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Vespe nella Notte
opere di Lodola e Sansavini sul tema della Vespa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Vespe nella Notte” è il titolo della mostra che la galleria
“Pancaldi artecontemporanea” di Roma ha scelto per celebrare la grande
“Notte Bianca” della capitale che si svolgerà Sabato 9 settembre.
La mostra, curata dall’agenzia “La Maya Desnuda” del critico d’arte Silvia
Arfelli, presenta opere di Marco Lodola e di Massimo Sansavini, è
patrocinata dal Ministero per i Beni Culturali, dal Comune di Roma e dalla
Camera di Commercio di Roma ed è realizzata in occasione del sessantesimo
compleanno del mezzo di trasporto più desiderato da intere generazioni di
scooteristi in mezzo mondo. La Vespa è una motocicletta “cult”, diventata
un’icona della contemporaneità al cui mito hanno contribuito il cinema, il
costume e gli anni del boom economico; un mito le cui potenzialità non
potevano sfuggire a Marco Lodola, l’artista italiano attualmente fra i
maggiori rappresentanti del pop internazionale, di cui vengono esposte sei
opere della nota serie di smalti su tela di juta, e a Massimo Sansavini, che
presenta quattro opere realizzate con la collaudata tecnica ad incastri in
legno colorato e lucidato.
“Esporre opere di Lodola e Sansavini sul tema della Vespa, ha significato
confrontare due interpretazioni decisamente diverse, in qualche modo
complementari, in cui la chiave di lettura new-pop appare assolutamente
originale ed incisiva per entrambi”, spiega Silvia Arfelli curatrice
dell’evento. “Lodola realizza le sue figure ridotte a sagome, frutto di un
disarmante processo di sintesi che deriva dallo studio attento degli
antichi, dell’arte egizia in particolare, capace con pochi segni di entrare
nel vivo dell’immagine. Le sue sono Vespe in movimento, con sopra uno o due
personaggi, di grande impatto mediatico perchè richiamano quell’incrollabile
iconografia che la Vespa rappresenta nell’immaginario collettivo: la famosa
scena di Vacanze romane poi interpretata nella vita vera dai tanti fidanzati
d’Italia che in sella alla Vespa diventavano novelli Peck ed Hepburn,
origine di quella spettacolarità esibizionistica che caratterizzerà
l’artificioso sistema di vita dell’uomo moderno, che Lodola ha saputo
cogliere ed interpretare negli anni con ludica ironia. Sansavini invece,
presenta una Vespa vorticosamente dinamica e giocosamente aggressiva,
solitaria protagonista del suo mondo, com’è per tutte le grandi dive: e il
suo mondo è uno schizzare di luci e di fiamme che ricordano i custom
americani, in un effetto comix elaborato e surreale in cui il mezzo
meccanico lancia una sfida al tempo e alla velocità, che è poi la sfida che
tutti noi affrontiamo ogni giorno”, conclude Arfelli.
“Pancaldi artecontemporanea” di Roma ha scelto per celebrare la grande
“Notte Bianca” della capitale che si svolgerà Sabato 9 settembre.
La mostra, curata dall’agenzia “La Maya Desnuda” del critico d’arte Silvia
Arfelli, presenta opere di Marco Lodola e di Massimo Sansavini, è
patrocinata dal Ministero per i Beni Culturali, dal Comune di Roma e dalla
Camera di Commercio di Roma ed è realizzata in occasione del sessantesimo
compleanno del mezzo di trasporto più desiderato da intere generazioni di
scooteristi in mezzo mondo. La Vespa è una motocicletta “cult”, diventata
un’icona della contemporaneità al cui mito hanno contribuito il cinema, il
costume e gli anni del boom economico; un mito le cui potenzialità non
potevano sfuggire a Marco Lodola, l’artista italiano attualmente fra i
maggiori rappresentanti del pop internazionale, di cui vengono esposte sei
opere della nota serie di smalti su tela di juta, e a Massimo Sansavini, che
presenta quattro opere realizzate con la collaudata tecnica ad incastri in
legno colorato e lucidato.
“Esporre opere di Lodola e Sansavini sul tema della Vespa, ha significato
confrontare due interpretazioni decisamente diverse, in qualche modo
complementari, in cui la chiave di lettura new-pop appare assolutamente
originale ed incisiva per entrambi”, spiega Silvia Arfelli curatrice
dell’evento. “Lodola realizza le sue figure ridotte a sagome, frutto di un
disarmante processo di sintesi che deriva dallo studio attento degli
antichi, dell’arte egizia in particolare, capace con pochi segni di entrare
nel vivo dell’immagine. Le sue sono Vespe in movimento, con sopra uno o due
personaggi, di grande impatto mediatico perchè richiamano quell’incrollabile
iconografia che la Vespa rappresenta nell’immaginario collettivo: la famosa
scena di Vacanze romane poi interpretata nella vita vera dai tanti fidanzati
d’Italia che in sella alla Vespa diventavano novelli Peck ed Hepburn,
origine di quella spettacolarità esibizionistica che caratterizzerà
l’artificioso sistema di vita dell’uomo moderno, che Lodola ha saputo
cogliere ed interpretare negli anni con ludica ironia. Sansavini invece,
presenta una Vespa vorticosamente dinamica e giocosamente aggressiva,
solitaria protagonista del suo mondo, com’è per tutte le grandi dive: e il
suo mondo è uno schizzare di luci e di fiamme che ricordano i custom
americani, in un effetto comix elaborato e surreale in cui il mezzo
meccanico lancia una sfida al tempo e alla velocità, che è poi la sfida che
tutti noi affrontiamo ogni giorno”, conclude Arfelli.
08
settembre 2006
Vespe nella Notte
Dall'otto al 29 settembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA PANCALDI ARTECONTEMPORANEA
Roma, Via Antonio Serra, 78, (Roma)
Roma, Via Antonio Serra, 78, (Roma)
Orario di apertura
ma / ve 15,30 / 19a,00 sa 10,00 / 13,009 settembre inaugurazione ore 18,30 / a oltranza
Ma - Ve 15,30 / 19,30 Sab. per appuntamento
Vernissage
8 Settembre 2006, ore 18-21
Autore
Curatore