e sui suoi protagonisti. […]
Una dimensione, poi, quella del trenta per trenta, che conferisce all’intera rassegna quel rigore espositivo indispensabile alla piena valorizzazione e fruizione del lavoro di ciascuno.
Insomma un'esposizione da vedere e rivedere, da leggere, decifrare, assaporare, toccare e osservare con spirito critico. Una mostra in cui immergersi, camminare, farsi attraversare dalle diverse intuizioni poetiche figurali, sia per un pubblico più attento e scaltrito sia per un pubblico novizio a tali esperienze; un’occasione per convincerci, se ancora ce ne fosse bisogno, che l'Arte rappresenta da sola un grande messaggio di civiltà e cultura e poterla utilizzare, attraverso questa variegata esposizione, è un piacere per chi l’ha intuita, studiata e realizzata.
Filippo Lotti
La mostra, curata da Filippo Lotti, resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 4 luglio 2009 e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 15.30 alle 19.30, con chiusura nei giorni festivi.
Esposizione fatta in collaborazione con: FUORILUOGO – Servizi per l’Arte e Associazione Culturale “La Ruga” e con il patrocinio del Comune di Piombino.
Catalogo in mostra a cura di Eugenio Cecioni e Filippo Lotti
Questa esposizione riunisce cento opere di altrettanti artisti uniti idealmente solo dalla misura: il 30 x 30. Differenti per poetiche e modalità espressive gli artisti selezionati per la rassegna, si confrontano, ciascuno con un lavoro. Un variegato campionario di stili e di linguaggio, un piccolo museo immaginario, nel quale convivono idealmente Maestri noti e storicizzati, nuovi talenti con artisti affermati e giovani artisti semi sconosciuti, accomunati solo dalla misura del quadro e dalla qualità dello stesso nonché dalla necessità e dal piacere di poter riunire le proprie opere in una mostra di buon livello artistico come questa.
Una dimensione quella del trenta per trenta che conferisce all’intera rassegna quel rigore espositivo indispensabile alla piena valorizzazione e fruizione del lavoro di ciascuno. Una generosa adesione per molti, una meta ambita per altri.
È questa un’occasione per convincerci che l'Arte rappresenta da sola un grande messaggio di civiltà e cultura e poterla utilizzare, attraverso questa variegata mostra, è un piacere per chi l’ha intuita, studiata e realizzata.
Non solo gli artisti sono di alto livello ma anche il contesto in cui queste opere vengono presentate. Un ambiente quello di dell’Accademia dei Ravvivati, nel cuore della città di Piombino, che con questa iniziativa conferma la vocazione a divenire un riferimento sempre più importante per le Arti Visive e per la cultura in ogni sua espressione nel territorio.
Una mostra a misura d’uomo, dove tutto quadra
[…] Ho invitato alcuni artisti a “fare quadrato” cimentandosi in una forma data, non una scelta casuale e in una misura altrettanto stabilita.
Per quanto riguarda la forma ho scelto il quadrato, perché sono sempre stato attratto dalla sua regolarità e staticità; la sua compiutezza ha sempre intrigato il mio animo attratto dall’arte in tutte le sue forme ma specificatamente nella sua forma più pura.
Per quanto riguarda il formato (30x30), invece, la cosa – devo ammetterlo – è più casuale. La scelta è caduta sulle piccole dimensioni per la sua più facile reperibilità e per la praticità nel commissionarla senza impegnare e distrarre troppo gli autori dai loro percorsi artistici e perché penso che l’opera di piccole dimensioni sia una specie di sintesi o forse semplicemente perché mi piace.
L’idea ispiratrice di questa mostra è apparentemente semplice: commissionare, ad un pittore, un piccolo quadro, quadrato, misura trenta per trenta.
La tematica non è una novità. In molte mostre è adottato quale soggetto privilegiato il quadrato. È però interessante osservare in che modo ogni volta diverso e difforme è affrontato dagli artisti. Il piccolo formato, infatti, è una “sfida” per ognuno di loro; devono riuscire a concentrare in poco spazio le loro conoscenze, le loro attitudini, la loro bravura, la loro maturazione. È per loro più difficile che cimentarsi con misure più evolute e campiture più ampie. È il concentrato, in novecento centimetri quadrati, di tutta la loro arte.
Dopo aver indagato la forma di questa rassegna, è necessario soffermarsi sul suo aspetto più puro: il contenuto. Questa esposizione riunisce cento opere di altrettanti artisti selezionati tra gli autori italiani del XXI secolo, uniti idealmente solo dalla misura ma differenti per poetiche e modalità espressive, che si confrontano ciascuno con un proprio lavoro. Eterogenei tra loro, di generazioni differenti e di diverse provenienze e formazioni. Un variegato campionario di stili e di linguaggio, un piccolo museo immaginario, nel quale convivono idealmente maestri noti e storicizzati, nuovi talenti con artisti affermati, nel panorama artistico nazionale ed internazionale, e giovani artisti semi sconosciuti alle prime armi. Tutti accomunati solo dalla misura del quadro e dalla necessità, e dal piacere, di riunire le proprie opere in una mostra di buon livello artistico come questa. Una generosa adesione per molti, una meta ambita per altri.
Alcuni artisti estremamente figurativi, di una figurazione classica, altri di una figurazione onirica o fiabesca, altri ancora con una iconografia più ricercata tra forma e spazio, per arrivare poi ad opere concettuali, surreali e metafisiche passando sicuramente dall’astratto geometrico e dall’informale.
Pensare questa mostra, dunque, al di là della seducente forma del quadrato che la ispira, è stato a mio parere necessario per mostrare l’importante vitalità di una vicenda artistica e dei suoi protagonisti messi anche di fronte al fatto compiuto, al “tema”, che nel suo “piccolo”, vuole fare - senza altre grandi pretese – un panorama sul variegato mondo dell’arte italiana contemporanea e sui suoi protagonisti. […]
Una dimensione, poi, quella del trenta per trenta, che conferisce all’intera rassegna quel rigore espositivo indispensabile alla piena valorizzazione e fruizione del lavoro di ciascuno.
Insomma un'esposizione da vedere e rivedere, da leggere, decifrare, assaporare, toccare e osservare con spirito critico. Una mostra in cui immergersi, camminare, farsi attraversare dalle diverse intuizioni poetiche figurali, sia per un pubblico più attento e scaltrito sia per un pubblico novizio a tali esperienze; un’occasione per convincerci, se ancora ce ne fosse bisogno, che l'Arte rappresenta da sola un grande messaggio di civiltà e cultura e poterla utilizzare, attraverso questa variegata esposizione, è un piacere per chi l’ha intuita, studiata e realizzata.
Filippo Lotti
13
giugno 2009
VedoQuadro. Cento artisti nel formato trenta per trenta
Dal 13 giugno al 04 luglio 2009
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA DEI RAVVIVATI
Piombino, Via Leonardo Da Vinci, 7, (Livorno)
Piombino, Via Leonardo Da Vinci, 7, (Livorno)
Orario di apertura
ore 15.30 – 19.30 ׀ chiuso i festivi
Vernissage
13 Giugno 2009, ore 18
Autore
Curatore