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Veronica Romitelli – I want to be…
In mostra sei fotografie di grande formato e un’installazione di 12 specchietti da bagno, su cui, come immagine riflessa, è stampato il volto dell’arista, a documentare diverse fasi di una trasformazione, del travestimento che è centro della ricerca di Veronica Romitelli
Comunicato stampa
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In mostra sei fotografie di grande formato e un’installazione di 12 specchietti da bagno, su cui, come immagine riflessa, è stampato il volto dell’arista, a documentare diverse fasi di una trasformazione, del travestimento che è centro della ricerca di Veronica Romitelli.
Il soggetto principale è Veronica, che si traveste, si trucca, si trasforma cambiando identità davanti allo specchio come all’obiettivo fotografico, in una sorta di teatro intimo di cui è regista, sceneggiatrice, scenografa e protagonista assoluta. Veronica Romitelli veste e mette in scena Veronica in azioni performative in cui gioca sulla sua immagine per svelare, travestendosi quello che è altro da sé, ma anche i trucchi di questo teatro e la finzione che sottende il processo di cambiamento.
Veronica occulta se stessa e amplia l’indagine sulle possibili sfumature di genere mettendo in discussione l’identità, l’autosufficienza e la conoscenza di sé, sempre e comunque con piglio ironico e divertito. Lo slittamento continuo fra illusione e rivelazione è proprio del travestimento fotografico, con il quale l’artista è contemporaneamente qui e altrove, in spazi dove può realizzare desideri, fantasie e perversioni; in alcuni di questi casi l’arte mira a fronteggiare e a confondere il ruolo dell’uomo e della donna, invertendone i caratteri somatici ed inventando personalità fittizie o evocate. L’apparenza è il gioco e l’apoteosi del travestimento e, per usare le parole di Veronica Romitelli: “ il travestimento è un complesso sistema produttore di alibi, trasformatore di vite, che ha influenzato radicalmente il mio lavoro e le mie scelte estetiche. L’arte ritrae queste vite, ne inventa di nuove, sempre più variopinte e seducenti, proietta il pensiero stesso di alterità, ‘riveste’ le fantasie più nascoste così come le più visibili. Il travestimento vive della perfezione delle sue messe in scena; le stesse opere d’arte creano l’illusione di situazioni più reali e veritiere di quelle che sono e l’inganno gioca proprio con queste regole. La finzione deve apparire la più naturale possibile.”
Veronica Romitelli si è diplomata all’ Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2007, e ha frequentato l’anno accademico 2005/2006 alla Facultad de Bellas Artes UCM di Madrid. Negli ultimi anni ha partecipato a diverse esposizioni, tra cui: Lastminute.bo (Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza - Roma), Isola della Poesia, collaborazione con il progetto per la Sezione Speciale della 51° Edizione della Biennale di Venezia (Venezia), Pensiero femminile (Chiesa di Bigliolo - Bigliolo, MS), Isola altrove (Galleria Il Triangolo - Cremona), Opera al nero (Mole Vanvitelliana - Ancona), Premio Campigna (Galleria d’Arte Contemporanea Vero Stoppioni - Santa Sofia, FC), Pleno Extraordinario, Festival di performance e poesia sperimentale (Asamblea de Extremadura - Merida, Spagna), A Certain form of heaven (Associazione Culturale Amnesiac Arts - Potenza), Sister Morphine (Galleria Neon-La Fabbrica del Vapore - Milano), Estampa (Fiera d’Arte Contemporanea - Madrid, Spagna), Premio Nazionale delle Arti (Accademia di Belle Arti - Bologna), Letture in mostra (Accademia di Belle Arti - Bologna), Get your flee-flaps out! (Cento Polivalente Villa Serena - Bologna), DIN A-3 = 297x420 colectiva de dibujo (Galleria Estampa - Madrid, Spagna). Collabora con la rivista d’arte spagnola «La mas bella».
Il soggetto principale è Veronica, che si traveste, si trucca, si trasforma cambiando identità davanti allo specchio come all’obiettivo fotografico, in una sorta di teatro intimo di cui è regista, sceneggiatrice, scenografa e protagonista assoluta. Veronica Romitelli veste e mette in scena Veronica in azioni performative in cui gioca sulla sua immagine per svelare, travestendosi quello che è altro da sé, ma anche i trucchi di questo teatro e la finzione che sottende il processo di cambiamento.
Veronica occulta se stessa e amplia l’indagine sulle possibili sfumature di genere mettendo in discussione l’identità, l’autosufficienza e la conoscenza di sé, sempre e comunque con piglio ironico e divertito. Lo slittamento continuo fra illusione e rivelazione è proprio del travestimento fotografico, con il quale l’artista è contemporaneamente qui e altrove, in spazi dove può realizzare desideri, fantasie e perversioni; in alcuni di questi casi l’arte mira a fronteggiare e a confondere il ruolo dell’uomo e della donna, invertendone i caratteri somatici ed inventando personalità fittizie o evocate. L’apparenza è il gioco e l’apoteosi del travestimento e, per usare le parole di Veronica Romitelli: “ il travestimento è un complesso sistema produttore di alibi, trasformatore di vite, che ha influenzato radicalmente il mio lavoro e le mie scelte estetiche. L’arte ritrae queste vite, ne inventa di nuove, sempre più variopinte e seducenti, proietta il pensiero stesso di alterità, ‘riveste’ le fantasie più nascoste così come le più visibili. Il travestimento vive della perfezione delle sue messe in scena; le stesse opere d’arte creano l’illusione di situazioni più reali e veritiere di quelle che sono e l’inganno gioca proprio con queste regole. La finzione deve apparire la più naturale possibile.”
Veronica Romitelli si è diplomata all’ Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2007, e ha frequentato l’anno accademico 2005/2006 alla Facultad de Bellas Artes UCM di Madrid. Negli ultimi anni ha partecipato a diverse esposizioni, tra cui: Lastminute.bo (Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza - Roma), Isola della Poesia, collaborazione con il progetto per la Sezione Speciale della 51° Edizione della Biennale di Venezia (Venezia), Pensiero femminile (Chiesa di Bigliolo - Bigliolo, MS), Isola altrove (Galleria Il Triangolo - Cremona), Opera al nero (Mole Vanvitelliana - Ancona), Premio Campigna (Galleria d’Arte Contemporanea Vero Stoppioni - Santa Sofia, FC), Pleno Extraordinario, Festival di performance e poesia sperimentale (Asamblea de Extremadura - Merida, Spagna), A Certain form of heaven (Associazione Culturale Amnesiac Arts - Potenza), Sister Morphine (Galleria Neon-La Fabbrica del Vapore - Milano), Estampa (Fiera d’Arte Contemporanea - Madrid, Spagna), Premio Nazionale delle Arti (Accademia di Belle Arti - Bologna), Letture in mostra (Accademia di Belle Arti - Bologna), Get your flee-flaps out! (Cento Polivalente Villa Serena - Bologna), DIN A-3 = 297x420 colectiva de dibujo (Galleria Estampa - Madrid, Spagna). Collabora con la rivista d’arte spagnola «La mas bella».
04
maggio 2007
Veronica Romitelli – I want to be…
Dal 04 maggio al 19 giugno 2007
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CIVICO 32
Bologna, Via Nazario Sauro, 21, (Bologna)
Bologna, Via Nazario Sauro, 21, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 18–24
Vernissage
4 Maggio 2007, ore 20
Autore
Curatore