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Venite Adoremus. Le immagini della natività da Durer a Tiepolo
Il tema della Natività in 120 importanti incisioni provenienti dalla Biblioteca Casanatense di Roma, dall’Istituto Nazionale per la Grafica e da preziose collezioni private.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Curata da Giovanni Morello e prodotta da Artifex- Comunicare con l'arte, l'iniziativa è promossa dalla Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti di Cultura. La mostra ha il patrocinio del Comune di Roma ed è stata resa possibile anche grazie al Gruppo Capitalia. All'inaugurazione sarà presente il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani.
"Dürer sa offrire ai nostri occhi luce, ombre, splendore e profondità […] Impiegando il tratto adeguato, quello nero, in modo che si volesse aggiungervi il colore si guasterebbe l'opera".
Erasmo da Rotterdam
Argomento di meditazione e di approfondita riflessione, la Natività è uno dei temi più rappresentati nella storia dell'arte. Fin dall'origine della storia della stampa i maestri incisori hanno realizzato veri e propri capolavori che si sono trasformati in veicoli straordinari di fede e di arte, grazie alla possibilità di moltiplicazione dell'opera d'arte e grazie anche a una relazione più ravvicinata e intima con l'oggetto artistico, generalmente di dimensioni limitate.
La mostra, esclusivamente composta di incisioni, rappresenta una elaborata sintesi delle più emblematiche tematiche attraverso un percorso creativo che gli incisori di epoche e scuole diverse hanno intrapreso sull'argomento della Natività. Quattro le sezioni: la Natività, l'Adorazione dei pastori, l'Adorazione dei Magi e la Fuga in Egitto.
Le sezioni della mostra sono state scelte basandosi sui tre momenti della celebrazione della Natività così come viene narrata nei Vangeli di Matteo e di Luca e ripercorrono i momenti più significativi dell'iconografia del Natale, per presentare una panoramica della storia dell'incisione, attraverso le personalità più rilevanti e i maggiori movimenti artistici.
Diverse le scuole rappresentate: da quelle nordiche, tedesche e fiamminghe, attraverso le stampe di maestri come Martin Schongauer, Albrecht Dürer, Hendrick Goltzius, Luca di Leida e Rembrandt, a quelle francesi con le incisioni di Claude Mellan, Etienne Picard, Gustave Doré ma soprattutto con una folta rappresentanza dei grandi maestri incisori italiani dal XV al XIX secolo: Cristofano Robetta, Marcantonio Raimondi, Giulio Bonasone, Annibale Carracci, Salvator Rosa, Stefano Della Bella, Pietro Testa, Guido Reni, Carlo Maratti, Francesco Bartolozzi e numerosi altri ancora.
Le raffigurazioni manifestano una notevole unità iconografica, nonostante le differenze di stile di ciascun disegnatore e dei vari incisori. Nella serie delle incisioni sull'Adorazione dei Magi che va da Martin Schongauer (1470-1473) a Giambattista Tiepolo (1745), a esempio, i Magi sono sempre tre, uno occidentale piuttosto anziano, il secondo di mezza età e asiatico, il terzo giovane e africano. Una sola eccezione, assai curiosa, si avverte nel cosiddetto "Monogrammista RVH" (nome di comodo che si usa in storia dell'arte) i cui Magi sembrano tutti occidentali. E poi la presenza costante della stella cometa, come dei due animali, il bue e l'asino.
Le raffigurazioni che hanno per soggetto la nascita di Gesù sono naturalmente associate al presepio ed è per questo che accanto alla mostra è allestito un presepio napoletano in stile settecentesco con pezzi originali risalenti al XVIII e XIX secolo. L'opera proviene dal Museo del Presepio "Angelo Stefanucci" di Roma ed è allestita dalla Associazione Italiana Amici del Presepio.
La mostra è accompagnata dal catalogo curato da Anna Maria Voltan e pubblicato da Federico Motta Editore. Contiene saggi di S. Em.za Jorge M. Mejìa, Stefano Liberati e Anna Maria Voltan. Le schede delle opere sono state curate da: Catalano, Cerquetti, De Crescenzo, Liberati, Orlando, Olivieri, Ruta, Vicini Mastrangeli e Voltan.
"Dürer sa offrire ai nostri occhi luce, ombre, splendore e profondità […] Impiegando il tratto adeguato, quello nero, in modo che si volesse aggiungervi il colore si guasterebbe l'opera".
Erasmo da Rotterdam
Argomento di meditazione e di approfondita riflessione, la Natività è uno dei temi più rappresentati nella storia dell'arte. Fin dall'origine della storia della stampa i maestri incisori hanno realizzato veri e propri capolavori che si sono trasformati in veicoli straordinari di fede e di arte, grazie alla possibilità di moltiplicazione dell'opera d'arte e grazie anche a una relazione più ravvicinata e intima con l'oggetto artistico, generalmente di dimensioni limitate.
La mostra, esclusivamente composta di incisioni, rappresenta una elaborata sintesi delle più emblematiche tematiche attraverso un percorso creativo che gli incisori di epoche e scuole diverse hanno intrapreso sull'argomento della Natività. Quattro le sezioni: la Natività, l'Adorazione dei pastori, l'Adorazione dei Magi e la Fuga in Egitto.
Le sezioni della mostra sono state scelte basandosi sui tre momenti della celebrazione della Natività così come viene narrata nei Vangeli di Matteo e di Luca e ripercorrono i momenti più significativi dell'iconografia del Natale, per presentare una panoramica della storia dell'incisione, attraverso le personalità più rilevanti e i maggiori movimenti artistici.
Diverse le scuole rappresentate: da quelle nordiche, tedesche e fiamminghe, attraverso le stampe di maestri come Martin Schongauer, Albrecht Dürer, Hendrick Goltzius, Luca di Leida e Rembrandt, a quelle francesi con le incisioni di Claude Mellan, Etienne Picard, Gustave Doré ma soprattutto con una folta rappresentanza dei grandi maestri incisori italiani dal XV al XIX secolo: Cristofano Robetta, Marcantonio Raimondi, Giulio Bonasone, Annibale Carracci, Salvator Rosa, Stefano Della Bella, Pietro Testa, Guido Reni, Carlo Maratti, Francesco Bartolozzi e numerosi altri ancora.
Le raffigurazioni manifestano una notevole unità iconografica, nonostante le differenze di stile di ciascun disegnatore e dei vari incisori. Nella serie delle incisioni sull'Adorazione dei Magi che va da Martin Schongauer (1470-1473) a Giambattista Tiepolo (1745), a esempio, i Magi sono sempre tre, uno occidentale piuttosto anziano, il secondo di mezza età e asiatico, il terzo giovane e africano. Una sola eccezione, assai curiosa, si avverte nel cosiddetto "Monogrammista RVH" (nome di comodo che si usa in storia dell'arte) i cui Magi sembrano tutti occidentali. E poi la presenza costante della stella cometa, come dei due animali, il bue e l'asino.
Le raffigurazioni che hanno per soggetto la nascita di Gesù sono naturalmente associate al presepio ed è per questo che accanto alla mostra è allestito un presepio napoletano in stile settecentesco con pezzi originali risalenti al XVIII e XIX secolo. L'opera proviene dal Museo del Presepio "Angelo Stefanucci" di Roma ed è allestita dalla Associazione Italiana Amici del Presepio.
La mostra è accompagnata dal catalogo curato da Anna Maria Voltan e pubblicato da Federico Motta Editore. Contiene saggi di S. Em.za Jorge M. Mejìa, Stefano Liberati e Anna Maria Voltan. Le schede delle opere sono state curate da: Catalano, Cerquetti, De Crescenzo, Liberati, Orlando, Olivieri, Ruta, Vicini Mastrangeli e Voltan.
11
dicembre 2004
Venite Adoremus. Le immagini della natività da Durer a Tiepolo
Dall'undici dicembre 2004 al 09 gennaio 2005
disegno e grafica
Location
PALAZZO DELLA CANCELLERIA
Roma, Piazza Della Cancelleria, 68, (Roma)
Roma, Piazza Della Cancelleria, 68, (Roma)
Biglietti
5 euro intero; 3 euro ridotto
Orario di apertura
dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 20 - Chiuso nei giorni:
12, 24, 25 e 31 dicembre 2004
1 e 2 gennaio 2005
Vernissage
10 Dicembre 2004, ore 17.30
Editore
24 ORE CULTURA
Autore
Curatore