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Venanzio Straulino – Pigeon Soup
La ricerca dell’artista usa un ironico e sovversivo linguaggio minimale, asciutto per la sua tensione. Gioca con la funzione dell’oggetto, senza ribaltarla o stravolgerla, ma usa l’immagine come soggetto e ne afferra l’humor possibile già contenuto dal motivo stesso per cui è stato creato, da cui ha preso forma
Comunicato stampa
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Pigeon Soup
di Venanzio Straulino
a cura di ‘Al-bunduqiyya’
c/o ‘Il Vizietto’ music bar exhibition room, Campo S.Stin, Venezia
Dal 3 al 31 marzo 2012
Inaugurazione: sabato 3 marzo 2012, ore 18.30
intervento musicale di Mr. Nilson, ore 20.00
Il Vizietto è lieta di presentare la mostra personale Pigeon Soup di Venanzio Straulino, a cura di
Al-bunduqiyya.
La ricerca dell’artista usa un ironico e sovversivo linguaggio minimale, asciutto per la sua tensione. Gioca con la funzione dell’oggetto, senza ribaltarla o stravolgerla, ma usa l’immagine come soggetto e ne afferra l’humor possibile già contenuto dal motivo stesso per cui è stato creato, da cui ha preso forma.
Così ne rivela anche la funzione politica/sociale/economica, ci fa sentire responsabili dei nostri gesti quotidiani, dettati dal soddisfacimento dei nostri bisogni. L’oggetto resta onesto, si rende al suo utilizzo con complicità divertita: è dal gesto che nasce il paradosso e nella conseguenza il prodotto dell’equivoco.
L’artista cambia la prospettiva senza negare il diritto di esistenza alle cose, azioni pittoriche e installative che in un apparente nonsense, in un contrasto tra materiali e colori ad olio, fanno emergere il risultato dell’esigenza di appartenere, del riconoscersi ed essere riconosciuto, come unica chiave di percezione della propria esistenza.
La presenza del tempo però è palpabile, densa ed il mito diventa un racconto.
Venanzio Straulino propone un focus-intervento, dinamico e compiaciuto che lascia spazio alla riflessione su ciò che ci circonda, noi come artefici, come prodotto del consumo dei nostri gesti.
Più che un invito di presa di coscienza una visione delle responsabilità a cui noi partecipiamo più o meno consapevoli.
L’arte ci insegna a guardare, la sua pratica aiuta a costruire una relazione con le cose, un’affezione se è necessario anche un opportuno e benefico distacco in altri casi. Uno strumento critico, capace di analizzare il ruolo politico e sociale delle immagini, nel costruire la consapevolezza personale e collettiva della realtà.
Il bar, luogo di quotidianità per eccelenza, complice eletto perchè palco delle sue dinamiche e Venezia, città multiforme e ridotta, rendono possibile l’arteficio come espediente, per la ricchezza umana che giorno dopo giorno si deposita.
Il fruitore inevitabilmente conclude l’operazione…un amaro e un caffè nero, grazie.
Testo di Cecilia Tirelli
Al-bunduqiyya
In collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili e Pace, Comune di Venezia.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Pigeon Soup
by Venanzio Straulino
curated by ‘Al-bunduqiyya’
c/o ‘Il Vizietto’ music bar exhibition room, Campo S.Stin, Venice
until 31st March 2012
Opening: Saturday 3rd March 2012, 6.30 pm
musical entertainment by Mr. Nilson, 8.00 pm
Il Vizietto is pleased to present Pigeon Soup, an exhibition by Venanzio Straulino curated by Al-bunduqiyya.
In his research the artist uses an ironic and subversive minimal language, dry for its tension.
Playing with the object’s function, he never reverses or distorts it; rather, he uses the image
as a subject, grasping a potential humor which is an integral part of the reason why the object was created and took a certain shape.
By doing so, he also reveals its political/ social / economic function. It makes us feel responsible for our daily actions imposed by the urge to fulfill our needs.
The object remains genuine and surrenders to its everyday use with amused involvement. It is the act of the artist that creates the paradox and consequently a misunderstanding.
The artist changes the perspective without denying the objects’ right to exist: in his works elements are arranged according to apparent nonsense, materials and oil colours contrast, bringing out, as a result, the object’s need to belong, to recognize itself and be recognized. That is the only way to the perceive its existence. The presence of time, however, is palpable, dense, and the myth becomes a story.
Venanzio Straulino’s work is a focused intervention that enables us to think about the surrounding world as creators, as products of the consumption of our gestures. Rather than invite us to become aware, the artist shows us how we, more or less consciously, are responsible for our actions.
Art teaches us to look at things and build relationships with them. Those relationships can be affectionate sometimes, but can also be positively detached in other cases. An instrument of criticism which ables us to analyze the political and social role of images and to develop a personal and collective awareness of reality.
Both the coffe bar, as the place of everyday life par excellence, the elect companion, the stage on which human dynamics take place, and Venice, the multiform and small city, make the artifice possible, thanks to the human richness that accumulates there, day by day.
The public inevitably ends the operation ... a amaro and a black coffee, please.
Text by Cecilia Tirelli
Al-bunduqiyya
Translated by Stefania Longo
In collaboration with l’Assessorato alle Politiche Giovanili e Pace, The Venice Council.
-----------
Contatto stampa:
Chiara Lunardelli
Al-bunduqiyya
www.al-bunduqiyya.com
info@al-bunduqiyya.com
tel. +39 349 2559976
join us on facebook
Il Vizietto
alicebarchitta@gmail.com
tel. +30 349 4318935
join us on facebook
di Venanzio Straulino
a cura di ‘Al-bunduqiyya’
c/o ‘Il Vizietto’ music bar exhibition room, Campo S.Stin, Venezia
Dal 3 al 31 marzo 2012
Inaugurazione: sabato 3 marzo 2012, ore 18.30
intervento musicale di Mr. Nilson, ore 20.00
Il Vizietto è lieta di presentare la mostra personale Pigeon Soup di Venanzio Straulino, a cura di
Al-bunduqiyya.
La ricerca dell’artista usa un ironico e sovversivo linguaggio minimale, asciutto per la sua tensione. Gioca con la funzione dell’oggetto, senza ribaltarla o stravolgerla, ma usa l’immagine come soggetto e ne afferra l’humor possibile già contenuto dal motivo stesso per cui è stato creato, da cui ha preso forma.
Così ne rivela anche la funzione politica/sociale/economica, ci fa sentire responsabili dei nostri gesti quotidiani, dettati dal soddisfacimento dei nostri bisogni. L’oggetto resta onesto, si rende al suo utilizzo con complicità divertita: è dal gesto che nasce il paradosso e nella conseguenza il prodotto dell’equivoco.
L’artista cambia la prospettiva senza negare il diritto di esistenza alle cose, azioni pittoriche e installative che in un apparente nonsense, in un contrasto tra materiali e colori ad olio, fanno emergere il risultato dell’esigenza di appartenere, del riconoscersi ed essere riconosciuto, come unica chiave di percezione della propria esistenza.
La presenza del tempo però è palpabile, densa ed il mito diventa un racconto.
Venanzio Straulino propone un focus-intervento, dinamico e compiaciuto che lascia spazio alla riflessione su ciò che ci circonda, noi come artefici, come prodotto del consumo dei nostri gesti.
Più che un invito di presa di coscienza una visione delle responsabilità a cui noi partecipiamo più o meno consapevoli.
L’arte ci insegna a guardare, la sua pratica aiuta a costruire una relazione con le cose, un’affezione se è necessario anche un opportuno e benefico distacco in altri casi. Uno strumento critico, capace di analizzare il ruolo politico e sociale delle immagini, nel costruire la consapevolezza personale e collettiva della realtà.
Il bar, luogo di quotidianità per eccelenza, complice eletto perchè palco delle sue dinamiche e Venezia, città multiforme e ridotta, rendono possibile l’arteficio come espediente, per la ricchezza umana che giorno dopo giorno si deposita.
Il fruitore inevitabilmente conclude l’operazione…un amaro e un caffè nero, grazie.
Testo di Cecilia Tirelli
Al-bunduqiyya
In collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili e Pace, Comune di Venezia.
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Pigeon Soup
by Venanzio Straulino
curated by ‘Al-bunduqiyya’
c/o ‘Il Vizietto’ music bar exhibition room, Campo S.Stin, Venice
until 31st March 2012
Opening: Saturday 3rd March 2012, 6.30 pm
musical entertainment by Mr. Nilson, 8.00 pm
Il Vizietto is pleased to present Pigeon Soup, an exhibition by Venanzio Straulino curated by Al-bunduqiyya.
In his research the artist uses an ironic and subversive minimal language, dry for its tension.
Playing with the object’s function, he never reverses or distorts it; rather, he uses the image
as a subject, grasping a potential humor which is an integral part of the reason why the object was created and took a certain shape.
By doing so, he also reveals its political/ social / economic function. It makes us feel responsible for our daily actions imposed by the urge to fulfill our needs.
The object remains genuine and surrenders to its everyday use with amused involvement. It is the act of the artist that creates the paradox and consequently a misunderstanding.
The artist changes the perspective without denying the objects’ right to exist: in his works elements are arranged according to apparent nonsense, materials and oil colours contrast, bringing out, as a result, the object’s need to belong, to recognize itself and be recognized. That is the only way to the perceive its existence. The presence of time, however, is palpable, dense, and the myth becomes a story.
Venanzio Straulino’s work is a focused intervention that enables us to think about the surrounding world as creators, as products of the consumption of our gestures. Rather than invite us to become aware, the artist shows us how we, more or less consciously, are responsible for our actions.
Art teaches us to look at things and build relationships with them. Those relationships can be affectionate sometimes, but can also be positively detached in other cases. An instrument of criticism which ables us to analyze the political and social role of images and to develop a personal and collective awareness of reality.
Both the coffe bar, as the place of everyday life par excellence, the elect companion, the stage on which human dynamics take place, and Venice, the multiform and small city, make the artifice possible, thanks to the human richness that accumulates there, day by day.
The public inevitably ends the operation ... a amaro and a black coffee, please.
Text by Cecilia Tirelli
Al-bunduqiyya
Translated by Stefania Longo
In collaboration with l’Assessorato alle Politiche Giovanili e Pace, The Venice Council.
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Contatto stampa:
Chiara Lunardelli
Al-bunduqiyya
www.al-bunduqiyya.com
info@al-bunduqiyya.com
tel. +39 349 2559976
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Il Vizietto
alicebarchitta@gmail.com
tel. +30 349 4318935
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03
marzo 2012
Venanzio Straulino – Pigeon Soup
Dal 03 al 31 marzo 2012
arte contemporanea
Location
IL VIZIETTO
Venezia, Campo San Stin, (Venezia)
Venezia, Campo San Stin, (Venezia)
Vernissage
3 Marzo 2012, ore 18
Autore
Curatore