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Versilia Pianeta Azzurro Stories
Più che una collettiva, è un simposio artistico che avrà luogo nella galleria Pianeta Azzurro di Alba Gonzales, artista di fama internazionale che, in collaborazione con la galleria Irena Kos Arte Contemporanea, ospiterà le opere di sei artisti emergenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 18 dicembre alle ore 17.30 si inaugura la mostra “Versilia Pianeta Azzurro Stories” in Pietrasanta. Più che una collettiva, è un simposio artistico che avrà luogo nella galleria Pianeta Azzurro di Alba Gonzales, artista di fama internazionale che, in collaborazione con Irena Kos Arte Contemporanea, ospiterà le opere di sei giovani artisti. Tra le sculture di Alba Gonzales ci saranno le tele di Matteo Ciardini, Paola Maffei, Monia Marchionni, Francesco Ricci, Flavia Robalo, Antonio Sidibè, che in una galleria-studio fortemente intrisa di figure mitiche mostrano una propria individualità approfondendo temi a loro cari, con tecniche del tutto personali, riconoscibili e in continua evoluzione.
Matteo Ciardini con sapienti e morbide pennellate tratta il paesaggio naturale come specchio cosciente e parlante dell'io umano, dando vita a intimi prologhi, dove forte è la sensazione di un racconto che sta per iniziare. Anche le tele di Paola Maffei sono cariche di tensione emotiva celata dalla donna-diva in pellicce segnata da rosso sangue, da lei trattata e a noi restituita attraverso l'inganno di un'immagine aggraziata e chic dal gusto retrò del bianco-nero ma che svela ad un secondo sguardo tutta la fragilità di un'esistenza sospesa . E la fragilità e l'immobilità di un'esistenza evanescente, ma che resiste all'oblio è palesata anche nelle opere di Francesco Ricci, ancor più sottolineata dai forti contrasti cromatici dove la compattezza delle barriere/sbarre trova la resistenza umana, seppur fragile, intenta a proteggere il suo spazio vitale. Se la Marchionni con le sue pitto-sculture incide nell'imprimitura di gesso soggetti a motivo ritual-circolare con forti rimandi a figure archetipe e arcaiche di importante pregnanza culturale, testimoni di un tempo originario, mitico, ma ancora esistente, la Robalo invece ritrae oggetti del mondo femminile sospesi, leggeri in un luogo senza identità immerse in un'atmosfera onirica, forse in attesa del ritorno di un corpo, o di un osservatore che li ammiri come reliquie. Un corpo presente e allo stesso tempo sfuggente nelle tele di Antonio Sidibè, dei “frame” di vita quotidiana, bloccati dallo scatto fotografico prima e liberati in movimenti leggeri e fluidi dal colore ad olio poi..il movimento a rallentatore di un ideale tempo dilatato genera scie di luce che rende torbida l'immagine...ma è possibile vedere il lato oscuro della luna?
Matteo Ciardini con sapienti e morbide pennellate tratta il paesaggio naturale come specchio cosciente e parlante dell'io umano, dando vita a intimi prologhi, dove forte è la sensazione di un racconto che sta per iniziare. Anche le tele di Paola Maffei sono cariche di tensione emotiva celata dalla donna-diva in pellicce segnata da rosso sangue, da lei trattata e a noi restituita attraverso l'inganno di un'immagine aggraziata e chic dal gusto retrò del bianco-nero ma che svela ad un secondo sguardo tutta la fragilità di un'esistenza sospesa . E la fragilità e l'immobilità di un'esistenza evanescente, ma che resiste all'oblio è palesata anche nelle opere di Francesco Ricci, ancor più sottolineata dai forti contrasti cromatici dove la compattezza delle barriere/sbarre trova la resistenza umana, seppur fragile, intenta a proteggere il suo spazio vitale. Se la Marchionni con le sue pitto-sculture incide nell'imprimitura di gesso soggetti a motivo ritual-circolare con forti rimandi a figure archetipe e arcaiche di importante pregnanza culturale, testimoni di un tempo originario, mitico, ma ancora esistente, la Robalo invece ritrae oggetti del mondo femminile sospesi, leggeri in un luogo senza identità immerse in un'atmosfera onirica, forse in attesa del ritorno di un corpo, o di un osservatore che li ammiri come reliquie. Un corpo presente e allo stesso tempo sfuggente nelle tele di Antonio Sidibè, dei “frame” di vita quotidiana, bloccati dallo scatto fotografico prima e liberati in movimenti leggeri e fluidi dal colore ad olio poi..il movimento a rallentatore di un ideale tempo dilatato genera scie di luce che rende torbida l'immagine...ma è possibile vedere il lato oscuro della luna?
18
dicembre 2010
Versilia Pianeta Azzurro Stories
Dal 18 dicembre 2010 al 17 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
PIANETA AZZURRO
Pietrasanta, Via Stagio Stagi, 30, (Lucca)
Pietrasanta, Via Stagio Stagi, 30, (Lucca)
Orario di apertura
dal venerdì a domenica : 10:00-13:00 / 15:30-19:30
Vernissage
18 Dicembre 2010, ore 17.30
Sito web
www.irenakosartgallery.com
Autore
Curatore