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Venere incontra Venere
Diverse e uguali al contempo, le due Veneri di Sandro Botticelli si specchiano una nell’altra in un’eccezionale mostra confronto.
Comunicato stampa
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Come due “gemelle diverse” ma profondamente unite, le due Veneri di Botticelli si specchiano una nell’altra in Venere incontra Venere, una contenuta ma eccezionale mostra-confronto allestita presso gli spazi della Galleria Sabauda dei Musei Reali dal 19 luglio al 18 settembre 2016.
Si tratta di due opere ispirate alla dea che Botticelli dipinse con la collaborazione della sua bottega.Oltre alla celebre La nascita di Venere (conservata agli Uffizi di Firenze), il maestro ne realizzò altre, di cui solo tre giunte fino a noi: la Venere “di Torino”, la sorella conservata presso la Gamäldegalerie di Berlino, (entrambe realizzate nel 1490), e una terza che fa parte di una collezione privata svizzera.
Grazie a Venere incontra Venere l’opera berlinese viene portata per la prima volta in Italia e le due sorelle si offrono insieme al pubblico per essere ammirate in un unico colpo d’occhio.
La Venere “di Torino” proviene dalla collezione Gualino. La prima traccia dell’opera risale al 1844 quanto fu acquistata da un reverendo inglese, che in seguito la cedette a un barone. L’opera si pensava perduta nell’incendio della casa di quest’ultimo ma fu ritrovata dagli eredi da cui la acquistò il grande collezionista biellese Riccardo Gualino. Nel 1930 la Venere realizzata da Botticelli con la collaborazione dei suoi allievi divenne patrimonio della Galleria Sabauda.
In mostra anche il modello di bellezza classica a cui Botticelli si ispirò, quello della Venere pudica, rappresentata dalla statua in marmo di Afrodite Anadiomene (cioè nascente dal mare), di età romana (II secolo d.C.) realizzata da un originale di età ellenistica e sormontata da una testa epoca rinascimentale. L’opera appartiene al patrimonio della Soprintendenza Archeologia del Piemonte ed è normalmente conservata a Palazzo Chiablese, sempre a Torino. Completa l’allestimento una riproduzione del dipinto fiorentino.
Venere incontra Venere inaugura lo Spazio confronti della Galleria Sabauda, dedicato ad allestimenti di ridotte dimensioni che metteranno due o più opere talvolta a confronto, talvolta in dialogo, per far scoprire al pubblico i tanti parallelismi e legami dell’arte attraverso le epoche.
In precedenza la Venere di Torino è stata esposta in Cina (Pechino, Hong Kong e Macao), in Giappone (a Tokyo) e insieme all’opera berlinese anche a Londra e Berlino.
La presenza di una Venere di Botticelli a Torino è poco nota al grande pubblico: questa mostra rappresenta dunque un’importante occasione per avvicinare nuovi visitatori ai capolavori conservati nei Musei Reali. L’opera inoltre è richiestissima nelle grandi mostre internazionali e sarà una delle ambasciatrici dei Musei Reali nel mondo.
La visita di Venere incontra Venere è inclusa nel biglietto dei Musei Reali.
Si tratta di due opere ispirate alla dea che Botticelli dipinse con la collaborazione della sua bottega.Oltre alla celebre La nascita di Venere (conservata agli Uffizi di Firenze), il maestro ne realizzò altre, di cui solo tre giunte fino a noi: la Venere “di Torino”, la sorella conservata presso la Gamäldegalerie di Berlino, (entrambe realizzate nel 1490), e una terza che fa parte di una collezione privata svizzera.
Grazie a Venere incontra Venere l’opera berlinese viene portata per la prima volta in Italia e le due sorelle si offrono insieme al pubblico per essere ammirate in un unico colpo d’occhio.
La Venere “di Torino” proviene dalla collezione Gualino. La prima traccia dell’opera risale al 1844 quanto fu acquistata da un reverendo inglese, che in seguito la cedette a un barone. L’opera si pensava perduta nell’incendio della casa di quest’ultimo ma fu ritrovata dagli eredi da cui la acquistò il grande collezionista biellese Riccardo Gualino. Nel 1930 la Venere realizzata da Botticelli con la collaborazione dei suoi allievi divenne patrimonio della Galleria Sabauda.
In mostra anche il modello di bellezza classica a cui Botticelli si ispirò, quello della Venere pudica, rappresentata dalla statua in marmo di Afrodite Anadiomene (cioè nascente dal mare), di età romana (II secolo d.C.) realizzata da un originale di età ellenistica e sormontata da una testa epoca rinascimentale. L’opera appartiene al patrimonio della Soprintendenza Archeologia del Piemonte ed è normalmente conservata a Palazzo Chiablese, sempre a Torino. Completa l’allestimento una riproduzione del dipinto fiorentino.
Venere incontra Venere inaugura lo Spazio confronti della Galleria Sabauda, dedicato ad allestimenti di ridotte dimensioni che metteranno due o più opere talvolta a confronto, talvolta in dialogo, per far scoprire al pubblico i tanti parallelismi e legami dell’arte attraverso le epoche.
In precedenza la Venere di Torino è stata esposta in Cina (Pechino, Hong Kong e Macao), in Giappone (a Tokyo) e insieme all’opera berlinese anche a Londra e Berlino.
La presenza di una Venere di Botticelli a Torino è poco nota al grande pubblico: questa mostra rappresenta dunque un’importante occasione per avvicinare nuovi visitatori ai capolavori conservati nei Musei Reali. L’opera inoltre è richiestissima nelle grandi mostre internazionali e sarà una delle ambasciatrici dei Musei Reali nel mondo.
La visita di Venere incontra Venere è inclusa nel biglietto dei Musei Reali.
19
luglio 2016
Venere incontra Venere
Dal 19 luglio al 18 settembre 2016
arte antica
Location
GALLERIA SABAUDA
Torino, Via Dell'accademia Delle Scienze, 6, (Torino)
Torino, Via Dell'accademia Delle Scienze, 6, (Torino)
Biglietti
L'ingresso alla mostra è compreso nell'abituale biglietto dei Musei Reali di Torino; in vigore tariffe, riduzioni e gratuità di legge, ivi comprese tessere convenzionate. Biglietteria presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 (chiusura biglietteria ore 18.00; il giovedì ore 21.00).
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle 19.00. Il giovedì apertura prolungata fino alle ore 22.00.
Vernissage
19 Luglio 2016, ore 18 su invito
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