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VERSo [e] uTOPIA
La sua raccolta Figurazioni ci presenta lo stadio di sviluppo al momento presente nella sua pittura, che negli ultimi anni si è arricchita compositivamente con diverse sfumature grafiche (segni, graffi, scalfitture realizzate con oggetti di vario tipo) nonché con la tecnica del collage.
Comunicato stampa
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Quando nei primi anni del Cinquecento Tommaso Moro descrive la sua Utopia, stabilisce per la prima volta il concetto di isola felice, del luogo ideale (Εὐ-τοπεία), che è allo stesso tempo il non-luogo (Οὐ-τοπεία) perché non esiste, ma riflette i desideri avverati della felicità in tutti gli ambiti immaginabili: la società, la politica, l’economia, la religione, le arti, l’ecologia...
In quest’ottica l’artista plastico Andrea Zuppa esperimenta con tecniche, supporti e abbinamenti cromatici diversi allo scopo di soddisfare una sorta di esigenza estetica mai appagata.
La sua raccolta Figurazioni ci presenta lo stadio di sviluppo al momento presente nella sua pittura, che negli ultimi anni si è arricchita compositivamente con diverse sfumature grafiche (segni, graffi, scalfitture realizzate con oggetti di vario tipo) nonché con la tecnica del collage, con le stesure di china e l’uso di cornici in tinta legno, non abituali nella sua opera precedente.
Invece, la serie di ceramiche raku Variazioni sulla sfera mostrano la sua ricerca attorno alla forma tridimensionale utopica per eccellenza, simbolo di perfezione per gli antichi. Nella sua ceramica, l’artista sembra allontanarsi volutamente dalla forma perfetta, come stesse a giocare per il puro piacere di ripetere quasi la stessa procedura fino all’infinito. Consapevole che, se un giorno dovesse arrivarci, il gioco sarebbe finito e l’esperienza tristemente conclusa. E nel circolo ripetitivo della ri-creazione di forme diverse non ci nasconde la prova dei suoi pentimenti, ricuciture sulla materia modellata, riparazioni sulle ferite ancora visibili.
Infine, le poesie di Francisco del Moral, raccolte sotto il titolo Travesía, ripropongono il tema classico del viaggio come cammino di trasformazione. Ispirandosi al Camino de Santiago, il poeta racconta le diverse tappe del tratto francese descrivendole come se fossero le diverse tappe della vita, che trascorre a partire dalla nascita sui Pirenei verso il traguardo di Compostela. Un traguardo che, come l’orizzonte e come l’utopia serve fondamentalmente a farci camminare.
In quest’ottica l’artista plastico Andrea Zuppa esperimenta con tecniche, supporti e abbinamenti cromatici diversi allo scopo di soddisfare una sorta di esigenza estetica mai appagata.
La sua raccolta Figurazioni ci presenta lo stadio di sviluppo al momento presente nella sua pittura, che negli ultimi anni si è arricchita compositivamente con diverse sfumature grafiche (segni, graffi, scalfitture realizzate con oggetti di vario tipo) nonché con la tecnica del collage, con le stesure di china e l’uso di cornici in tinta legno, non abituali nella sua opera precedente.
Invece, la serie di ceramiche raku Variazioni sulla sfera mostrano la sua ricerca attorno alla forma tridimensionale utopica per eccellenza, simbolo di perfezione per gli antichi. Nella sua ceramica, l’artista sembra allontanarsi volutamente dalla forma perfetta, come stesse a giocare per il puro piacere di ripetere quasi la stessa procedura fino all’infinito. Consapevole che, se un giorno dovesse arrivarci, il gioco sarebbe finito e l’esperienza tristemente conclusa. E nel circolo ripetitivo della ri-creazione di forme diverse non ci nasconde la prova dei suoi pentimenti, ricuciture sulla materia modellata, riparazioni sulle ferite ancora visibili.
Infine, le poesie di Francisco del Moral, raccolte sotto il titolo Travesía, ripropongono il tema classico del viaggio come cammino di trasformazione. Ispirandosi al Camino de Santiago, il poeta racconta le diverse tappe del tratto francese descrivendole come se fossero le diverse tappe della vita, che trascorre a partire dalla nascita sui Pirenei verso il traguardo di Compostela. Un traguardo che, come l’orizzonte e come l’utopia serve fondamentalmente a farci camminare.
19
febbraio 2022
VERSo [e] uTOPIA
Dal 19 febbraio al 20 marzo 2022
arte contemporanea
Location
VISIONI ALTRE
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Orario di apertura
mercoledì e giovedì 11:00 – 14:00
venerdì sabato e domenica 11:00 -19:00
Vernissage
19 Febbraio 2022, 16.30
Sito web
Ufficio stampa
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Autore
Curatore