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Viaggio in Sicilia
L’arte contemporanea è sperimentazione. Sperimentazione di linguaggi diversi. Mille granelli di una spiaggia immensa che si sedimenterà nel tempo e solo poi finalmente si potrà capire, vedere nel suo insieme e apprezzarne il ruolo nella geografia della terra. Giusto e intelligente dunque il volere un incontro multiplo, che va anche al di là dell’ arte visiva, cercando una partecipazione didattica ed educativa che scruta e si verifica nelle proposta di un gruppo di giovani Siciliani (Davide Bramante, Filippo La Vaccara, Filippo Leonardi, Enzo Rovella, Pietro Zuccaro ) alla ricerca del proprio comunicare. Foto, pittura, scultura, video, proiezioni, oggetti d’ avanguardia o memorie del passato e citazioni, diventano un caleidoscopio di un fraseggiare che certamente non mancherà di parlare al pubblico più o meno avvezzo al confrontarsi.
Sia per calligrafia che per tecniche e tematiche i cinque artisti non hanno timore di accostarsi l’ uno all’ altro e di cimentarsi con altre culture. Essi fanno propria la confusione dei messaggi che si accavallano nella costante globalizzazione inserendo la loro esperienza personale quale difesa nel tentativo di domare il desiderio d’ imitazione e la perdita di identità.
Ora sono le sovrapposizioni senza moto, in cui l’ America attrae e respinge, di Davide Bramante, ora la leggerezza della forza di sospensione di monocrome conchiglie perse in un mare trasparente di Filippo Leonardi, o ancora la scultura in materiali poveri dipinti appartenente a un mondo infantile che è già così cresciuto di Filippo La Vaccara, o la materia piena e ricca di una pittura che non vuole essere tradizionale di Pietro Zuccaro, o infine le pesanti conferme evocative dei grandi dipinti di Enzo Rovella. Le tecniche sono diverse e varie: c’ è la pittura vera carica di materia ma con espressioni attuali, il video in proiezione che fa intervenire il movimento e il suono in un brandello di audiovisivo, un pensiero; c’ è la costruzione scultorea con materiali fragili senza certezza di durata; c’ è una pittura nuova che si mischia con la scultura dando spessori e tagli inconsueti; c’ è la costruzione con materiali del reale che riesce ad essere pittorica pur essendo una scultura; c’ è infine la fotografia come idea e concetto e non più come supporto. Insomma in tutte queste esperienze si sente una maestria nel modellare ad uso della propria creatività mezzi diversi forniti dal presente dallo sviluppo della nostra civiltà tanto basata sulla ricchezza della comunicazione. Dunque non più bidimensionalità della pittura o tridimensionalità della scultura, ma una ricerca più vasta e più fragile al tempo stesso, tesa a raccontare, spiegare, dire, emozionare, coinvolgere, raffreddare, fuggire, abile nel sentire il presente e forse incerta nel lasciare traccia nel futuro, per paura della sua velocità.
In tutti sempre la Sicilia come punto di riferimento, piattaforma di stabilità, genesi culturale, imprescindibile per apprendere e creare nuovi linguaggi abili al confronto. Ecco il mare, l’ acqua di Leonardi, ecco la lava di Rovella, la carnosità della terra di Zuccaro, il punto di vista di La Vaccara , l’ attrazione per il di là di Bramante.
Poi affianco a queste opere e i loro discorsi l’Associazione per l’Arte ha voluto le parole degli stessi artisti e di chi ha voglia di capire e di imparare in laboratori attivi. Grazie Alcamo.
Viaggio in Sicilia
Alcamo, Piazza Castello, (Trapani)