VENUS and FRIENDS IL SEQUEL DI "VENUS IN FURS" nell’ambito del Fringe MI Festival

Il mondo dell'arte è in allarme, colpito da una forma pandemica, contagiato da una misteriosa malattia il cui focolaio è stato individuato in quel di Robecchetto! A seguito della trascinante e femminilissima kermesse "Venus in fur", ideata e realizzata al S.A.C. dall'ormai celeberrimo COMITATO (nome collettivo della triade Casazza-Galante-Mez) si sono liquefatti molti luoghi comuni riguardanti l'arte al femminile, liberata finalmente dall'aggettivazione e tornata ad essere arte-e-basta. Ciò avveniva alla presenza delle 24 partecipanti e col beneplacito di alcuni artisti uomini coinvolti in occasione del finissage semiserio condotto da Alessandra Redaelli. Un botta e risposta piacevole e provocatorio, spesso politically incorrect, lieve come un batuffolo di zucchero filato, ma stimolante come una secchiata di acqua gelida. Un confronto che non si sarebbe voluto finisse mai e da qui il diffondersi di quel sottile malessere da "dialugus interruptus", quell'astinenza da fate insolenti, una sorta di affezione venerea che ha iniziato a diffondersi tra tutti i presenti, per poi espandersi a macchia d'olio attraverso il passaparola.

Per porre fine a tanta sofferenza, sfilata e data alle fiamme la "fur", indossata la tuta da (duro) lavoro, regalmente inclusive nella loro munificenza, le tre vener-abili del Comitato hanno deciso di strafare, realizzando un bis "allargato" ai maschietti, chiarendo che non di una concessione si tratta, ma dell'applicazione della legge che prevede la creazione di una "quota azzurra", per la salvaguardia dei diritti degli artisti uomini... I/le partecipanti salgono così complessivamente a trentuno, ed esporranno opere di piccole dimensioni (lo studio della Mez mica è un hangar!) comunque il come, dove, quando avverrà la kermesse, lo si evince dall'attenta lettura del caotico (tanto per cambiare) manifesto della mostra.
E sforzatevi nooo? Ma soprattutto PARTECIPATE!
(Carlo Micheli)