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VI Rassegna Poesiarte Milano – Vuoti d’aria
Questo sesto appuntamento di Poesiarte dal titolo “Vuoti d’aria” vuole essere emblematicamente anche un saluto, un momento di riflessione sui vuoti che inesorabilmente prima o poi ci piombano addosso, sventure o rivoluzioni, gioie o dolori, fluttuazioni di esistenze, di riferimenti, di luoghi.
Comunicato stampa
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VI Rassegna
Poesiarte Milano
‘Vuoti d’aria’
15 - 16 giugno 2009
Questo sesto appuntamento di Poesiarte Milano dal titolo “Vuoti d’aria” vuole essere emblematicamente anche un saluto, un momento di riflessione sui vuoti che inesorabilmente prima o poi ci piombano addosso, sventure o rivoluzioni, gioie o dolori, fluttuazioni di esistenze, di riferimenti, di luoghi.
Questa è l’ultima manifestazione che si terrà in Viale Col di Lana 8 nell’attesa di trasbordarci nel nuovo spazio di viale Bligny 42.
Organizzazione a cura di:
Mavi Ferrando, Donatella Airoldi (Associazione Quintocortile)
Con la collaborazione di:
Adam Vaccaro, Claudia Azzola, Laura Cantelmo (Associazione Milanocosa)
Poeti: Claudia Azzola, Maria Carla Baroni, Fabrizio Bianchi, Sandro Boccardi, Rinaldo Caddeo, Laura Canevali, Laura Cantelmo, Biagio Cepollaro, Annamaria De Pietro, Gabriele Favagrossa, Beno Fignon, Gabriella Galzio, Eugenio Grandinetti, Alberto Mari, Lorenzo Morandotti, Meeten Nasr, Guido Oldani, Alessandra Paganardi, Maria Pia Quintavalla, Paolo Rabissi, Marco Saya, Ivana Tanzi, Italo Testa, Paolo Valentino, Adam Vaccaro, Cesare Vergati
Artisti: Eugenio Alberti Schatz, Alvaro, Adalberto Borioli, Maria Amalia Cangiano, Salvatore Carbone, Chiò, Albino Di Francesco, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Mavi Ferrando, Aldo Ferro, Anna Finetti, Ornella Garbin, Mario Gatto, Gino Gini, Jane Kennedy, Grazia Lavia, Pino Lia, Giorgio Longo, Ruggero Maggi, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Daniela Miotto, Annalisa Mitrano, Roberto Origgi, Francesco Pizzo, Antonella Prota Giurleo, Luca Rendina, Raffaele Romano, Evelina Schatz, Marina Sanchez, Stefania Selmi, Stefano Sevegnani, Stefano Soddu, Roberto Sommariva, Spelta, Roberto Vecchione, Rosanna Veronesi, Paola Zan
Intermezzi musicali: Marco Saya (chitarra jazz)
Poesiarte Milano si svolgerà a Quintocortile nei giorni lunedì 15 e martedì 16 giugno 2009 con interventi di poeti e musicisti dalle ore 17,30 alle ore 21.
Ciascuna giornata vedrà l’intervento di 12 poeti e di alcuni musicisti che presenteranno loro lavori sul tema secondo un calendario prestabilito. Oltre trenta artisti invitati realizzeranno ed esporranno un’opera sul tema della manifestazione.
Adam Vaccaro
Vuoti d’aria
‘Stiamo attraversando una fase che fa spesso avvertire mancanze acute nelle condizioni di vivibilità, relative all’ambiente fisico o culturale, politico o di altri ambiti di relazioni sociali. Percezioni vissute e avvertite all’interno e all’esterno dei singoli, e traducibili in sensazioni di vuoto o di faticoso respiro vitale; a cominciare da quell’elemento primario e composito che è l’aria.
Aria come insieme di condizioni ambientali, rese sempre più inquinate da uno sviluppo economico anch’esso boccheggiante nella crisi mondiale in atto, che chiede di ripensarlo in termini alquanto diversi.
Vuoti d’Aria, dunque, come metafora di carenze ben più generali. Ma le percezioni di mancanza sono anche fonte di creatività, che resiste in ogni epoca con spinte a re-agire per immaginare condizioni rinnovate di vita; anche là dove la storia tende a mettere in crisi senso e comunità civile’.
Donatella Airoldi
The end Viale Col di Lana 8
Non volevo scrivere.
Ho scelto parole inglesi, lingua un po’ aliena, per allontanare anche con le parole una vibrazione appesantita da un dolore lancinante che trova spasimi ma non confini.
E’ difficile trovare riguardosi nascondimenti per un luogo paradisiaco che nel suo silenzio riservato ha captato pensieri sottili, entusiasmi di popolo, riscatti incantati nei diamanti vegetali. Ha sofferto con noi, si è squarciato su discussioni furibonde, si è ubriacato di artisti, di poeti, di intellettuali, di giornalisti, di critici, di casalinghi travestiti.
Nella devastazione di credo politico e di valori assoluti, con la sua bellezza che non conosceva limiti, chiariva che la perfezione è nelle ortensie fiorite, negli oleandri bianchi rossi raccolti a grappoli, nelle rose appuntite che inseriscono graffi indelebili e acuti, nella cultura che si sintonizza con i bruciori di stile perché è dai batteri inferociti che nascono le rivoluzioni.
Come non sentire, nel giardino nascosto, le voci di Roberto Borghi, Lea Vergine, Evelina Schatz, Guido Oldani e molti, molti altri, e i mille artisti che hanno passato e palpitato catenelle e pareti grigie, basi rettangolari quasi bianche, mousse di ricotta da spalmare.
Ciosp, è finita… e il giardino è certamente terra su cui calcolare gli indici di nuove costruzioni.
Non abbiamo bisogno di consolatori, le lacrime sono fiumi vitali, soprattutto quando non riescono a trovare una via d’uscita e ogni finestra è sigillata come quando nell’afa metropolitana il treno ha i finestrini bloccati e l’aria condizionata è solo nei palazzi del potere.
Rimarrà nei nostri canali uditivi quel cigolio di porta di legno, arrugginita, bianca con i vetri opachi che, nel silenzio assoluto tra una parola e l’altra del poeta, marcava l’ingresso di un palpabile ritardatario. E quel microfono incestuoso, passato di mano in mano, che non voleva mai funzionare. E quel pavimento di legno scarso, a listoni semi-uguali, che voleva articolare parole e che se la posizione dell’opera scultorea non gli piaceva arricciava il lato destro, o sinistro, costringendoci al suo riposizionamento nello spazio. … E quelle arcate alte che paiono uno spicchio di chiesa sconsacrata. E la parete bianca con la piccola finestra quadrangolare al cielo?
Nel giardino, con le sedie rosse srotolate al sole, chiacchiere e pensieri pesanti, impressioni che partono dal singolo capello bianco e arrivano fino al laccio della scarpa strappato per volontà divina, il cibo al tavolo, il vino sorseggiato campestremente, il buio nelle giornate invernali e fredde che veniva accarezzato da una nota di luce artificiale sugli steli di rosa con le spine ardenti e gonfie.
Tutta questa forza ed energia di artisti, poeti, musicisti, giornalisti, critici, amici e la passione nel credere che si può, a piccoli morsi scelti con posizionamenti mirati e opportuni, senza fuoriuscita di sangue, cambiare il mondo ci ha portato nella casbah pungente di viale Bligny 42.
Non saremo nel piano della coca e nemmeno nel piano della vita goduriosa e un po’ allettante che si raggiunge dalle incredibili scale, per trovarci occorrerà superare il portone di legno un po’ sporco spesso piantonato da bande rivali che si trova all’interno, e lì, nella confluenza dei cortili e sapori di Casablanca, Quintocortile continuerà la lotta : arte, provocazione, poesia, ingegno e un po’ di follia.
Il diamante resterà incastonato nei frammenti articolati del cuore.
Lunedì 15 giugno (dalle ore 17,30) letture dei poeti:
Maria Carla Baroni
Cesare Vergati
Gabriella Galzio
*
Sandro Boccardi
Annamaria De Pietro
Alberto Mari
*
Meeten Nasr
Paolo Rabissi
Marco Saya
*
Biagio Cepollaro
Lorenzo Morandotti
Italo Testa
Adam Vaccaro
Martedì 16 giugno (dalle ore 17,30) letture dei poeti:
Rinaldo Caddeo
Beno Fignon
Maria Pia Quintavalla
*
Fabrizio Bianchi
Gabriele Favagrossa
Eugenio Grandinetti
*
Guido Oldani
Alessandra Paganardi
Ivana Tanzi
*
Laura Canevali
Paolo Valentino
Claudia Azzola
Laura Cantelmo
*Intermezzi musicali (3-5 m.) con la chitarra jazz di Marco Saya
Info: Associazione Quintocortile - Mavi Ferrando, Donatella Airoldi – tel. 338 8007617 quintocortile@tiscali.it
Associazione culturale Milanocosa – Adam Vaccaro – tel. 347 7104584 info@milanocosa.it
Poesiarte Milano
‘Vuoti d’aria’
15 - 16 giugno 2009
Questo sesto appuntamento di Poesiarte Milano dal titolo “Vuoti d’aria” vuole essere emblematicamente anche un saluto, un momento di riflessione sui vuoti che inesorabilmente prima o poi ci piombano addosso, sventure o rivoluzioni, gioie o dolori, fluttuazioni di esistenze, di riferimenti, di luoghi.
Questa è l’ultima manifestazione che si terrà in Viale Col di Lana 8 nell’attesa di trasbordarci nel nuovo spazio di viale Bligny 42.
Organizzazione a cura di:
Mavi Ferrando, Donatella Airoldi (Associazione Quintocortile)
Con la collaborazione di:
Adam Vaccaro, Claudia Azzola, Laura Cantelmo (Associazione Milanocosa)
Poeti: Claudia Azzola, Maria Carla Baroni, Fabrizio Bianchi, Sandro Boccardi, Rinaldo Caddeo, Laura Canevali, Laura Cantelmo, Biagio Cepollaro, Annamaria De Pietro, Gabriele Favagrossa, Beno Fignon, Gabriella Galzio, Eugenio Grandinetti, Alberto Mari, Lorenzo Morandotti, Meeten Nasr, Guido Oldani, Alessandra Paganardi, Maria Pia Quintavalla, Paolo Rabissi, Marco Saya, Ivana Tanzi, Italo Testa, Paolo Valentino, Adam Vaccaro, Cesare Vergati
Artisti: Eugenio Alberti Schatz, Alvaro, Adalberto Borioli, Maria Amalia Cangiano, Salvatore Carbone, Chiò, Albino Di Francesco, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Mavi Ferrando, Aldo Ferro, Anna Finetti, Ornella Garbin, Mario Gatto, Gino Gini, Jane Kennedy, Grazia Lavia, Pino Lia, Giorgio Longo, Ruggero Maggi, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Daniela Miotto, Annalisa Mitrano, Roberto Origgi, Francesco Pizzo, Antonella Prota Giurleo, Luca Rendina, Raffaele Romano, Evelina Schatz, Marina Sanchez, Stefania Selmi, Stefano Sevegnani, Stefano Soddu, Roberto Sommariva, Spelta, Roberto Vecchione, Rosanna Veronesi, Paola Zan
Intermezzi musicali: Marco Saya (chitarra jazz)
Poesiarte Milano si svolgerà a Quintocortile nei giorni lunedì 15 e martedì 16 giugno 2009 con interventi di poeti e musicisti dalle ore 17,30 alle ore 21.
Ciascuna giornata vedrà l’intervento di 12 poeti e di alcuni musicisti che presenteranno loro lavori sul tema secondo un calendario prestabilito. Oltre trenta artisti invitati realizzeranno ed esporranno un’opera sul tema della manifestazione.
Adam Vaccaro
Vuoti d’aria
‘Stiamo attraversando una fase che fa spesso avvertire mancanze acute nelle condizioni di vivibilità, relative all’ambiente fisico o culturale, politico o di altri ambiti di relazioni sociali. Percezioni vissute e avvertite all’interno e all’esterno dei singoli, e traducibili in sensazioni di vuoto o di faticoso respiro vitale; a cominciare da quell’elemento primario e composito che è l’aria.
Aria come insieme di condizioni ambientali, rese sempre più inquinate da uno sviluppo economico anch’esso boccheggiante nella crisi mondiale in atto, che chiede di ripensarlo in termini alquanto diversi.
Vuoti d’Aria, dunque, come metafora di carenze ben più generali. Ma le percezioni di mancanza sono anche fonte di creatività, che resiste in ogni epoca con spinte a re-agire per immaginare condizioni rinnovate di vita; anche là dove la storia tende a mettere in crisi senso e comunità civile’.
Donatella Airoldi
The end Viale Col di Lana 8
Non volevo scrivere.
Ho scelto parole inglesi, lingua un po’ aliena, per allontanare anche con le parole una vibrazione appesantita da un dolore lancinante che trova spasimi ma non confini.
E’ difficile trovare riguardosi nascondimenti per un luogo paradisiaco che nel suo silenzio riservato ha captato pensieri sottili, entusiasmi di popolo, riscatti incantati nei diamanti vegetali. Ha sofferto con noi, si è squarciato su discussioni furibonde, si è ubriacato di artisti, di poeti, di intellettuali, di giornalisti, di critici, di casalinghi travestiti.
Nella devastazione di credo politico e di valori assoluti, con la sua bellezza che non conosceva limiti, chiariva che la perfezione è nelle ortensie fiorite, negli oleandri bianchi rossi raccolti a grappoli, nelle rose appuntite che inseriscono graffi indelebili e acuti, nella cultura che si sintonizza con i bruciori di stile perché è dai batteri inferociti che nascono le rivoluzioni.
Come non sentire, nel giardino nascosto, le voci di Roberto Borghi, Lea Vergine, Evelina Schatz, Guido Oldani e molti, molti altri, e i mille artisti che hanno passato e palpitato catenelle e pareti grigie, basi rettangolari quasi bianche, mousse di ricotta da spalmare.
Ciosp, è finita… e il giardino è certamente terra su cui calcolare gli indici di nuove costruzioni.
Non abbiamo bisogno di consolatori, le lacrime sono fiumi vitali, soprattutto quando non riescono a trovare una via d’uscita e ogni finestra è sigillata come quando nell’afa metropolitana il treno ha i finestrini bloccati e l’aria condizionata è solo nei palazzi del potere.
Rimarrà nei nostri canali uditivi quel cigolio di porta di legno, arrugginita, bianca con i vetri opachi che, nel silenzio assoluto tra una parola e l’altra del poeta, marcava l’ingresso di un palpabile ritardatario. E quel microfono incestuoso, passato di mano in mano, che non voleva mai funzionare. E quel pavimento di legno scarso, a listoni semi-uguali, che voleva articolare parole e che se la posizione dell’opera scultorea non gli piaceva arricciava il lato destro, o sinistro, costringendoci al suo riposizionamento nello spazio. … E quelle arcate alte che paiono uno spicchio di chiesa sconsacrata. E la parete bianca con la piccola finestra quadrangolare al cielo?
Nel giardino, con le sedie rosse srotolate al sole, chiacchiere e pensieri pesanti, impressioni che partono dal singolo capello bianco e arrivano fino al laccio della scarpa strappato per volontà divina, il cibo al tavolo, il vino sorseggiato campestremente, il buio nelle giornate invernali e fredde che veniva accarezzato da una nota di luce artificiale sugli steli di rosa con le spine ardenti e gonfie.
Tutta questa forza ed energia di artisti, poeti, musicisti, giornalisti, critici, amici e la passione nel credere che si può, a piccoli morsi scelti con posizionamenti mirati e opportuni, senza fuoriuscita di sangue, cambiare il mondo ci ha portato nella casbah pungente di viale Bligny 42.
Non saremo nel piano della coca e nemmeno nel piano della vita goduriosa e un po’ allettante che si raggiunge dalle incredibili scale, per trovarci occorrerà superare il portone di legno un po’ sporco spesso piantonato da bande rivali che si trova all’interno, e lì, nella confluenza dei cortili e sapori di Casablanca, Quintocortile continuerà la lotta : arte, provocazione, poesia, ingegno e un po’ di follia.
Il diamante resterà incastonato nei frammenti articolati del cuore.
Lunedì 15 giugno (dalle ore 17,30) letture dei poeti:
Maria Carla Baroni
Cesare Vergati
Gabriella Galzio
*
Sandro Boccardi
Annamaria De Pietro
Alberto Mari
*
Meeten Nasr
Paolo Rabissi
Marco Saya
*
Biagio Cepollaro
Lorenzo Morandotti
Italo Testa
Adam Vaccaro
Martedì 16 giugno (dalle ore 17,30) letture dei poeti:
Rinaldo Caddeo
Beno Fignon
Maria Pia Quintavalla
*
Fabrizio Bianchi
Gabriele Favagrossa
Eugenio Grandinetti
*
Guido Oldani
Alessandra Paganardi
Ivana Tanzi
*
Laura Canevali
Paolo Valentino
Claudia Azzola
Laura Cantelmo
*Intermezzi musicali (3-5 m.) con la chitarra jazz di Marco Saya
Info: Associazione Quintocortile - Mavi Ferrando, Donatella Airoldi – tel. 338 8007617 quintocortile@tiscali.it
Associazione culturale Milanocosa – Adam Vaccaro – tel. 347 7104584 info@milanocosa.it
15
giugno 2009
VI Rassegna Poesiarte Milano – Vuoti d’aria
Dal 15 al 16 giugno 2009
arte contemporanea
Location
QUINTOCORTILE
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Orario di apertura
dalle 17 alle 20
Vernissage
15 Giugno 2009, ore 17
Autore
Curatore