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Veronica Vallini – Playing with your own perceptions
Le fotografie di Veronica Vallini mostrano un’impercettibile traccia del loro essere ritratti di “oggetti comuni”; mascherando quell’identità quotidiana dietro luci, ombre e colori, rivelano astrazioni cromatiche di oggetti alterati dalla sensibilità espressiva dell’artista.
Comunicato stampa
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“Con la reflex in mano io scompaio e... mi insinuo (…) Devo essere osservatrice neutra nello spazio ma determinante, assente per il soggetto ripreso, ma urlante nel ritratto che brucia il sensore”.
Le fotografie di Veronica Vallini mostrano solamente un’impercettibile traccia del loro essere ritratti di “oggetti comuni”; mascherando quell’identità quotidiana dietro luci, ombre e colori, si fanno “immagini di una metafisica e di una vitalità velate dalla polvere del quotidiano”.
Prendono vita così astrazioni cromatiche di oggetti alterati dalla sensibilità creativa della giovane fotografa, che racconta con il suo obiettivo un mondo altro.
La mostra Playing with your own perceptions indaga l’espressività di Veronica Vallini con il suo farsi “percezione”: nella prima parte dell’esposizione le immagini proiettano la loro forma inusuale entrando a far parte di un percorso sensoriale ben definito, seguito dal rombo di un suono muto, un suono visivo. L’attenta progressione fotografica genera infatti una crescente sensazione acustica che viaggia sulla base di un’onda sonora figurata.
Per la seconda parte dell’esposizione invece il campo visivo della fotografa torna a chiudersi in immagini circolari, circoscritte, che reduci della precedente esplosione sonora, si raccolgono in loro stesse per sfidare ora il campo della vista, campo prediletto dall’immagine fotografica.
Il fruitore è così guidato alla ricerca delle sue proprie percezioni, sonore e visive, per lasciare che il suo sguardo si intrometta in quello dell’obiettivo dell’artista, che lontana da manipolazioni digitali postume, racconta la sua storia.
Veronica Vallini nasce a Roma nel gennaio del 1980. Dopo aver conseguito il diploma scientifico si iscrive alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi La Sapienza.
Nel 2004 si avvicina alla fotografia grazie al fascino di una reflex digitale e dopo aver portato avanti la ricerca di nuove forme espressive, dal 2005 espone le sue opere per diverse gallerie private d’Italia.
La sua ricerca fotografica si incentra sul substrato del mondo reale, portando alla luce oggetti da sempre esistiti e procurando loro differenti connotazioni cromatiche a tal punto da renderli difficilmente riconoscibili.
Questa sua ricerca affina le sue doti creative e la porta dal 2005 nell’organico dell’Agenzia pubblicitaria Julay. Il 2008 la vede infine cofondatrice della società Oxjno, attiva nel campo dell’immagine della pubblicità e del web.
Le fotografie di Veronica Vallini mostrano solamente un’impercettibile traccia del loro essere ritratti di “oggetti comuni”; mascherando quell’identità quotidiana dietro luci, ombre e colori, si fanno “immagini di una metafisica e di una vitalità velate dalla polvere del quotidiano”.
Prendono vita così astrazioni cromatiche di oggetti alterati dalla sensibilità creativa della giovane fotografa, che racconta con il suo obiettivo un mondo altro.
La mostra Playing with your own perceptions indaga l’espressività di Veronica Vallini con il suo farsi “percezione”: nella prima parte dell’esposizione le immagini proiettano la loro forma inusuale entrando a far parte di un percorso sensoriale ben definito, seguito dal rombo di un suono muto, un suono visivo. L’attenta progressione fotografica genera infatti una crescente sensazione acustica che viaggia sulla base di un’onda sonora figurata.
Per la seconda parte dell’esposizione invece il campo visivo della fotografa torna a chiudersi in immagini circolari, circoscritte, che reduci della precedente esplosione sonora, si raccolgono in loro stesse per sfidare ora il campo della vista, campo prediletto dall’immagine fotografica.
Il fruitore è così guidato alla ricerca delle sue proprie percezioni, sonore e visive, per lasciare che il suo sguardo si intrometta in quello dell’obiettivo dell’artista, che lontana da manipolazioni digitali postume, racconta la sua storia.
Veronica Vallini nasce a Roma nel gennaio del 1980. Dopo aver conseguito il diploma scientifico si iscrive alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi La Sapienza.
Nel 2004 si avvicina alla fotografia grazie al fascino di una reflex digitale e dopo aver portato avanti la ricerca di nuove forme espressive, dal 2005 espone le sue opere per diverse gallerie private d’Italia.
La sua ricerca fotografica si incentra sul substrato del mondo reale, portando alla luce oggetti da sempre esistiti e procurando loro differenti connotazioni cromatiche a tal punto da renderli difficilmente riconoscibili.
Questa sua ricerca affina le sue doti creative e la porta dal 2005 nell’organico dell’Agenzia pubblicitaria Julay. Il 2008 la vede infine cofondatrice della società Oxjno, attiva nel campo dell’immagine della pubblicità e del web.
15
maggio 2009
Veronica Vallini – Playing with your own perceptions
Dal 15 maggio al 12 giugno 2009
fotografia
Location
SINERGY ART STUDIO
Roma, Via Di Porta Labicana, 27, (Roma)
Roma, Via Di Porta Labicana, 27, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 14-19
Vernissage
15 Maggio 2009, ore 18.30
Autore