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Veronica Chessa – Nel Giardino
La galleria d’arte contemporanea Pu-Rì di Mondolfo (PU) presenta la personale “Nel Giardino” di Veronica Chessa giovane artista di Fano (PU). Nello spazio espositivo viene proposta una selezione degli ultimi lavori.
Comunicato stampa
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La galleria d'arte contemporanea Pu-Rì di Mondolfo (PU) presenta la personale "Nel Giardino" di Veronica Chessa giovane artista di Fano (PU). Nello spazio espositivo viene proposta una selezione degli ultimi lavori.
INAUGURAZIONE Domenica 18 maggio 2008
ORE 18.30
L'intervento critico è di Stefano Verri che così sintetizza la poetica dell'artista:"Una piccola quadreria quasi ottocentesca ci introduce nel mondo di Veronica Chessa, un mondo sofisticato dove pizzi e merletti si fondono ai profumi antichi della cipria e dell'acqua di rose. Un universo raffinato fatto di visi allungati, bellezze antiche fatte di spazzole, di specchi, di corpetti stretti a stecche di balena, gonne lunghe e fiori tra i capelli. Ambienti piccoli, piacevolmente decorati con toni tenui o giardini quasi incantati creano il mondo immaginario, in cui l'artista proietta se stessa ed i propri personaggi. Un mondo di bambina, un sogno d'infanzia che si trasforma in magia della visione di cui dame e presunti cavalieri diventano protagonisti assoluti.
Interni ed esterni si alternano creando una visione completa. Finestre aperte su un universo immaginario ci proiettano nella parte inconscia dell'artista che attraverso il segno ci rende partecipi della propria interiorità.
Grandi quadri danno l'idea di una sfilata di antenati. Persone che non esistono in realtà se non, e nel vero senso della parola, nell'artista. Il quadro perde il valore oggettuale e si trasforma, in un certo senso, nel prolungamento dei giochi di una bambina divenuta, col tempo, adulta. Le dame di Veronica Chessa rappresentano un transfert in cui l'artista ripropone il proprio momento ludico ed immaginario. I visi sono la spia, sono l'elemento che ci riporta alla realtà quando ci rendiamo conto che gli allungamenti e le deformazioni sono operate sull'autoritratto. L'artista si appropria del quadro (e quindi del gioco) non solo in quanto autore ma principalmente in quanto personaggio.
Che sia digitale o pittorico il quadro di per sé è sempre frutto di un collage di una giustapposizione di elementi che vengono accostati secondo gusto e raffinatezza. Un collage che a volte si trasforma in un cortocircuito mediatico quando, ad esempio, lo stesso soggetto digitale si trasforma in oggetto pittorico."
INAUGURAZIONE Domenica 18 maggio 2008
ORE 18.30
L'intervento critico è di Stefano Verri che così sintetizza la poetica dell'artista:"Una piccola quadreria quasi ottocentesca ci introduce nel mondo di Veronica Chessa, un mondo sofisticato dove pizzi e merletti si fondono ai profumi antichi della cipria e dell'acqua di rose. Un universo raffinato fatto di visi allungati, bellezze antiche fatte di spazzole, di specchi, di corpetti stretti a stecche di balena, gonne lunghe e fiori tra i capelli. Ambienti piccoli, piacevolmente decorati con toni tenui o giardini quasi incantati creano il mondo immaginario, in cui l'artista proietta se stessa ed i propri personaggi. Un mondo di bambina, un sogno d'infanzia che si trasforma in magia della visione di cui dame e presunti cavalieri diventano protagonisti assoluti.
Interni ed esterni si alternano creando una visione completa. Finestre aperte su un universo immaginario ci proiettano nella parte inconscia dell'artista che attraverso il segno ci rende partecipi della propria interiorità.
Grandi quadri danno l'idea di una sfilata di antenati. Persone che non esistono in realtà se non, e nel vero senso della parola, nell'artista. Il quadro perde il valore oggettuale e si trasforma, in un certo senso, nel prolungamento dei giochi di una bambina divenuta, col tempo, adulta. Le dame di Veronica Chessa rappresentano un transfert in cui l'artista ripropone il proprio momento ludico ed immaginario. I visi sono la spia, sono l'elemento che ci riporta alla realtà quando ci rendiamo conto che gli allungamenti e le deformazioni sono operate sull'autoritratto. L'artista si appropria del quadro (e quindi del gioco) non solo in quanto autore ma principalmente in quanto personaggio.
Che sia digitale o pittorico il quadro di per sé è sempre frutto di un collage di una giustapposizione di elementi che vengono accostati secondo gusto e raffinatezza. Un collage che a volte si trasforma in un cortocircuito mediatico quando, ad esempio, lo stesso soggetto digitale si trasforma in oggetto pittorico."
18
maggio 2008
Veronica Chessa – Nel Giardino
Dal 18 maggio al 15 giugno 2008
giovane arte
Location
GALLERIA PU – RI’
Mondolfo, Via Xx Settembre, 13, (Pesaro E Urbino)
Mondolfo, Via Xx Settembre, 13, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 17:00 – 20:00 e su appuntamento
Vernissage
18 Maggio 2008, ore 18.30
Autore