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Veronica Gaido – Through the View
In occasione del centenario della fondazione del comune di Forte dei Marmi, l’artista e fotografa presenta il nuovo progetto THROUGH THE VIEW, una personale interpretazione in dieci immagini, realizzate con l’impiego di un drone, dei luoghi-simbolo che nel corso dei decenni hanno reso Forte dei Marmi una località apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“THROUGH THE VIEW” di Veronica Gaido per il
centenario di Forte dei Marmi
4 Luglio – 30 Agosto
Inaugurazione 4 Luglio, ore 19:30
Spazio Palazzo Quartieri - Via Veneto ang. Via Carducci Forte dei Marmi
così da vedere l’immagine principalmente
Chiudi il tuo occhio fisico
con l’occhio dello spirito
(C. D. Friedrich)
Forte dei Marmi, 26 Giugno 2014 – In occasione del centenario della fondazione del
comune di Forte dei Marmi, l’artista e fotografa Veronica Gaido presenta il nuovo progetto
THROUGH THE VIEW, una personale interpretazione in dieci immagini, realizzate con
l’impiego di un drone, dei luoghi-simbolo che nel corso dei decenni hanno reso Forte dei
Marmi una località apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo.
Legata profondamente al territorio Apuo Versiliese, Veronica Gaido vuole con le sue
immagini far scoprire un mondo inesplorato per la maggior parte degli habituès di Forte dei
Marmi. Il pontile, il Fortino, Piazza Navari, Piazza Dante, Piazza Marconi si presentano
nelle immagini in mostra come soggetti in movimento che si moltiplicano all’infinito e si
susseguono come vibrazioni attraverso lo spazio che percorrono.
Ispirandosi al saggio “Filosofia del Paesaggio” di George Simmel, scritto un secolo fa,
Veronica Gaido ritiene che il paesaggio sia un oggetto preciso della riflessione filosofica
e che non possa essere adeguatamente compreso e salvaguardato se ci si rifiuta di
prendere in considerazione la sua dimensione estetica e storica.
Nel nuovo lavoro dell’artista Veronica Gaido è esplicito il rimando al movimento futurista
e, in particolare, alla figura dell’artista viareggino Uberto Bonetti, noto per le sue vedute
aeree acquerellate del pontile e del fortino di Forte dei Marmi.
Fortemente persuasa dall’idea di voler offrire un’immagine inedita del territorio e di
mostrare da prospettive mai viste prima i tesori nascosti della Versilia, Veronica Gaido
ha realizzato il progetto avvalendosi di un veicolo radiocomandato, un drone, dotato di
appositi sensori e sistemi di navigazione assistita che consentono di effettuare riprese
fotografiche da prospettive fino ad ora impossibili da ottenere se non tramite produzioni ad
elevato budget.
Individuata l’area da fotografare, si è proceduto con la pianificazione dettagliata del
percorso di volo, dei soggetti da riprendere, delle scene e delle inquadrature. Per sfruttare
al meglio la luce sono stati scelti anche l’orario e l’altezza/prospettiva dei voli. Il materiale
fotografico così ottenuto, è stato poi selezionato e ottimizzato, e nella fase finale proposto
in qualità HD.
Through the view è una mostra che insieme a Massimo Rebecchi supporta la Fondazione
Andrea Bocelli. Per l’occasione lo stilista ha disegnato una maglietta con la scritta
“Massimo Rebecchi supports Fondazione Andrea Bocelli” che sarà regalata a fronte di una
donazione alla Fondazione.
Through the View, inoltre, fa parte del programma del MASERATI CENTENNIAL TOUR
2014, un tour esclusivo organizzato dalla casa del tridente all’insegna dello stile italiano e
dell’intrattenimento elegante, per omaggiare la prestigiosa località versiliese.
La visione del paesaggio nelle immagini di Veronica Gaido – a cura di Enrico Mattei
Il paesaggio nasce da una contemplazione sentimentale della natura. Il termine “paesaggio”, presuppone la
visione di un panorama, di uno spazio delimitato dallo sguardo dell’uomo, di una parte di territorio sottratta
alla totalità della natura, osservata da un punto determinato, che suscita particolari impressioni. Il paesaggio
si forma dunque in seguito ad un atto di delimitazione ai nostri occhi della natura, un atto spirituale, una
disposizione dello spirito, una percezione che differenzia il paesaggio dalla natura. C’è paesaggio quando
c’è una compresenza di elementi che hanno tra loro una relazione. L’insieme degli elementi considerati
forma un’unità, un’immagine univoca e fa sì che ci sia paesaggio. Rivolgere l’attenzione al paesaggio vuol
dire vedere la molteplicità dei rapporti esistenti tra le cose. Il paesaggio non è qualcosa di dato o di definito,
bensì una realtà in continuo mutamento, una mutevole totalità di relazioni. Esso è l’accadere di ciò che vi è
compreso.
Anche nelle foto di Veronica Gaido, i paesaggi e le vedute sono dati dalla compresenza di elementi in
continuo rapporto tra loro, non vi è la preminenza di un oggetto sugli altri nelle sue opere, ma ciò che conta
è la singolarità di ciascuno e le relazioni che lo legano agli altri oggetti del paesaggio rappresentato. Nelle
immagini di Veronica non esiste qualcosa di secondario, così come non esiste qualcosa di secondario
nella natura, ma tutto è ugualmente necessario, ugualmente bello, perché qualsiasi fenomeno della natura
può divenire un oggetto artistico e in qualsiasi oggetto naturale può essere rappresentata la creatività.
La concezione che l’artista ha del paesaggio è una concezione che esula i limiti spaziali e temporali
del mondo esteriore, il paesaggio di Veronica è una dimensione dello spirito, un ritaglio della natura
generato dalla compenetrazione del mondo esteriore e del mondo interiore, pertanto, lo spazio e il tempo
convenzionali valgono soltanto relativamente per esso. Passato, presente e futuro sono spesso compresenti
contemporaneamente nelle foto dell’artista fondendosi in un'unica dimensione sovratemporale in cui spesso
la stessa rappresentazione dello spazio corrisponde ad una raffigurazione del tempo.
L’universo di Veronica Gaido è un organismo vivo, dinamico, in continuo rapporto con l’animo dell’uomo; la
contemplazione sentimentale del paesaggio è una condizione necessaria per la comprensione del dettaglio
e del senso del territorio. Lo spettacolo della natura genera nell’animo dell’artista stati d’animo e sentimenti
che vanno ben oltre la semplice contemplazione estetica di una natura sentita come altro da sé o come
Eden perduto di un tempo passato, ma che danno vita a paesaggi in cui natura e mondo interiore dell’artista
si confondono. Nel suo animo si instaura un sentimento di profonda empatia con gli elementi, tutti, come
abbiamo visto, in relazione tra loro nella costituzione del paesaggio. Tale sentimento di empatia è una
partecipazione mistica dell’artista alle diverse prospettive dei punti di vista; partecipazione sentimentale che
permette appunto la relazione esistente tra il paesaggio e il suo mondo interiore.
Biografia dell’artista
Veronica Gaido, muove i primi passi nel mondo fotografico ancora adolescente, trasferendosi prima a Milano,
dove studia all’Istituto Italiano di Fotografia e poi, nelle grandi metropoli per ampliare le sue esperienze.
Artista, ritrattista e fotografa di moda, Veronica collabora con i più importanti brand di moda e case editrici
nazionali dai primi anni novanta che la portano a New York e Miami per le prime campagne pubblicitarie
anche se, il suo occhio, va oltre dedicandosi al ritratto che la porta ad un lavoro di ricerca più intimistico.
Nel 2001 collabora con la Biennale di Venezia di Harald Szeemann per il Bunker Poetico di Marco Nereo
Rotelli. Nell’agosto del 2002 esordisce con la sua prima mostra “Sabbie Mobili” presso Massimo Rebecchi a
Forte dei Marmi curata da Maurizio Vanni.
Dopo l’esperienza fotografica, Veronica Gaido ha sentito l’esigenza di cambiare, di esplorare nuove
prospettive utilizzando un “drone” per riprese aeree dedicandosi alla creazione del video della Fondazione
Henraux e Henraux che presenterà alla Triennale di Milano nel 2012. Nello stesso anno, la fotografa
fa parte della giuria Premio Fondazione Henraux, presieduta da Philippe Daverio, creando il progetto
“Consapevolezza della Materia” che esporrà a Paris Photo.
Nel 2012 inizia un tour tra India, Bangladesh e Africa che darà luce al progetto “Atman” curata da Enrico
Mattei e Roberto Mutti per iniziare una mostra itinerante che toccherà Pietrasanta, Milano, Londra, Parigi e
New Delhi.
www.veronicagaido.com
www.airvideohd.com
Per ulteriori informazioni:
6Glab – il laboratorio di idee di SEIGRADI / Barbara Gemma La Malfa
Via G. Mameli 3 – 20129 Milano
Tel. +39.02.84560801
Fax +39.02.84560802
Email: 6Glab@seigradi.com
Facebook: www.facebook.com/6Glab
Twitter: https://twitter.com/6Glab
www.seigradi.com
centenario di Forte dei Marmi
4 Luglio – 30 Agosto
Inaugurazione 4 Luglio, ore 19:30
Spazio Palazzo Quartieri - Via Veneto ang. Via Carducci Forte dei Marmi
così da vedere l’immagine principalmente
Chiudi il tuo occhio fisico
con l’occhio dello spirito
(C. D. Friedrich)
Forte dei Marmi, 26 Giugno 2014 – In occasione del centenario della fondazione del
comune di Forte dei Marmi, l’artista e fotografa Veronica Gaido presenta il nuovo progetto
THROUGH THE VIEW, una personale interpretazione in dieci immagini, realizzate con
l’impiego di un drone, dei luoghi-simbolo che nel corso dei decenni hanno reso Forte dei
Marmi una località apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo.
Legata profondamente al territorio Apuo Versiliese, Veronica Gaido vuole con le sue
immagini far scoprire un mondo inesplorato per la maggior parte degli habituès di Forte dei
Marmi. Il pontile, il Fortino, Piazza Navari, Piazza Dante, Piazza Marconi si presentano
nelle immagini in mostra come soggetti in movimento che si moltiplicano all’infinito e si
susseguono come vibrazioni attraverso lo spazio che percorrono.
Ispirandosi al saggio “Filosofia del Paesaggio” di George Simmel, scritto un secolo fa,
Veronica Gaido ritiene che il paesaggio sia un oggetto preciso della riflessione filosofica
e che non possa essere adeguatamente compreso e salvaguardato se ci si rifiuta di
prendere in considerazione la sua dimensione estetica e storica.
Nel nuovo lavoro dell’artista Veronica Gaido è esplicito il rimando al movimento futurista
e, in particolare, alla figura dell’artista viareggino Uberto Bonetti, noto per le sue vedute
aeree acquerellate del pontile e del fortino di Forte dei Marmi.
Fortemente persuasa dall’idea di voler offrire un’immagine inedita del territorio e di
mostrare da prospettive mai viste prima i tesori nascosti della Versilia, Veronica Gaido
ha realizzato il progetto avvalendosi di un veicolo radiocomandato, un drone, dotato di
appositi sensori e sistemi di navigazione assistita che consentono di effettuare riprese
fotografiche da prospettive fino ad ora impossibili da ottenere se non tramite produzioni ad
elevato budget.
Individuata l’area da fotografare, si è proceduto con la pianificazione dettagliata del
percorso di volo, dei soggetti da riprendere, delle scene e delle inquadrature. Per sfruttare
al meglio la luce sono stati scelti anche l’orario e l’altezza/prospettiva dei voli. Il materiale
fotografico così ottenuto, è stato poi selezionato e ottimizzato, e nella fase finale proposto
in qualità HD.
Through the view è una mostra che insieme a Massimo Rebecchi supporta la Fondazione
Andrea Bocelli. Per l’occasione lo stilista ha disegnato una maglietta con la scritta
“Massimo Rebecchi supports Fondazione Andrea Bocelli” che sarà regalata a fronte di una
donazione alla Fondazione.
Through the View, inoltre, fa parte del programma del MASERATI CENTENNIAL TOUR
2014, un tour esclusivo organizzato dalla casa del tridente all’insegna dello stile italiano e
dell’intrattenimento elegante, per omaggiare la prestigiosa località versiliese.
La visione del paesaggio nelle immagini di Veronica Gaido – a cura di Enrico Mattei
Il paesaggio nasce da una contemplazione sentimentale della natura. Il termine “paesaggio”, presuppone la
visione di un panorama, di uno spazio delimitato dallo sguardo dell’uomo, di una parte di territorio sottratta
alla totalità della natura, osservata da un punto determinato, che suscita particolari impressioni. Il paesaggio
si forma dunque in seguito ad un atto di delimitazione ai nostri occhi della natura, un atto spirituale, una
disposizione dello spirito, una percezione che differenzia il paesaggio dalla natura. C’è paesaggio quando
c’è una compresenza di elementi che hanno tra loro una relazione. L’insieme degli elementi considerati
forma un’unità, un’immagine univoca e fa sì che ci sia paesaggio. Rivolgere l’attenzione al paesaggio vuol
dire vedere la molteplicità dei rapporti esistenti tra le cose. Il paesaggio non è qualcosa di dato o di definito,
bensì una realtà in continuo mutamento, una mutevole totalità di relazioni. Esso è l’accadere di ciò che vi è
compreso.
Anche nelle foto di Veronica Gaido, i paesaggi e le vedute sono dati dalla compresenza di elementi in
continuo rapporto tra loro, non vi è la preminenza di un oggetto sugli altri nelle sue opere, ma ciò che conta
è la singolarità di ciascuno e le relazioni che lo legano agli altri oggetti del paesaggio rappresentato. Nelle
immagini di Veronica non esiste qualcosa di secondario, così come non esiste qualcosa di secondario
nella natura, ma tutto è ugualmente necessario, ugualmente bello, perché qualsiasi fenomeno della natura
può divenire un oggetto artistico e in qualsiasi oggetto naturale può essere rappresentata la creatività.
La concezione che l’artista ha del paesaggio è una concezione che esula i limiti spaziali e temporali
del mondo esteriore, il paesaggio di Veronica è una dimensione dello spirito, un ritaglio della natura
generato dalla compenetrazione del mondo esteriore e del mondo interiore, pertanto, lo spazio e il tempo
convenzionali valgono soltanto relativamente per esso. Passato, presente e futuro sono spesso compresenti
contemporaneamente nelle foto dell’artista fondendosi in un'unica dimensione sovratemporale in cui spesso
la stessa rappresentazione dello spazio corrisponde ad una raffigurazione del tempo.
L’universo di Veronica Gaido è un organismo vivo, dinamico, in continuo rapporto con l’animo dell’uomo; la
contemplazione sentimentale del paesaggio è una condizione necessaria per la comprensione del dettaglio
e del senso del territorio. Lo spettacolo della natura genera nell’animo dell’artista stati d’animo e sentimenti
che vanno ben oltre la semplice contemplazione estetica di una natura sentita come altro da sé o come
Eden perduto di un tempo passato, ma che danno vita a paesaggi in cui natura e mondo interiore dell’artista
si confondono. Nel suo animo si instaura un sentimento di profonda empatia con gli elementi, tutti, come
abbiamo visto, in relazione tra loro nella costituzione del paesaggio. Tale sentimento di empatia è una
partecipazione mistica dell’artista alle diverse prospettive dei punti di vista; partecipazione sentimentale che
permette appunto la relazione esistente tra il paesaggio e il suo mondo interiore.
Biografia dell’artista
Veronica Gaido, muove i primi passi nel mondo fotografico ancora adolescente, trasferendosi prima a Milano,
dove studia all’Istituto Italiano di Fotografia e poi, nelle grandi metropoli per ampliare le sue esperienze.
Artista, ritrattista e fotografa di moda, Veronica collabora con i più importanti brand di moda e case editrici
nazionali dai primi anni novanta che la portano a New York e Miami per le prime campagne pubblicitarie
anche se, il suo occhio, va oltre dedicandosi al ritratto che la porta ad un lavoro di ricerca più intimistico.
Nel 2001 collabora con la Biennale di Venezia di Harald Szeemann per il Bunker Poetico di Marco Nereo
Rotelli. Nell’agosto del 2002 esordisce con la sua prima mostra “Sabbie Mobili” presso Massimo Rebecchi a
Forte dei Marmi curata da Maurizio Vanni.
Dopo l’esperienza fotografica, Veronica Gaido ha sentito l’esigenza di cambiare, di esplorare nuove
prospettive utilizzando un “drone” per riprese aeree dedicandosi alla creazione del video della Fondazione
Henraux e Henraux che presenterà alla Triennale di Milano nel 2012. Nello stesso anno, la fotografa
fa parte della giuria Premio Fondazione Henraux, presieduta da Philippe Daverio, creando il progetto
“Consapevolezza della Materia” che esporrà a Paris Photo.
Nel 2012 inizia un tour tra India, Bangladesh e Africa che darà luce al progetto “Atman” curata da Enrico
Mattei e Roberto Mutti per iniziare una mostra itinerante che toccherà Pietrasanta, Milano, Londra, Parigi e
New Delhi.
www.veronicagaido.com
www.airvideohd.com
Per ulteriori informazioni:
6Glab – il laboratorio di idee di SEIGRADI / Barbara Gemma La Malfa
Via G. Mameli 3 – 20129 Milano
Tel. +39.02.84560801
Fax +39.02.84560802
Email: 6Glab@seigradi.com
Facebook: www.facebook.com/6Glab
Twitter: https://twitter.com/6Glab
www.seigradi.com
04
luglio 2014
Veronica Gaido – Through the View
Dal 04 luglio al 30 agosto 2014
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
SPAZIO PALAZZO QUARTIERI
Forte Dei Marmi, Via Vittorio Veneto, (Lucca)
Forte Dei Marmi, Via Vittorio Veneto, (Lucca)
Vernissage
4 Luglio 2014, ore 19.30
Sito web
www.veronicagaido.com
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