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Vetro e disegno. Il processo creativo nelle storiche vetrerie muranesi del ‘900
La mostra indaga lo stretto legame che unisce il mondo del disegno a quello del vetro attraverso oltre 50 vetri artistici realizzati tra gli anni ’10 e ’80 del Novecento, opere iconiche non solo della vetreria produttrice ma anche del periodo di esecuzione, ai quali si affiancano disegni e schizzi.
Comunicato stampa
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Verrà inaugurato il 1 febbraio 2020 alle ore 18.30 negli spazi di InGalleria — Punta Conterie Vetro e Disegno — Il processo creativo nelle storiche vetrerie muranesi del ‘900, progetto espositivo a cura di Caterina Toso, storica del vetro ed erede dell’Archivio della Fratelli Toso, dedicato a ripercorrere decennio dopo decennio Murano in quello che è stata nel secolo scorso: una fucina di idee, di arte, di innovazione ma anche straordinario e operoso hub produttivo e commerciale su scala internazionale.
L’esposizione, che fa seguito al progetto inaugurale Lino Tagliapietra. Glasswork, si inserisce nel programma di mostre ed eventi promossi da Punta Conterie che con cadenza quadrimestrale scandiscono un calendario culturale unico nel panorama muranese e veneziano in cui arte vetraria, design, arti visive sperimentano nuove modalità espressive. Alternando uno sguardo al contemporaneo e uno al passato, ad emergere nei progetti del nuovo hub muranese sono gli elementi di innovazione, sperimentazione, impollinazione tra diverse discipline che da sempre caratterizzano l’arte vetraria a Murano.
Vetro e Disegno — Il processo creativo nelle storiche vetrerie muranesi del ‘900 non si sottrae a questo approccio indagando lo stretto legame che da sempre unisce il mondo del disegno al mondo del vetro. Attraverso un percorso ragionato, l’esposizione porta nelle sale di InGalleria circa 50 vetri artistici realizzati tra gli anni '10 e gli anni '80 del '900, opere iconiche non solo della vetreria produttrice ma anche del periodo di esecuzione, ai quali si affiancano i disegni che raccontano la loro storia: schizzi, disegni preparatori, disegni per la fornace, disegni definitivi di post-produzione, lucidi per i cataloghi.
Fratelli Toso, Barovier&Toso, SALIR, Venini, AVEM, Seguso Vetri d'Arte, Vetreria Aureliano Toso, Vistosi, Galliano Ferro: queste le vetrerie locali selezionate dalla curatrice Caterina Toso per la loro storicità (tutte fondate nella prima metà del secolo scorso). Si tratta di fabbriche di grandi dimensioni dove la figura del disegnatore restava ben distinta da quella del maestro, senza far venir meno una stretta collaborazione tra di loro. Il percorso espositivo è dunque un approfondimento che dal vetro si concentra sul ruolo del disegno e sulla struttura degli archivi delle vetrerie muranesi che, una volta decodificati, restituiscono un'immagine più precisa di come funzionavano le ditte novecentesche.
Il percorso prende vita al secondo piano di Punta Conterie e si snoda nelle sale di InGalleria con un carattere non solo storico, ma anche didattico e contemporaneo. L’intera esposizione presenta un itinerario cronologico ricostruito per creare una puntuale corrispondenza tra disegno e opera in vetro attraverso disegni originali e, laddove questi non fossero reperibili, da foto storiche, dettagli e curiosità. Il visitatore sarà accolto da un lampadario di Galliano Ferro – azienda specializzata nel settore dell’illuminazione – disegnato da Giorgio Ferro per poi accedere alla prima stanza dove 10 volumi originali mostrano le modalità di archiviazione del Novecento su carta. La seconda stanza di InGalleria ospita la lastra con profili incisi a sabbia dal disegno di Vittorio Zecchin e prosegue con un’esposizione di oggetti tridimensionali – principalmente vasi – di circa 40 cm di altezza dove sono visibili anche gruppi di opere appartenenti alla stessa serie originale. Prima di concludersi, la mostra racconta la diversità degli anni Sessanta e Settanta, periodo nel quale l’approccio produttivo evolve diventando semi-industriale preferendo scelte monocromatiche, eseguite anche con la soffiatura a stampo.
Un viaggio a ritroso dunque nel mondo del progetto dal quale emergono i nomi di alcuni grandi designer del vetro novecentesco, da Tomaso Buzzi a Fulvio Bianconi, da Ercole Barovier a Dino Martens i cui disegni trovarono nelle mani dei maestri muranesi i perfetti esecutori.
Disegni e opere provenienti, così come il materiale d'archivio esposto, delle vetrerie di Fratelli Toso, Barovier&Toso, SALIR, A.Ve.M e Galliano Ferro e dalla Fondazione Giorgio Cini e il Centro Studi Vetro con i disegni di Venini, Seguso Vetri d’Arte e Aureliano Toso.
Le opere, tutti vetri originali, provengono da importanti collezioni private italiane e straniere, tra cui la collezione Holz del tedesco Lutz H. Holz e degli eredi Vistosi. In alcuni casi vennero presentate a La Biennale di Venezia, in altri si tratta di opere meno conosciute: un design inedito di Hans Stoltenberg Lerche originale realizzato dalla Fratelli Toso o le vetrate disegnate da Vittorio Zecchin per le porte della ditta SALIR.
La mostra sarà corredata da un catalogo a cura dello studio grafico udinese Designwork. Tra le sue pagine si potranno leggere le parole di Marc Heiremans, uno dei più rilevanti ricercatori ed esperti del vetro muranese del '900
L’esposizione, che fa seguito al progetto inaugurale Lino Tagliapietra. Glasswork, si inserisce nel programma di mostre ed eventi promossi da Punta Conterie che con cadenza quadrimestrale scandiscono un calendario culturale unico nel panorama muranese e veneziano in cui arte vetraria, design, arti visive sperimentano nuove modalità espressive. Alternando uno sguardo al contemporaneo e uno al passato, ad emergere nei progetti del nuovo hub muranese sono gli elementi di innovazione, sperimentazione, impollinazione tra diverse discipline che da sempre caratterizzano l’arte vetraria a Murano.
Vetro e Disegno — Il processo creativo nelle storiche vetrerie muranesi del ‘900 non si sottrae a questo approccio indagando lo stretto legame che da sempre unisce il mondo del disegno al mondo del vetro. Attraverso un percorso ragionato, l’esposizione porta nelle sale di InGalleria circa 50 vetri artistici realizzati tra gli anni '10 e gli anni '80 del '900, opere iconiche non solo della vetreria produttrice ma anche del periodo di esecuzione, ai quali si affiancano i disegni che raccontano la loro storia: schizzi, disegni preparatori, disegni per la fornace, disegni definitivi di post-produzione, lucidi per i cataloghi.
Fratelli Toso, Barovier&Toso, SALIR, Venini, AVEM, Seguso Vetri d'Arte, Vetreria Aureliano Toso, Vistosi, Galliano Ferro: queste le vetrerie locali selezionate dalla curatrice Caterina Toso per la loro storicità (tutte fondate nella prima metà del secolo scorso). Si tratta di fabbriche di grandi dimensioni dove la figura del disegnatore restava ben distinta da quella del maestro, senza far venir meno una stretta collaborazione tra di loro. Il percorso espositivo è dunque un approfondimento che dal vetro si concentra sul ruolo del disegno e sulla struttura degli archivi delle vetrerie muranesi che, una volta decodificati, restituiscono un'immagine più precisa di come funzionavano le ditte novecentesche.
Il percorso prende vita al secondo piano di Punta Conterie e si snoda nelle sale di InGalleria con un carattere non solo storico, ma anche didattico e contemporaneo. L’intera esposizione presenta un itinerario cronologico ricostruito per creare una puntuale corrispondenza tra disegno e opera in vetro attraverso disegni originali e, laddove questi non fossero reperibili, da foto storiche, dettagli e curiosità. Il visitatore sarà accolto da un lampadario di Galliano Ferro – azienda specializzata nel settore dell’illuminazione – disegnato da Giorgio Ferro per poi accedere alla prima stanza dove 10 volumi originali mostrano le modalità di archiviazione del Novecento su carta. La seconda stanza di InGalleria ospita la lastra con profili incisi a sabbia dal disegno di Vittorio Zecchin e prosegue con un’esposizione di oggetti tridimensionali – principalmente vasi – di circa 40 cm di altezza dove sono visibili anche gruppi di opere appartenenti alla stessa serie originale. Prima di concludersi, la mostra racconta la diversità degli anni Sessanta e Settanta, periodo nel quale l’approccio produttivo evolve diventando semi-industriale preferendo scelte monocromatiche, eseguite anche con la soffiatura a stampo.
Un viaggio a ritroso dunque nel mondo del progetto dal quale emergono i nomi di alcuni grandi designer del vetro novecentesco, da Tomaso Buzzi a Fulvio Bianconi, da Ercole Barovier a Dino Martens i cui disegni trovarono nelle mani dei maestri muranesi i perfetti esecutori.
Disegni e opere provenienti, così come il materiale d'archivio esposto, delle vetrerie di Fratelli Toso, Barovier&Toso, SALIR, A.Ve.M e Galliano Ferro e dalla Fondazione Giorgio Cini e il Centro Studi Vetro con i disegni di Venini, Seguso Vetri d’Arte e Aureliano Toso.
Le opere, tutti vetri originali, provengono da importanti collezioni private italiane e straniere, tra cui la collezione Holz del tedesco Lutz H. Holz e degli eredi Vistosi. In alcuni casi vennero presentate a La Biennale di Venezia, in altri si tratta di opere meno conosciute: un design inedito di Hans Stoltenberg Lerche originale realizzato dalla Fratelli Toso o le vetrate disegnate da Vittorio Zecchin per le porte della ditta SALIR.
La mostra sarà corredata da un catalogo a cura dello studio grafico udinese Designwork. Tra le sue pagine si potranno leggere le parole di Marc Heiremans, uno dei più rilevanti ricercatori ed esperti del vetro muranese del '900
01
febbraio 2020
Vetro e disegno. Il processo creativo nelle storiche vetrerie muranesi del ‘900
Dal primo febbraio al 10 maggio 2020
arti decorative e industriali
Location
PUNTA CONTERIE
Venezia, Fondamenta Marco Giustinian, 1, (VE)
Venezia, Fondamenta Marco Giustinian, 1, (VE)
Orario di apertura
da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00
Vernissage
1 Febbraio 2020, h 18.30, su invito
Sito web
Ufficio stampa
AtemporaryStudio
Autore
Curatore
Allestimento
MatteoSilverio
Progetto grafico
Sponsor