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Vesuvian Rhapsody
Le artiste Isabella e Tiziana Pers hanno realizzato una performance sabato 9 febbraio. Questo progetto ruota attorno al concetto dell’apparenza, che si delinea essere la superficie e quindi il limite delle cose. Codificare l’immagine di un paesaggio significa dargli una collocazione mentale, così come offrire un’assenza del chiaramente riconoscibile induce a contemplarne la presenza
Comunicato stampa
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Le artiste Isabella e Tiziana Pers hanno realizzato sabato 9 febbraio la performance VESUVIAN RHAPSODY nella periferia est di Napoli nell’ambito del progetto N.EST della Project Room del Museo MADRE, a cura di Gigiotto Del Vecchio e Stefania Palumbo.
N.EST è un’Opera-progetto sulle trasformazioni urbane attraverso l'arte, la creatività ed i nuovi media.
La performance VESUVIAN RHAPSODY ruota attorno al concetto dell’apparenza, che si delinea essere la superficie e quindi il limite delle cose. Codificare l’immagine di un paesaggio significa dargli una collocazione mentale, così come offrire un’assenza del chiaramente riconoscibile induce a contemplarne la presenza.
La realtà, trasfigurata dall’illeggibile, da’ un limite alla lettura dell’immagine senza il quale non la si potrebbe vedere chiaramente.
Su queste riflessioni nasce VESUVIAN RHAPSODY: un intervento site-specific in cui l’est dell’Europa viene sovrapposto all’est di Napoli mediante una festa e un concerto balcanici di venti minuti che hanno avuto luogo nella zona periferica di Gianturco. La performance ha preso vita sulle note musicali degli Slivovitz durante la pausa lungo il tragitto del City Sightseeing che, per iniziativa di N.EST (www.napoliest.it), percorreva ogni sabato, con partenza dal museo MADRE, le vie di Napoli est.
Tra containers e costruzioni industriali in disuso musicisti e pubblico sono diventati parte attiva di una scenografia surreale in cui, lavorando su più livelli mentali, la periferia si trasforma e offre una nuova chiave di lettura di sé, un est diventa altro est, e i connotati e le identità si confondono e si sovrappongo.
N.EST è un’Opera-progetto sulle trasformazioni urbane attraverso l'arte, la creatività ed i nuovi media.
La performance VESUVIAN RHAPSODY ruota attorno al concetto dell’apparenza, che si delinea essere la superficie e quindi il limite delle cose. Codificare l’immagine di un paesaggio significa dargli una collocazione mentale, così come offrire un’assenza del chiaramente riconoscibile induce a contemplarne la presenza.
La realtà, trasfigurata dall’illeggibile, da’ un limite alla lettura dell’immagine senza il quale non la si potrebbe vedere chiaramente.
Su queste riflessioni nasce VESUVIAN RHAPSODY: un intervento site-specific in cui l’est dell’Europa viene sovrapposto all’est di Napoli mediante una festa e un concerto balcanici di venti minuti che hanno avuto luogo nella zona periferica di Gianturco. La performance ha preso vita sulle note musicali degli Slivovitz durante la pausa lungo il tragitto del City Sightseeing che, per iniziativa di N.EST (www.napoliest.it), percorreva ogni sabato, con partenza dal museo MADRE, le vie di Napoli est.
Tra containers e costruzioni industriali in disuso musicisti e pubblico sono diventati parte attiva di una scenografia surreale in cui, lavorando su più livelli mentali, la periferia si trasforma e offre una nuova chiave di lettura di sé, un est diventa altro est, e i connotati e le identità si confondono e si sovrappongo.
24
febbraio 2008
Vesuvian Rhapsody
24 febbraio 2008
performance - happening
Location
MADRE – MUSEO D’ARTE DONNA REGINA
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Sito web
www.nestube.com/nest/scheda_contributo.php?lang=0&id=127
Autore
Curatore