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Veronica Gaido – Atman
ATMAN è un progetto fotografico che nasce dall’unione di due elementi fondamentali: l’anima e l’acqua e in cui il movimento che caratterizza ciascuna immagine esprime il tentativo di mettere a fuoco la realtà perduta, pulire la propria anima dalle circostanze negative del vivere per ricominciare un nuovo viaggio verso una nuova vita.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
– Veronica Gaido, artista, ritrattista e fotografa di moda, esporrà il
progetto “ATMAN” presso la Galleria Santa Maria Novella di Venezia, dal 30 agosto al 30
ATMAN è un progetto fotografico che nasce dall’unione di due elementi fondamentali:
l’anima e l’acqua e in cui il movimento che caratterizza ciascuna immagine esprime il
tentativo di mettere a fuoco la realtà perduta, pulire la propria anima dalle circostanze
negative del vivere per ricominciare un nuovo viaggio verso una nuova vita.
Il viaggio non è inteso però solo nella forma materiale di spostamento fisico, ma assume
la funzione portante di vero e proprio maestro di vita: l’elemento che rompe la monotonia e
porta l’individuo a confrontarsi, nell’abbandono ai piaceri e nella scoperta di una rinascita,
con nuove realtà o una nuova vita, che possa allontanare il pericolo della sofferenza,
come per i profughi nelle immagini in mostra, dove si legge la circolarità infinita della triade
Instaurare un legame con il personaggio da ritrarre o con la natura è fondamentale nel
lavoro di Veronica Gaido: l’esperienza di un mondo troppo pieno, di spazi interiori troppo
arredati dal futile e dal banale, è tipica dell’uomo e della donna del XX e del XXI secolo.
Fu Walter Benjamin a parlare di «uomo ammobiliato» per intendere la colonizzazione
dello spazio interiore che letteralmente non lasciava più spazio per riflettere, stare da soli,
pensare. Risulta difficile trovare un momento per quella penetrante e profonda solitudine
dalla quale nasce l’ispirazione artistica o l’intuizione filosofica.
La condizione ideale per la creazione è dunque quella dell’atarassia, cioè uno stato
di serenità imperturbabile, in cui essere totalmente padroni di se stessi e dominare
perfettamente le passioni con la ragione. Da questo stato si arriva all’essenza, all’Atman,
al famoso soffio vitale e quella luce, quel sole, che irradia e anima il tutto, una forza
maschile in cui Veronica si riconosce al livello di pensiero.
Sono immagini appena riconoscibili quelle che compongono il progetto ATMAN, un
caleidoscopio fluido di colori e di forme dai toni pastello. Sembrano più che altro
impressioni colte dalla memoria dell’artista, quello spazio interno, psichico, pulsante,
intimo, il dentro dell’anima che urge nel corpo, e che raggiunge la superficie espressiva, gli
detta il tempo di azione, la stasi riflessiva, la dinamica, il gesto fotografico. Una sola sfera
esistenziale che dialoga con il dentro e il fuori che si realizza nello spazio grazie allo scatto
impiegato dalle esigenze dell’artista.
Veronica Gaido, muove i primi passi nel mondo fotografico ancora adolescente,
trasferendosi prima a Milano, dove studia all’Istituto Italiano di Fotografia e poi, nelle
grandi metropoli per ampliare le sue esperienze.
Artista, ritrattista e fotografa di moda, Veronica collabora con i più importanti brand di
moda e case editrici nazionali dai primi anni novanta che la portano a New York e Miami
per le prime campagne pubblicitarie anche se, il suo occhio, va oltre dedicandosi al ritratto
che la porta ad un lavoro di ricerca più intimistico.
Nel 2001 collabora con la Biennale di Venezia di Harald Szeemann per il Bunker Poetico
di Marco Nereo Rotelli. Nell’agosto del 2002 esordisce con la sua prima mostra “Sabbie
Mobili” presso Massimo Rebecchi a Forte dei Marmi curata da Maurizio Vanni.
Dopo l’esperienza fotografica, Veronica Gaido ha sentito l’esigenza di cambiare, di
esplorare nuove prospettive utilizzando un “drone” per riprese aeree dedicandosi alla
creazione di video. Nello stesso anno, la fotografa crea il progetto “Consapevolezza della
Materia” realizzato sulle cave di marmo del monte Altissimo a Pietrasanta.
Nel 2012 inizia un tour tra India, Bangladesh e Africa che darà luce al progetto “Atman”
curata da Enrico Mattei e Roberto Mutti per iniziare una mostra itinerante che toccherà
Pietrasanta, Londra, Parigi.
progetto “ATMAN” presso la Galleria Santa Maria Novella di Venezia, dal 30 agosto al 30
ATMAN è un progetto fotografico che nasce dall’unione di due elementi fondamentali:
l’anima e l’acqua e in cui il movimento che caratterizza ciascuna immagine esprime il
tentativo di mettere a fuoco la realtà perduta, pulire la propria anima dalle circostanze
negative del vivere per ricominciare un nuovo viaggio verso una nuova vita.
Il viaggio non è inteso però solo nella forma materiale di spostamento fisico, ma assume
la funzione portante di vero e proprio maestro di vita: l’elemento che rompe la monotonia e
porta l’individuo a confrontarsi, nell’abbandono ai piaceri e nella scoperta di una rinascita,
con nuove realtà o una nuova vita, che possa allontanare il pericolo della sofferenza,
come per i profughi nelle immagini in mostra, dove si legge la circolarità infinita della triade
Instaurare un legame con il personaggio da ritrarre o con la natura è fondamentale nel
lavoro di Veronica Gaido: l’esperienza di un mondo troppo pieno, di spazi interiori troppo
arredati dal futile e dal banale, è tipica dell’uomo e della donna del XX e del XXI secolo.
Fu Walter Benjamin a parlare di «uomo ammobiliato» per intendere la colonizzazione
dello spazio interiore che letteralmente non lasciava più spazio per riflettere, stare da soli,
pensare. Risulta difficile trovare un momento per quella penetrante e profonda solitudine
dalla quale nasce l’ispirazione artistica o l’intuizione filosofica.
La condizione ideale per la creazione è dunque quella dell’atarassia, cioè uno stato
di serenità imperturbabile, in cui essere totalmente padroni di se stessi e dominare
perfettamente le passioni con la ragione. Da questo stato si arriva all’essenza, all’Atman,
al famoso soffio vitale e quella luce, quel sole, che irradia e anima il tutto, una forza
maschile in cui Veronica si riconosce al livello di pensiero.
Sono immagini appena riconoscibili quelle che compongono il progetto ATMAN, un
caleidoscopio fluido di colori e di forme dai toni pastello. Sembrano più che altro
impressioni colte dalla memoria dell’artista, quello spazio interno, psichico, pulsante,
intimo, il dentro dell’anima che urge nel corpo, e che raggiunge la superficie espressiva, gli
detta il tempo di azione, la stasi riflessiva, la dinamica, il gesto fotografico. Una sola sfera
esistenziale che dialoga con il dentro e il fuori che si realizza nello spazio grazie allo scatto
impiegato dalle esigenze dell’artista.
Veronica Gaido, muove i primi passi nel mondo fotografico ancora adolescente,
trasferendosi prima a Milano, dove studia all’Istituto Italiano di Fotografia e poi, nelle
grandi metropoli per ampliare le sue esperienze.
Artista, ritrattista e fotografa di moda, Veronica collabora con i più importanti brand di
moda e case editrici nazionali dai primi anni novanta che la portano a New York e Miami
per le prime campagne pubblicitarie anche se, il suo occhio, va oltre dedicandosi al ritratto
che la porta ad un lavoro di ricerca più intimistico.
Nel 2001 collabora con la Biennale di Venezia di Harald Szeemann per il Bunker Poetico
di Marco Nereo Rotelli. Nell’agosto del 2002 esordisce con la sua prima mostra “Sabbie
Mobili” presso Massimo Rebecchi a Forte dei Marmi curata da Maurizio Vanni.
Dopo l’esperienza fotografica, Veronica Gaido ha sentito l’esigenza di cambiare, di
esplorare nuove prospettive utilizzando un “drone” per riprese aeree dedicandosi alla
creazione di video. Nello stesso anno, la fotografa crea il progetto “Consapevolezza della
Materia” realizzato sulle cave di marmo del monte Altissimo a Pietrasanta.
Nel 2012 inizia un tour tra India, Bangladesh e Africa che darà luce al progetto “Atman”
curata da Enrico Mattei e Roberto Mutti per iniziare una mostra itinerante che toccherà
Pietrasanta, Londra, Parigi.
30
agosto 2014
Veronica Gaido – Atman
Dal 30 agosto al 30 settembre 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA SANTA MARIA NOVELLA
Venezia, Campo San Samuele, 30216, (Venezia)
Venezia, Campo San Samuele, 30216, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-13 / 16-19
Vernissage
30 Agosto 2014, ore 18:00
Autore