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Vertical Depth
Vertical Depth è una mostra tripersonale ideata per la riapertura 2014 dello spazio espositivo. I tre progetti esposti sono accomunati dalla scomposizione delle forme, in grado di generare un’immagine nuova che mette in discussione la natura stessa del mezzo espressivo utilizzato per realizzarle.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Francesco Fossati riprende un progetto iniziato nel 2011 e lo porta ad una dimensione installativa. Una fotografia di grande formato, che ritrae lo skyline di una megalopoli, viene sezionata creando delle strisce verticali, le quali sono applicate alla parete facendo coincidere il tetto di ogni edificio con un nuovo orizzonte. Questa linea orizzontale seziona lo spazio espositivo creando un grado zero da cui partire per ripensare il ruolo delle città contemporanee.
Dario Sbrana presenta “La Montagna”, un lavoro analitico sulla pittura. L’immagine è composta da due multipli, pitture ad olio su tela eseguite da pittori di mestiere per arredare i salotti economici del primo dopoguerra, tagliate e rovesciate sulle diagonali. “Rompere la struttura compositiva di sostegno all’immagine per distillarne il residuo. Il risultato è un raffreddamento istantaneo della materia prima capace di restituirne le effettiva capacità. La rappresentazione diventa subliminale, ma presente, a favore di un ritorno della materia, controllata dalla simmetria.”
Cristiano Tassinari gioca con le possibilità di identificazione e associazione nello spettatore in relazione la loro back ground ed esplora idiosincrasie attraverso diversi livelli di sottrazione ed addizione.
Basandosi per questo lavoro sull'analisi di soluzioni espositive, sviluppa una eterogenea strategia critica rivolgendo l'attenzione sull'ambiguità delle forma e sull'atto espositivo stesso.
Il Displayer realizzato, struttura comunemente deputata ad altri utilizzi e funzioni, in questo contesto viene svuotata del suo scopo e sistemata nello spazio come isolato oggetto scultoreo o struttura architettonica; al tempo stesso, l`artista sottolinea la presenza del soggetto mancante, posizionando su di essa adesivi o elementi appartenenti al kitsch.
Dario Sbrana presenta “La Montagna”, un lavoro analitico sulla pittura. L’immagine è composta da due multipli, pitture ad olio su tela eseguite da pittori di mestiere per arredare i salotti economici del primo dopoguerra, tagliate e rovesciate sulle diagonali. “Rompere la struttura compositiva di sostegno all’immagine per distillarne il residuo. Il risultato è un raffreddamento istantaneo della materia prima capace di restituirne le effettiva capacità. La rappresentazione diventa subliminale, ma presente, a favore di un ritorno della materia, controllata dalla simmetria.”
Cristiano Tassinari gioca con le possibilità di identificazione e associazione nello spettatore in relazione la loro back ground ed esplora idiosincrasie attraverso diversi livelli di sottrazione ed addizione.
Basandosi per questo lavoro sull'analisi di soluzioni espositive, sviluppa una eterogenea strategia critica rivolgendo l'attenzione sull'ambiguità delle forma e sull'atto espositivo stesso.
Il Displayer realizzato, struttura comunemente deputata ad altri utilizzi e funzioni, in questo contesto viene svuotata del suo scopo e sistemata nello spazio come isolato oggetto scultoreo o struttura architettonica; al tempo stesso, l`artista sottolinea la presenza del soggetto mancante, posizionando su di essa adesivi o elementi appartenenti al kitsch.
05
marzo 2014
Vertical Depth
Dal 05 al 09 marzo 2014
arte contemporanea
Location
MARS
Milano, Via Guido Guinizelli, 6, (Milano)
Milano, Via Guido Guinizelli, 6, (Milano)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica 15-19
Vernissage
5 Marzo 2014, ore 18.00
Autore