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Vénera Kastrati – Mirupafshim, ombre di voci
Vénera Kastrati ha ripescato la registrazione del rituale d’addio di una zia kosovara, che in un momento di tregua diplomatica, aveva potuto render visita ai parenti in Albania. L’installazione si organizza quindi attorno al recupero di questa storia personale e al suo reenactment. Mirupafshim in albanese significa “arrivederci”
Comunicato stampa
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Mirupafshim è una parola che ci giunge da lontano, attraversando ad alta quota le misteriose terre dell'est per poi perdersi nel silenzio del nostro immaginario, un silenzio domestico e allo stesso tempo straniero.
Fa anche pensare alla formula magica inventata da un bambino: Mirupafshim è la chiave di un mondo segreto, solitamente incarnato nella casa, celato nell'ombra e nel silenzio di porte chiuse, negli interni degli armadi, di un guardaroba o dei ripostigli, dove si nasconde il mistero e la paura di un mondo parallelo ed oscuro, il mondo delle ombre.
È qui che nasce l'immaginario di Vénera Kastrati, in una terra popolata di personaggi della fantasia, dall'identità rarefatta. A metà tra la vita privata dell'artista e quella dello spettatore, questo mondo parallelo, cui siamo invitati a prendere parte, altro non è se non un gioco di cui il pubblico non conosce le regole. Questo gioco fa parte di un tempo passato che riemerge, l'artista cerca di recuperare i sentimenti, le storie segrete, sussurrandole nell'orecchio dello spettatore.
Vénera Kastrati ha ripescato la registrazione del rituale d'addio di una zia kosovara, che in un momento di tregua diplomatica, aveva potuto render visita ai parenti in Albania. L'installazione si organizza quindi attorno al recupero di questa storia personale e al suo reenactment. Mirupafshim in albanese significa "arrivederci".
Vénera Kastrati (Albania, 1975) si è laureata alla National Accademy of Fine Arts di Tirana e presso l’Accademia di Brera. Partecipa a "Balkans – a crossroad to the future" a cura di H. Szeemann a Bologna, alla Biennale di Tirana, ed a "Sound & Vision" a Perugia. Ha esposto presso il Palazzo della Permanente di Milano e presso il National Museum of Arts di Tirana. Vive e lavora a Milano.
Fa anche pensare alla formula magica inventata da un bambino: Mirupafshim è la chiave di un mondo segreto, solitamente incarnato nella casa, celato nell'ombra e nel silenzio di porte chiuse, negli interni degli armadi, di un guardaroba o dei ripostigli, dove si nasconde il mistero e la paura di un mondo parallelo ed oscuro, il mondo delle ombre.
È qui che nasce l'immaginario di Vénera Kastrati, in una terra popolata di personaggi della fantasia, dall'identità rarefatta. A metà tra la vita privata dell'artista e quella dello spettatore, questo mondo parallelo, cui siamo invitati a prendere parte, altro non è se non un gioco di cui il pubblico non conosce le regole. Questo gioco fa parte di un tempo passato che riemerge, l'artista cerca di recuperare i sentimenti, le storie segrete, sussurrandole nell'orecchio dello spettatore.
Vénera Kastrati ha ripescato la registrazione del rituale d'addio di una zia kosovara, che in un momento di tregua diplomatica, aveva potuto render visita ai parenti in Albania. L'installazione si organizza quindi attorno al recupero di questa storia personale e al suo reenactment. Mirupafshim in albanese significa "arrivederci".
Vénera Kastrati (Albania, 1975) si è laureata alla National Accademy of Fine Arts di Tirana e presso l’Accademia di Brera. Partecipa a "Balkans – a crossroad to the future" a cura di H. Szeemann a Bologna, alla Biennale di Tirana, ed a "Sound & Vision" a Perugia. Ha esposto presso il Palazzo della Permanente di Milano e presso il National Museum of Arts di Tirana. Vive e lavora a Milano.
18
maggio 2007
Vénera Kastrati – Mirupafshim, ombre di voci
Dal 18 maggio al 20 settembre 2007
arte contemporanea
Location
FEDERICO BIANCHI CONTEMPORARY ART
Milano, Via Carlo Imbonati, 12, (Milano)
Milano, Via Carlo Imbonati, 12, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al giovedì 15-19.30; sabato 10.30-19.30
Vernissage
18 Maggio 2007, ore 19
Autore
Curatore