Sabato 7 marzo Straight to Hell chiude il primo mese di Versus2009 ospitando due autori tanto originali quanto genuini, due artisti, due amici e soprattutto due romani de roma che si confrontano nel cuore della street art capitolina.

BIO

GABRIELE CAMILLI (Mad Dog)

Sò nato dentro alle mura vecchie de Roma nell'83, amo Roma, sò campanilista.

Ho sempre disegnato, è una delle cose che me piace fa de più da sempre, ma è solo grazie a Marco Bevivino se ho ricominciato a farlo per il solo gusto de fallo, pe me stesso. Me piace un sacco de porcheria, non me ne frega gnente se a voi nun ve piace. Non starei a fa arte se dovessi falla in modo convenzionale, non ho studiato pe falla. Mi piace il riciclo, il diy invece è più dovuto al fatto che so prorpio fatto così in tutte le cose. Le cose che faccio so pezzi de me, dicono come la penso sulle cose della vita, sulle persone, dicono quello che penso ogni mattina quanno apro l'occhi.

MARCO (About) BEVIVINO

Marco è di Roma since 1977.

Nonostante disegni fin dalla tenera età, soltanto verso il 2003/2004 decide di uscire dalla propria stanza, esponendo pitture su legno in diversi locali, centri sociali e piccole gallerie Romane.

Comincia a Svolgere lavori su commissione per la maggior parte in ambito musicale, realizzando copertine di dischi, stickers, poster, principalmente di band Punk/Hardcore.

Il percorso è costante negli anni a venire, aumentano le esposizioni come le occasioni lavorative, attualmente lavora come grafico per il laboratorio serigrafico straight to hell e porta avanti i propri progetti artistici personali.

La sua ricerca continua, punta verso "qualcosa di non già visto" consapevole della quasi impossibilità della missione, cerca di cambiare strada ogni volta che si sente stretto tra definizioni ed etichette. Viene influenzato e colpito da quelle immagini che nel mucchio spiccano per semplicità di realizzazione, originalità e spontaneità, non ama tutto ciò che è "pomposo" finto, copiato, scioccante a tutti i costi, già visto, poco umile.

Non riesce ad avere un solo stile, questo varia spesso a seconda del supporto usato, del fine, degli strumenti a disposizione al momento e dai vari stati d'animo.

Lo scopo però resta sempre quello di realizzare immagini semplici che lascino spazio ad ogni tipo di interpretazione, senza un significato ben preciso...spesso senza averlo affatto.