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Veronica Venturi – Il gesto felino
Mostra personale
Comunicato stampa
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MAD Rassegna d’arte contemporanea a cura di Fabio D’Achille presenta il terzo appuntamento di “MADAME” la nuova rassegna d’arte al femminile che sposta le location espositive presso “La Dolce Vita” boutique di Ilenia Trani e l’attiguo “Caffè Trilussa” di Silvia De Luca a piazza Venezia davanti al suggestivo Palazzo razionalista delle Poste di Latina.
Venerdì 26 inaugurazione della mostra “Il gesto felino” della scenografa Veronica Venturi alle ore 18,30, presso “La Dolce Vita” boutique e il “Caffè Trilussa” a Latina.
L’Arte di donne in una rassegna caratterizzata da sole artiste emergenti, un mix di nomi più o meno noti per molteplici mete interpretative della realtà e del sentire. La mostra è divisa in due sezioni, una serie di pannelli fotografici ed alcune opere pittoriche che si potranno ammirare fino al 24 aprile 2010.
Il testo critico è a cura di Valeria Conticiani. Ingresso libero.
VERONICA VENTURI E il GESTO FELINO
Gesto felino, come uno scatto. Tratto di luce quasi lunare. Linea intangibile e colma, quella di
Veronica Venturi. Trasversalità del colore che affonda nell’antropologico sguardo, fino in fondo,
toccando l’anima con teatrale gesto pittoreo.
La comunicazione è “faticata” ma punta alla limpidezza, alla chiarezza, alla pulizia, al punto zero,
alla partenza ex novo.
Trasparenza del segno, forma fatta messaggio, simbolo come particolare che ritrova il concetto
universale di appartenenza e riferimento, riunendo i sensi in una forma creata come sintesi di
un’espressione.
Il pennello viene usato come strumento sostitutivo del verbo fino a trovare un modo per
esprimersi , trovare un senso, un orientamento, una direzione dell’essere, dell’esprimersi.
Sperimentarsi per trovarsi, fino a toccare l’eccesso, quando necessario. Coraggiosa forza
comunicativa.
A volte il proprio corpo è proprio il punto di partenza da cui parte il viaggio di esplorazione del sé e
del mondo. Croste di vernice, come per “sentire” meglio la materia di cui si è fatti. Movimento
come respiro.
Luce. Ombre. Colore. E “intenso”.
L’artista ama ricordare Gauguin: ”chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo”. E questa continua
ricerca e scoperta appaga nella versatilità del tratto forte, profondo, che affonda sul piano fino a
far fuoriuscire il gesto, il pensiero dinamico retrostante.
Spostamenti repentini e molteplici direzioni del colore e della luce, come a ricostruire una
inquietudine che cerca la calma, dentro e poi fuori dal volume della tela. Scenografia, immagine,
sogno reale.
Calore sciolto, liquido, vaporizzato nella densità della forma. Percorso che parte dal corpo e ad
esso è diretto. Corpo inteso come presenza di sé insieme alla materica vitalità fuori dallo spazio
del disegno. Oltre il tangibile. Sopra il sogno. Dentro la vita.
Espressività concentriche, sovrapposte energiche stratificate, forti ma garbate, ingombranti ma
non invadenti, eterogenee ma reciprocamente armoniche. Ombre fatte di luce. Luci nutrite dalle
ombre, approfondite dai chiaro-scuri, dagli spessori coincidenti con quelli dell’anima oltre che
delle cromaticità.
Maschera e volto, una successiva dell’altro. Femminilità che impone la propria espressività. Parole
dette senza venire pronunciate. Segni netti, quelli di Veronica Venturi, in tutta la loro molteplice
varierà.
2 Dicembre 2009
Valeria Conticiani
Venerdì 26 inaugurazione della mostra “Il gesto felino” della scenografa Veronica Venturi alle ore 18,30, presso “La Dolce Vita” boutique e il “Caffè Trilussa” a Latina.
L’Arte di donne in una rassegna caratterizzata da sole artiste emergenti, un mix di nomi più o meno noti per molteplici mete interpretative della realtà e del sentire. La mostra è divisa in due sezioni, una serie di pannelli fotografici ed alcune opere pittoriche che si potranno ammirare fino al 24 aprile 2010.
Il testo critico è a cura di Valeria Conticiani. Ingresso libero.
VERONICA VENTURI E il GESTO FELINO
Gesto felino, come uno scatto. Tratto di luce quasi lunare. Linea intangibile e colma, quella di
Veronica Venturi. Trasversalità del colore che affonda nell’antropologico sguardo, fino in fondo,
toccando l’anima con teatrale gesto pittoreo.
La comunicazione è “faticata” ma punta alla limpidezza, alla chiarezza, alla pulizia, al punto zero,
alla partenza ex novo.
Trasparenza del segno, forma fatta messaggio, simbolo come particolare che ritrova il concetto
universale di appartenenza e riferimento, riunendo i sensi in una forma creata come sintesi di
un’espressione.
Il pennello viene usato come strumento sostitutivo del verbo fino a trovare un modo per
esprimersi , trovare un senso, un orientamento, una direzione dell’essere, dell’esprimersi.
Sperimentarsi per trovarsi, fino a toccare l’eccesso, quando necessario. Coraggiosa forza
comunicativa.
A volte il proprio corpo è proprio il punto di partenza da cui parte il viaggio di esplorazione del sé e
del mondo. Croste di vernice, come per “sentire” meglio la materia di cui si è fatti. Movimento
come respiro.
Luce. Ombre. Colore. E “intenso”.
L’artista ama ricordare Gauguin: ”chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo”. E questa continua
ricerca e scoperta appaga nella versatilità del tratto forte, profondo, che affonda sul piano fino a
far fuoriuscire il gesto, il pensiero dinamico retrostante.
Spostamenti repentini e molteplici direzioni del colore e della luce, come a ricostruire una
inquietudine che cerca la calma, dentro e poi fuori dal volume della tela. Scenografia, immagine,
sogno reale.
Calore sciolto, liquido, vaporizzato nella densità della forma. Percorso che parte dal corpo e ad
esso è diretto. Corpo inteso come presenza di sé insieme alla materica vitalità fuori dallo spazio
del disegno. Oltre il tangibile. Sopra il sogno. Dentro la vita.
Espressività concentriche, sovrapposte energiche stratificate, forti ma garbate, ingombranti ma
non invadenti, eterogenee ma reciprocamente armoniche. Ombre fatte di luce. Luci nutrite dalle
ombre, approfondite dai chiaro-scuri, dagli spessori coincidenti con quelli dell’anima oltre che
delle cromaticità.
Maschera e volto, una successiva dell’altro. Femminilità che impone la propria espressività. Parole
dette senza venire pronunciate. Segni netti, quelli di Veronica Venturi, in tutta la loro molteplice
varierà.
2 Dicembre 2009
Valeria Conticiani
26
marzo 2010
Veronica Venturi – Il gesto felino
Dal 26 marzo al 24 aprile 2010
arte contemporanea
Location
CAFFE’ TRILUSSA
Latina, Viale Iv Novembre, (Latina)
Latina, Viale Iv Novembre, (Latina)
Vernissage
26 Marzo 2010, ore 18.30 presso “La Dolce Vita” boutique e l “Caffè Trilussa” in via IV novembre a Latina.
Autore
Curatore