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Vera Lutter – Between Then and Now
La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra personale “Between Then and Now” di Vera Lutter, sabato 7 maggio dalle ore 10 alle ore 19 in presenza dell’artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l'inaugurazione della mostra personale "Between Then and Now" di Vera Lutter, sabato 7 maggio dalle ore 10 alle ore 19
in presenza dell'artista.
Per la sua terza personale in galleria Lutter ha creato un percorso che parte dalle sue serie fotografiche più iconiche e arriva fino alle più recenti produzioni.
Le sue fotografie sono realizzate con la tecnica della camera oscura in cui una stanza di grandi dimensioni, un container o anche una piccola scatola in legno, sostituisce il dispositivo fotografico. Ricorrendo a lunghi tempi di esposizione, ogni immagine viene realizzata nel suo negativo e direttamente impressa sulla carta fotografica, diventando così un’opera unica che testimonia l’immutabilità del tempo trascorso e del lento passaggio della luce attraverso i soggetti.
In mostra 15 lavori in bianco e nero: non una retrospettiva ma, come suggerisce il titolo, un percorso esaustivo tra le opere più significative realizzate “tra ieri e oggi”. Non a caso sono presentati alcuni lavori della serie di New York con soggetti fortemente riconoscibili dell’architettura della Grande Mela e dei suoi unici paesaggi metropolitani, dal maestoso dittico del Moma fino al Chrysler o al Grace Building.
Nella sala più grande della galleria sono state selezionate cinque opere realizzate per il Lacma Museum di Los Angeles in occasione della grande mostra dal titolo “Vera Lutter: Museum in the Camera” inaugurata nel 2021. In questa nuova serie, Lutter sposta la sua attenzione dall’architettura alle opere d’arte del museo fotografate in due anni di residenza. Da Jackson Pollock a Georges de la Tour, dalle statue africane al Dio Indu Vishnu, le già celebri opere d’arte vengono ritratte in un bianco e nero etereo e senza tempo.
Largo spazio è dato anche all’Italia, uno dei paesi più amati e più ritratti dall’artista. “È come se l'Italia fosse radicata nel mio DNA, - spiega Vera Lutter - i ricordi della prima infanzia mi portano a Roma e Siena, al Duomo di Milano e all'Anfiteatro di Verona. L'Italia è rimasta un luogo in cui sono tornata per tutta la vita. I siti antichi, siano essi greci, romani, bizantini o etruschi, risuonano nel mio cuore e mi parlano di quell'Europa millenaria. Un luogo di confini fluttuanti, culture e popoli. Ciò che mi cattura di più è ciò che alla fine desidero conservare in un'immagine. Questa mostra presenta alcuni dei miei tentativi di rappresentare, rivisitare e catturare tali siti.” Da un bellissimo scorcio della basilica di San Giorgio Maggiore di Venezia, si passa alla più recente produzione realizzata a Roma. L’artista, con la sua camera oscura, ha ritratto un suggestivo angolo di Piazza del Popolo per soffermarsi poi su quell’unicum architettonico che è il Pantheon, fotografato all’esterno e, con inquadrature e luci diverse, anche al suo interno.
La mostra si completa con un’opera dell’ultima serie realizzata nell’Acropoli di Atene, ennesima prova della versatilità dell’artista e della sua capacità di rendere unici soggetti universalmente riconosciuti.
Vera Lutter è nata a Kaiserslautern, Germania, nel 1960. Vive e lavora a New York.
Le sue opere sono state esposte in istituzioni internazionali tra cui: Centre Pompidou, Parigi; Dia:Beacon, Beacon; Kunsthalle, Basel; MoMA, New York e Whitney Museum of American Art, New York; LACMA, Los Angeles. I suoi lavori sono nelle collezioni permanenti di molti musei, tra cui: Metropolitan Museum of Art, the MoMA, The National Gallery of Art, and the Victoria and Albert Museum.
in presenza dell'artista.
Per la sua terza personale in galleria Lutter ha creato un percorso che parte dalle sue serie fotografiche più iconiche e arriva fino alle più recenti produzioni.
Le sue fotografie sono realizzate con la tecnica della camera oscura in cui una stanza di grandi dimensioni, un container o anche una piccola scatola in legno, sostituisce il dispositivo fotografico. Ricorrendo a lunghi tempi di esposizione, ogni immagine viene realizzata nel suo negativo e direttamente impressa sulla carta fotografica, diventando così un’opera unica che testimonia l’immutabilità del tempo trascorso e del lento passaggio della luce attraverso i soggetti.
In mostra 15 lavori in bianco e nero: non una retrospettiva ma, come suggerisce il titolo, un percorso esaustivo tra le opere più significative realizzate “tra ieri e oggi”. Non a caso sono presentati alcuni lavori della serie di New York con soggetti fortemente riconoscibili dell’architettura della Grande Mela e dei suoi unici paesaggi metropolitani, dal maestoso dittico del Moma fino al Chrysler o al Grace Building.
Nella sala più grande della galleria sono state selezionate cinque opere realizzate per il Lacma Museum di Los Angeles in occasione della grande mostra dal titolo “Vera Lutter: Museum in the Camera” inaugurata nel 2021. In questa nuova serie, Lutter sposta la sua attenzione dall’architettura alle opere d’arte del museo fotografate in due anni di residenza. Da Jackson Pollock a Georges de la Tour, dalle statue africane al Dio Indu Vishnu, le già celebri opere d’arte vengono ritratte in un bianco e nero etereo e senza tempo.
Largo spazio è dato anche all’Italia, uno dei paesi più amati e più ritratti dall’artista. “È come se l'Italia fosse radicata nel mio DNA, - spiega Vera Lutter - i ricordi della prima infanzia mi portano a Roma e Siena, al Duomo di Milano e all'Anfiteatro di Verona. L'Italia è rimasta un luogo in cui sono tornata per tutta la vita. I siti antichi, siano essi greci, romani, bizantini o etruschi, risuonano nel mio cuore e mi parlano di quell'Europa millenaria. Un luogo di confini fluttuanti, culture e popoli. Ciò che mi cattura di più è ciò che alla fine desidero conservare in un'immagine. Questa mostra presenta alcuni dei miei tentativi di rappresentare, rivisitare e catturare tali siti.” Da un bellissimo scorcio della basilica di San Giorgio Maggiore di Venezia, si passa alla più recente produzione realizzata a Roma. L’artista, con la sua camera oscura, ha ritratto un suggestivo angolo di Piazza del Popolo per soffermarsi poi su quell’unicum architettonico che è il Pantheon, fotografato all’esterno e, con inquadrature e luci diverse, anche al suo interno.
La mostra si completa con un’opera dell’ultima serie realizzata nell’Acropoli di Atene, ennesima prova della versatilità dell’artista e della sua capacità di rendere unici soggetti universalmente riconosciuti.
Vera Lutter è nata a Kaiserslautern, Germania, nel 1960. Vive e lavora a New York.
Le sue opere sono state esposte in istituzioni internazionali tra cui: Centre Pompidou, Parigi; Dia:Beacon, Beacon; Kunsthalle, Basel; MoMA, New York e Whitney Museum of American Art, New York; LACMA, Los Angeles. I suoi lavori sono nelle collezioni permanenti di molti musei, tra cui: Metropolitan Museum of Art, the MoMA, The National Gallery of Art, and the Victoria and Albert Museum.
07
maggio 2022
Vera Lutter – Between Then and Now
Dal 07 maggio al 25 giugno 2022
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10 - 19
Vernissage
7 Maggio 2022, 10 - 19
Autore