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Veronica Green – L’era delle stelle
Colori densi e vivaci, materiali luccicanti ed un pizzico di pittura fluorescente, questi gli ingredienti che permettono all’artista neozelandese Veronica Green di aprirci le porte del suo mondo incantato. Una volta immersi nel suo universo fiabesco, saranno gli elementi simbolici, e dunque le molte
Comunicato stampa
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ego gallery apre il nuovo anno con l’esposizione L’era delle stelle, personale dell’artista neozelandese Veronica Green.
Colori densi e vivaci, materiali luccicanti ed un pizzico di pittura fluorescente, questi gli ingredienti che permettono all’artista neozelandese Veronica Green di aprirci le porte del suo mondo incantato. Una volta immersi in questo universo fiabesco, saranno gli elementi simbolici, e dunque le molteplici referenze culturali, ad indicarci la strada per decodificare la realtà.
Un cocktail di culture coesiste all’interno delle sue tele come nel suo vissuto personale: Veronica Green oggi vive e lavora a Venezia ma è nata nel 1984 in Nuova Zelanda da madre italiana e padre polacco. Se già districarsi tra le diverse culture che compongono la nostra società risulta un processo molto complesso, a tutto questo bagaglio di tradizioni già radicate vanno ad aggiungersi quelle del mondo contemporaneo globalizzato. In particolare, con lo sviluppo dei nuovi media (la televisione, il cinema e internet) è avvenuta negli ultimi sessant’anni una rivoluzione culturale globale, dove le varie popolazioni si sono sempre più avvicinate, mescolate, e dove è venuta a crearsi una cultura popolare comune. Nei suoi lavori Veronica Green riesce in maniera spettacolare a sintetizzare questo vivace cocktail di referenze integrandole al proprio vissuto personale.
Le sue opere sono così costruite su diversi piani sia per quel che concerne la lettura dell’opera che per la sua costruzione formale. Di giorno, le zone naturali raffigurate ci proiettano in paesaggi ammalianti e ingannevoli, accompagnandoci in un mondo incantato e seducente. I colori compaiono, scompaiono, scivolano, e le vie da seguire sono molteplici; ma al posto di portarci a destinazione, ci fanno rimbalzare su un nuovo terreno instabile e fluttuante. I personaggi delle favole o dei cartoni animati che abitano le sue tele sembrano essere gli unici a conoscere le geografie labirintiche e lussureggianti di questi luoghi. Ogni elemento figurativo ha però una funzione allegorica ben precisa. Può infatti rappresentare un concetto o una situazione: libertà, forza, maternità, senso di colpa, fascino, viaggio, rischio, ecc. Questi simboli permettono dunque anche allo spettatore di trovare la propria strada. Quando poi cala la notte, un cielo stellato affiora da ogni tela, originando così un altro dipinto che saprà illuminare il cammino nei momenti di oscurità.
Utilizzando dunque un linguaggio simbolico simile a quello che ritroviamo nel mondo delle fiabe, l’artista ci parla di valori e di cultura. Giocando con l’immaginario collettivo, familiare e confortevole, ci porta in luoghi dove tutti siamo già stati ma che, da adulti, non ci permettiamo più di visitare.
Colori densi e vivaci, materiali luccicanti ed un pizzico di pittura fluorescente, questi gli ingredienti che permettono all’artista neozelandese Veronica Green di aprirci le porte del suo mondo incantato. Una volta immersi in questo universo fiabesco, saranno gli elementi simbolici, e dunque le molteplici referenze culturali, ad indicarci la strada per decodificare la realtà.
Un cocktail di culture coesiste all’interno delle sue tele come nel suo vissuto personale: Veronica Green oggi vive e lavora a Venezia ma è nata nel 1984 in Nuova Zelanda da madre italiana e padre polacco. Se già districarsi tra le diverse culture che compongono la nostra società risulta un processo molto complesso, a tutto questo bagaglio di tradizioni già radicate vanno ad aggiungersi quelle del mondo contemporaneo globalizzato. In particolare, con lo sviluppo dei nuovi media (la televisione, il cinema e internet) è avvenuta negli ultimi sessant’anni una rivoluzione culturale globale, dove le varie popolazioni si sono sempre più avvicinate, mescolate, e dove è venuta a crearsi una cultura popolare comune. Nei suoi lavori Veronica Green riesce in maniera spettacolare a sintetizzare questo vivace cocktail di referenze integrandole al proprio vissuto personale.
Le sue opere sono così costruite su diversi piani sia per quel che concerne la lettura dell’opera che per la sua costruzione formale. Di giorno, le zone naturali raffigurate ci proiettano in paesaggi ammalianti e ingannevoli, accompagnandoci in un mondo incantato e seducente. I colori compaiono, scompaiono, scivolano, e le vie da seguire sono molteplici; ma al posto di portarci a destinazione, ci fanno rimbalzare su un nuovo terreno instabile e fluttuante. I personaggi delle favole o dei cartoni animati che abitano le sue tele sembrano essere gli unici a conoscere le geografie labirintiche e lussureggianti di questi luoghi. Ogni elemento figurativo ha però una funzione allegorica ben precisa. Può infatti rappresentare un concetto o una situazione: libertà, forza, maternità, senso di colpa, fascino, viaggio, rischio, ecc. Questi simboli permettono dunque anche allo spettatore di trovare la propria strada. Quando poi cala la notte, un cielo stellato affiora da ogni tela, originando così un altro dipinto che saprà illuminare il cammino nei momenti di oscurità.
Utilizzando dunque un linguaggio simbolico simile a quello che ritroviamo nel mondo delle fiabe, l’artista ci parla di valori e di cultura. Giocando con l’immaginario collettivo, familiare e confortevole, ci porta in luoghi dove tutti siamo già stati ma che, da adulti, non ci permettiamo più di visitare.
17
gennaio 2013
Veronica Green – L’era delle stelle
Dal 17 gennaio al 02 marzo 2013
arte contemporanea
Location
EGO GALLERY
Lugano, Via Luigi Canonica, 9, (Lugano)
Lugano, Via Luigi Canonica, 9, (Lugano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì: 14.00 - 19.00
sabato:10.00-18.00
Vernissage
17 Gennaio 2013, ore 17:30
Autore