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Veronica Mazzucchi – Il mio Cantico sublime
mostra opere di Veronica Mazzucchi e performance teatrale con Paolo Franzato e Daniela Iotti.
Comunicato stampa
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Il mio Cantico Sublime
Sabato 24 marzo con Il mio Cantico Sublime si apre la nuova stagione espositiva e culturale della Forgiatura Patrini Officina culturale di Malnate. Nelle stanze della storica dimora sono esposte sculture di piccole dimensioni e opere pittoriche realizzate da Veronica Mazzucchi. Durante la serata il pubblico viene coinvolto in una performance teatrale che vede protagonisti l‟attrice milanese Daniela Iotti e l‟attore varesino Paolo Franzato.
Le antiche culture di Babilonia, rifacendosi al calendario solare ed Astrologico, consideravano il mese di marzo il primo mese dell'anno. Il primo giorno era il 21. L'anno cominciava sotto il segno di Ariete. Il Fuoco. Si annoverano nella tradizione dieci Cantici ma solo quello di Salomone ebbe l'onore di essere denominato il Cantico dei Cantici. Secondo la tradizione Giudaica Adamo pronunciò il primo Cantico nel Primo Sabato del Mondo dal titolo: “Per il giorno di Sabato”. Queste sono le ragioni per cui ho deciso di rappresentare “Il mio Cantico Sublime” nel mese di Marzo, nel giorno di Sabato. Il mio Cantico vorrebbe essere la celebrazione della vita. La Vita che trae le sue origini dall'incontro di Eros e Agape, una Vita che si riconosce attraverso il sentire, l'antica pulsione, la creazione, l'origine. Andando oltre all'interpretazione Teologica e soprattutto quella puramente legata alla tradizione Cristiana ho voluto approfondire alcune mie visioni che ho trasferito nelle forme a me più care. Figure umane che cercano un equilibro attraverso la fusione; l'acqua, la donna, incontra la terra, l'uomo, rendendola fertile con la donazione di se stessa senza però rinunciare alla propria unicità. L'uomo, di contro, l'accoglie in tutta la sua forza e la “contiene”. L'Amore è la sublime ed eccitante esperienza del bello, fisico e spirituale. L'Amore è ricerca della propria identità attraverso l'incontro e la fusione con l'altro. E' possesso e dono al tempo stesso. L'Egoismo è l'illusione di salvezza, la condivisione e l'Atto d'Amore rappresentano un'Umanità Liberata.
(Veronica Mazzucchi)
Il luogo:
Forgiatura Patrini nasce come officina artigiana agli inizi del 1900 e cessa l„attivita nel 1984. Nel 2010 la Forgiatura rinasce come officina culturale ad opera di Adele e Vincenzo Patrini nipoti del primo fondatore, con lo scopo di divulgare il sapere mediante incontri, mostre, installazioni, pubblicazioni, performances ed eventi culturali interdisciplinari. La sede è naturalmente la casa di Gurone costruita dal nonno.
I protagonisti:
Veronica Mazzucchi nasce a Varese il 24 ottobre 1975. La sua ottima conoscenza delle lingue la porta per lavoro a viaggiare moltissimo. Dal 2001 al 2004 si instaura tra l‟artista e l‟isola di Capoverde una connessione profonda: da autodidatta allora comincia a mettere in tela il suo grande Amore per l'Africa ("Terra come sangue"). In questo primo periodo sono evidenti le influenze dell‟arte africana, del maestro Picasso, di Amedeo Modigliani e delle xilografie di Schmidt-Rotthuff. Dal 2007 segue periodo silente. Veronica ricomincia a dipingere dopo aver intrapreso un percorso terapeutico (tra cui sedute di arte-terapia), per far fronte ad un'invalidità fisica ed alla conseguente perdita del lavoro, riscoprendosi e riscoprendo il proprio passato errante con pennelli e pastelli. Questo secondo periodo è espressione di un disagio psicofisico causatole dalla Sindrome Fibromialgica, una malattia che nel gergo comune è definita "Il dolore della sofferenza". Inizia così quello che l'artista definisce il suo secondo periodo dove prende vita “La favola di Amore e Psiche”. Le sue donne ricordano le Lying Figure in a Mirror di Bacon, corpi non definiti, in preda a continue trasformazioni. L‟identità oscilla tra accettazione e rifiuto del sé, in netta scissione tra l'essenza
corporea e la consapevolezza. Marcel Proust ne “Alla ricerca del tempo perduto” diceva che si guarisce da una sofferenza solo a condizione di sperimentarla pienamente. È quello che ha fatto Veronica Mazzucchi. Ora, considerati i risultati, si fa voce di un progetto atto a promuovere le terapie culturali in ambito di malattie croniche.
Paolo Franzato nasce a Varese il 23 luglio 1969. Regista-pedagogo e psicodrammatista, è tra i principali esponenti italiani di Pedagogia Teatrale. Inizia il suo percorso teatrale nel 1983 e al 2 febbraio 1985 risale il suo debutto (Il Vecchio e il Maestro). Ha studiato e lavorato con i più grandi artisti della scena contemporanea, tra cui Eugenio Barba, Maurice Béjart, Carolyn Carlson, Lindsay Kemp, Johann Kresnik, Yves Lebreton, Susanne Linke, Marcel Marceau, Kazuo Ohno, Wim Vandekeybus, Sasha Waltz. Ha approfondito lo stile e le tecniche Butoh con Maureen Fleming e Chris Odo, Akira Kasai, Kayo Mikami, Yoshito Ohno. E‟ laureato in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell‟Università degli Studi di Bologna, e in Scenografia all‟Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Si è inoltre specializzato in Psicologia dello Sviluppo e dell‟Educazione, in Pedagogia Sperimentale e in Psicodramma. L‟attività creativa abbraccia diversi campi: teatro, danza, musica, poesia, canto, arti visive e performative. Si articola negli anni in laboratori, lezioni-conferenze, spettacoli, progetti di prevenzione sul territorio, attività didattiche e psicopedagogiche presso Scuole, Università, centri educativi e di aggregazione, carceri, attività formative per genitori, educatori e insegnanti, collaborazioni con teatri, artisti, compagnie, interventi performativi in diversi ambiti artistici e culturali. Nel 1997 il TEATRO FRANZATO si costituisce legalmente in Associazione Culturale, della quale Paolo è fondatore e presidente. Dallo stesso anno fino al 2011 è giornalista responsabile della rubrica Cultura & Spettacoli del mensile VareseMese (CEE edizioni). In collaborazione con il Comune di Varese ha fondato e dirige l‟Accademia Teatro Franzato, la prima Scuola teatrale varesina (con tre Gruppi laboratoriali: Bambini, Ragazzi, Adulti) e dirige il festival Teatro & Territorio, giunti entrambi nel 2012 alla loro 17esima edizione. www.franzato.it
Daniela Iotti nasce a Milano il 6 ottobre 1978. Si diploma al liceo linguistico “Carlo Tenca” nel 1997. Si laurea in Lettere moderne, indirizzo filologico, nel 2007. Inizia a studiare danza moderna nel 1998 e nel corso degli anni sperimenta diversi tipi di danza, dalla classica (Enrica Pasquini), alla contemporanea (Franco Reffo e Barbara Geiger). La formazione teatrale inizia nel 2004 quando inizia a frequentare la scuola biennale di formazione TEATROBLIQUO di Milano, diretta da Durshan Savino Delizia. Prosegue gli studi approfondendo le sue conoscenze in campo teatrale con differenti insegnanti italiani e internazionali: Antonietta Storchi (voce e dizione), Silvio Da Rù, Valentina Sordo, Giorgio Rossi (teatrodanza), Gianni Coluzzi (Commedia dell‟arte), Corrado Accordino (teatro contemporaneo), Amedeo Romeo (teatro classico), Kai Bredholt, Roberta Carreri, Augusto Omolù e Jan Ferslev dell‟Odin teatret (ritmo, danza e intenzioni), Marcella Fanzaga e Vincent Cacialano (improvvisazione corporea), Giovanni Moleri (teatro di strada), Luca Stetur (monologhi), Luca Spadaro (teatro classico), Mamadou Dioume (teatro rituale), Andrea Ruberti e Alessandro Larocca (mimo), Rita Superbi (taiko). Ha partecipato sia come attrice che come danzatrice in diverse produzioni teatrali prodotte da diverse associazioni e compagnie: TEATRO OBLIQUO, THEATRE DU CONTAGE, NUOVASCENA ANTICA, LINGUAGGI CREATIVI, TEATRO BINARIO 7 DI MONZA. Da diversi anni conduce laboratori di teatro per ragazzi e scrive e mette in scena spettacoli per ragazzi in differenti realtà pubbliche e private.
Il mio Cantico Sublime Sabato 24 marzo ore 18.00 Forgiatura Patrini Officina culturale via Monte Santo 3 - 21046 Malnate Ingresso libero Ringraziamenti a Riccardo Ranza per le fotografie e Damiani Alessandro per la musica
Sabato 24 marzo con Il mio Cantico Sublime si apre la nuova stagione espositiva e culturale della Forgiatura Patrini Officina culturale di Malnate. Nelle stanze della storica dimora sono esposte sculture di piccole dimensioni e opere pittoriche realizzate da Veronica Mazzucchi. Durante la serata il pubblico viene coinvolto in una performance teatrale che vede protagonisti l‟attrice milanese Daniela Iotti e l‟attore varesino Paolo Franzato.
Le antiche culture di Babilonia, rifacendosi al calendario solare ed Astrologico, consideravano il mese di marzo il primo mese dell'anno. Il primo giorno era il 21. L'anno cominciava sotto il segno di Ariete. Il Fuoco. Si annoverano nella tradizione dieci Cantici ma solo quello di Salomone ebbe l'onore di essere denominato il Cantico dei Cantici. Secondo la tradizione Giudaica Adamo pronunciò il primo Cantico nel Primo Sabato del Mondo dal titolo: “Per il giorno di Sabato”. Queste sono le ragioni per cui ho deciso di rappresentare “Il mio Cantico Sublime” nel mese di Marzo, nel giorno di Sabato. Il mio Cantico vorrebbe essere la celebrazione della vita. La Vita che trae le sue origini dall'incontro di Eros e Agape, una Vita che si riconosce attraverso il sentire, l'antica pulsione, la creazione, l'origine. Andando oltre all'interpretazione Teologica e soprattutto quella puramente legata alla tradizione Cristiana ho voluto approfondire alcune mie visioni che ho trasferito nelle forme a me più care. Figure umane che cercano un equilibro attraverso la fusione; l'acqua, la donna, incontra la terra, l'uomo, rendendola fertile con la donazione di se stessa senza però rinunciare alla propria unicità. L'uomo, di contro, l'accoglie in tutta la sua forza e la “contiene”. L'Amore è la sublime ed eccitante esperienza del bello, fisico e spirituale. L'Amore è ricerca della propria identità attraverso l'incontro e la fusione con l'altro. E' possesso e dono al tempo stesso. L'Egoismo è l'illusione di salvezza, la condivisione e l'Atto d'Amore rappresentano un'Umanità Liberata.
(Veronica Mazzucchi)
Il luogo:
Forgiatura Patrini nasce come officina artigiana agli inizi del 1900 e cessa l„attivita nel 1984. Nel 2010 la Forgiatura rinasce come officina culturale ad opera di Adele e Vincenzo Patrini nipoti del primo fondatore, con lo scopo di divulgare il sapere mediante incontri, mostre, installazioni, pubblicazioni, performances ed eventi culturali interdisciplinari. La sede è naturalmente la casa di Gurone costruita dal nonno.
I protagonisti:
Veronica Mazzucchi nasce a Varese il 24 ottobre 1975. La sua ottima conoscenza delle lingue la porta per lavoro a viaggiare moltissimo. Dal 2001 al 2004 si instaura tra l‟artista e l‟isola di Capoverde una connessione profonda: da autodidatta allora comincia a mettere in tela il suo grande Amore per l'Africa ("Terra come sangue"). In questo primo periodo sono evidenti le influenze dell‟arte africana, del maestro Picasso, di Amedeo Modigliani e delle xilografie di Schmidt-Rotthuff. Dal 2007 segue periodo silente. Veronica ricomincia a dipingere dopo aver intrapreso un percorso terapeutico (tra cui sedute di arte-terapia), per far fronte ad un'invalidità fisica ed alla conseguente perdita del lavoro, riscoprendosi e riscoprendo il proprio passato errante con pennelli e pastelli. Questo secondo periodo è espressione di un disagio psicofisico causatole dalla Sindrome Fibromialgica, una malattia che nel gergo comune è definita "Il dolore della sofferenza". Inizia così quello che l'artista definisce il suo secondo periodo dove prende vita “La favola di Amore e Psiche”. Le sue donne ricordano le Lying Figure in a Mirror di Bacon, corpi non definiti, in preda a continue trasformazioni. L‟identità oscilla tra accettazione e rifiuto del sé, in netta scissione tra l'essenza
corporea e la consapevolezza. Marcel Proust ne “Alla ricerca del tempo perduto” diceva che si guarisce da una sofferenza solo a condizione di sperimentarla pienamente. È quello che ha fatto Veronica Mazzucchi. Ora, considerati i risultati, si fa voce di un progetto atto a promuovere le terapie culturali in ambito di malattie croniche.
Paolo Franzato nasce a Varese il 23 luglio 1969. Regista-pedagogo e psicodrammatista, è tra i principali esponenti italiani di Pedagogia Teatrale. Inizia il suo percorso teatrale nel 1983 e al 2 febbraio 1985 risale il suo debutto (Il Vecchio e il Maestro). Ha studiato e lavorato con i più grandi artisti della scena contemporanea, tra cui Eugenio Barba, Maurice Béjart, Carolyn Carlson, Lindsay Kemp, Johann Kresnik, Yves Lebreton, Susanne Linke, Marcel Marceau, Kazuo Ohno, Wim Vandekeybus, Sasha Waltz. Ha approfondito lo stile e le tecniche Butoh con Maureen Fleming e Chris Odo, Akira Kasai, Kayo Mikami, Yoshito Ohno. E‟ laureato in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell‟Università degli Studi di Bologna, e in Scenografia all‟Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Si è inoltre specializzato in Psicologia dello Sviluppo e dell‟Educazione, in Pedagogia Sperimentale e in Psicodramma. L‟attività creativa abbraccia diversi campi: teatro, danza, musica, poesia, canto, arti visive e performative. Si articola negli anni in laboratori, lezioni-conferenze, spettacoli, progetti di prevenzione sul territorio, attività didattiche e psicopedagogiche presso Scuole, Università, centri educativi e di aggregazione, carceri, attività formative per genitori, educatori e insegnanti, collaborazioni con teatri, artisti, compagnie, interventi performativi in diversi ambiti artistici e culturali. Nel 1997 il TEATRO FRANZATO si costituisce legalmente in Associazione Culturale, della quale Paolo è fondatore e presidente. Dallo stesso anno fino al 2011 è giornalista responsabile della rubrica Cultura & Spettacoli del mensile VareseMese (CEE edizioni). In collaborazione con il Comune di Varese ha fondato e dirige l‟Accademia Teatro Franzato, la prima Scuola teatrale varesina (con tre Gruppi laboratoriali: Bambini, Ragazzi, Adulti) e dirige il festival Teatro & Territorio, giunti entrambi nel 2012 alla loro 17esima edizione. www.franzato.it
Daniela Iotti nasce a Milano il 6 ottobre 1978. Si diploma al liceo linguistico “Carlo Tenca” nel 1997. Si laurea in Lettere moderne, indirizzo filologico, nel 2007. Inizia a studiare danza moderna nel 1998 e nel corso degli anni sperimenta diversi tipi di danza, dalla classica (Enrica Pasquini), alla contemporanea (Franco Reffo e Barbara Geiger). La formazione teatrale inizia nel 2004 quando inizia a frequentare la scuola biennale di formazione TEATROBLIQUO di Milano, diretta da Durshan Savino Delizia. Prosegue gli studi approfondendo le sue conoscenze in campo teatrale con differenti insegnanti italiani e internazionali: Antonietta Storchi (voce e dizione), Silvio Da Rù, Valentina Sordo, Giorgio Rossi (teatrodanza), Gianni Coluzzi (Commedia dell‟arte), Corrado Accordino (teatro contemporaneo), Amedeo Romeo (teatro classico), Kai Bredholt, Roberta Carreri, Augusto Omolù e Jan Ferslev dell‟Odin teatret (ritmo, danza e intenzioni), Marcella Fanzaga e Vincent Cacialano (improvvisazione corporea), Giovanni Moleri (teatro di strada), Luca Stetur (monologhi), Luca Spadaro (teatro classico), Mamadou Dioume (teatro rituale), Andrea Ruberti e Alessandro Larocca (mimo), Rita Superbi (taiko). Ha partecipato sia come attrice che come danzatrice in diverse produzioni teatrali prodotte da diverse associazioni e compagnie: TEATRO OBLIQUO, THEATRE DU CONTAGE, NUOVASCENA ANTICA, LINGUAGGI CREATIVI, TEATRO BINARIO 7 DI MONZA. Da diversi anni conduce laboratori di teatro per ragazzi e scrive e mette in scena spettacoli per ragazzi in differenti realtà pubbliche e private.
Il mio Cantico Sublime Sabato 24 marzo ore 18.00 Forgiatura Patrini Officina culturale via Monte Santo 3 - 21046 Malnate Ingresso libero Ringraziamenti a Riccardo Ranza per le fotografie e Damiani Alessandro per la musica
24
marzo 2012
Veronica Mazzucchi – Il mio Cantico sublime
24 marzo 2012
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
FORGIATURA PATRINI
Malnate, Via Monte Santo, 3, (Varese)
Malnate, Via Monte Santo, 3, (Varese)
Vernissage
24 Marzo 2012, ore 18.00
Autore