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Viaggio virtuale / viaggio reale
L’esposizione, promossa in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, pone l’attenzione su due differenti modalità di viaggio.
Comunicato stampa
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L’esposizione, promossa in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, pone l’attenzione su due differenti modalità di viaggio. Virtuale è quello permesso dalla fotografia, capace di coinvolgerci come semplici fruitori dell’immagine. In questo caso lo spostamento, che solitamente caratterizza il viaggio, è di tipo concettuale avvenendo solamente nella nostra immaginazione. Reale invece è l’esperienza concreta del viaggiare, quella che prevede uno spostamento dai luoghi della vita quotidiana. In riferimento a questo, fra i tanti viaggi (del passato o del presente) che si potevano prendere in considerazione, sono stati selezionati quelli realizzati dai modenesi Tina Zuccoli e Giò Barbieri.
Fra le tante immagini di proprietà o in deposito presso le Raccolte Fotografiche Modenesi Giuseppe Panini, sono state privilegiate le fotografie realizzate all’estero, capaci di restituire maggiormente la sensazione del viaggio. Pur non mancando le classiche “immagini da cartolina”, raffiguranti la Luna, le Cascate del Niagara o i ghiacciai canadesi, si è dato maggiore spazio alle fotografie che mostrano le diverse modalità di viaggio. Sono esposte infatti immagini turistiche, molto simili a quelle che noi tutti scattiamo durante le vacanze; altre di documentazione, con una particolare attenzione alla vita quotidiana svolta in note città europee; oppure foto di esplorazione, che mostrano luoghi fino a quel momento non ancora deturpati dall’uomo. Sarà facile notare come spesso i curatori abbiano scelto volutamente immagini animate da una o più persone, questo per offrire al visitatore la possibilità di scoprire gli usi e costumi caratteristici di quel determinato periodo storico e tipici di quella precisa parte del mondo. Numerose sono infine le fotografie in cui sono presenti i più svariati mezzi di trasporto; è sembrato infatti interessante mostrare come, in rapporto al mezzo di cui si dispone, siano possibili viaggi fra loro molto diversi, ragionando al tempo stesso sulla splendida sensazione di libertà (e quindi di viaggio) che può restituire una fotografia raffigurante un aereo in volo oppure un’automobile che appare di volta in volta sulle strade di più continenti.
La mostra, così come suggerito dal titolo, si divide in due parti: viaggio virtuale / viaggio reale.
La sezione dedicata al viaggio virtuale permette al visitatore di osservare alcune stereoscopie d’epoca (ottenute riprendendo lo stesso soggetto da punti di vista differenti, mediante l’ausilio di una macchina fotografica dotata di due obiettivi), trasformate per l’occasione in anaglifi (ottenuti stampando le due immagini stereoscopiche, sovrapponendole con una leggera sfasatura), queste ultime sono visibili indossando appositi occhialini che verranno forniti all’entrata della mostra. La particolarità delle immagini stereoscopiche consiste nella possibilità di vedere la fotografia in tre dimensioni, come se chi la guardasse fosse veramente in quel determinato luogo. A queste particolari immagini, molto diffuse nell’Ottocento, vanno ad aggiungersi naturalmente anche le fotografie non stereoscopiche che, pur non offrendo l’effetto tridimensionale, permettono comunque al fruitore di “essere” contemporaneamente nel centro storico di Parigi, sulla spiaggia di Biarritz o sulle alture del Sikkim.
La seconda parte della mostra affronta invece quello che è stato definito come viaggio reale. In questa sezione la fotografia muta di significato; da mezzo in grado di permettere un viaggio virtuale in luoghi mai visitati, a semplice testimonianza di viaggi realmente vissuti, documentati dalle immagini di due viaggiatori modenesi che hanno esplorato luoghi molto diversi fra loro: Tina Zuccoli e Giò Barbieri.
Tina Zuccoli dal 1956 ha compiuto numerose spedizioni scientifico-naturalistiche nelle Regioni Polari Artiche e ben 14 viaggi di studio a Nord del Circolo Polare Artico. Ha partecipato alla caccia della balena, vivendo con i balenieri norvegesi di Tromso operanti nell’Artico e con quelli di Sandefjord, provenienti dall’Antartide. Ha inoltre preso parte al censimento degli orsi bianchi (Isola Edge) ed a ricerche botaniche sulla flora delle Spitzbergen. Nel 1992 l’Università degli Studi di Modena le ha conferito la Laurea ad Honorem in Scienze Naturali. Di natura diversa, all’insegna dell’avventura, sono i viaggi di Giò Barbieri. Dell’autore, entrato nel Guinness dei primati nel 1982 per il record di paesi visitati, merita di essere ricordato il suo noto viaggio Modena-Bali-Modena compiuto a bordo di una Fiat Cinquecento del ’61 con un budget non superiore a 1.300.000 lire. Fra le immagini di Giò Barbieri in mostra, alcune si riferiscono al giro in autostop dall’Alaska alla Patagonia in sei mesi (1973), altre al tour dell’Africa in undici mesi (1979).
In mostra e nel catalogo sarà percepibile l’effetto tridimensionale di alcune stereoscopie d’epoca mediante appositi occhialini.
In occasione della mostra verrà presentato un corposo catalogo a colori contenente una selezione delle migliori fotografie di viaggio, un saggio introduttivo di Anna Lisa Bondioli e Luca Panaro, i testi di Tina Zuccoli (Un monumento alla Baia del Re) e Giò Barbieri (Inquilini di una sfera).
Il catalogo della mostra è in vendita nelle librerie (Viaggio virtuale / viaggio reale, Rfm Edizioni 2005, 131 pp., 12 euro) e distribuito gratuitamente ai Sostenitori 2005 delle Raccolte Fotografiche Modenesi Giuseppe Panini. Assieme al catalogo verranno consegnati gli appositi occhialini 3D con cui guardare le immagini comprese fra pag. 8 e pag. 47.
Fra le tante immagini di proprietà o in deposito presso le Raccolte Fotografiche Modenesi Giuseppe Panini, sono state privilegiate le fotografie realizzate all’estero, capaci di restituire maggiormente la sensazione del viaggio. Pur non mancando le classiche “immagini da cartolina”, raffiguranti la Luna, le Cascate del Niagara o i ghiacciai canadesi, si è dato maggiore spazio alle fotografie che mostrano le diverse modalità di viaggio. Sono esposte infatti immagini turistiche, molto simili a quelle che noi tutti scattiamo durante le vacanze; altre di documentazione, con una particolare attenzione alla vita quotidiana svolta in note città europee; oppure foto di esplorazione, che mostrano luoghi fino a quel momento non ancora deturpati dall’uomo. Sarà facile notare come spesso i curatori abbiano scelto volutamente immagini animate da una o più persone, questo per offrire al visitatore la possibilità di scoprire gli usi e costumi caratteristici di quel determinato periodo storico e tipici di quella precisa parte del mondo. Numerose sono infine le fotografie in cui sono presenti i più svariati mezzi di trasporto; è sembrato infatti interessante mostrare come, in rapporto al mezzo di cui si dispone, siano possibili viaggi fra loro molto diversi, ragionando al tempo stesso sulla splendida sensazione di libertà (e quindi di viaggio) che può restituire una fotografia raffigurante un aereo in volo oppure un’automobile che appare di volta in volta sulle strade di più continenti.
La mostra, così come suggerito dal titolo, si divide in due parti: viaggio virtuale / viaggio reale.
La sezione dedicata al viaggio virtuale permette al visitatore di osservare alcune stereoscopie d’epoca (ottenute riprendendo lo stesso soggetto da punti di vista differenti, mediante l’ausilio di una macchina fotografica dotata di due obiettivi), trasformate per l’occasione in anaglifi (ottenuti stampando le due immagini stereoscopiche, sovrapponendole con una leggera sfasatura), queste ultime sono visibili indossando appositi occhialini che verranno forniti all’entrata della mostra. La particolarità delle immagini stereoscopiche consiste nella possibilità di vedere la fotografia in tre dimensioni, come se chi la guardasse fosse veramente in quel determinato luogo. A queste particolari immagini, molto diffuse nell’Ottocento, vanno ad aggiungersi naturalmente anche le fotografie non stereoscopiche che, pur non offrendo l’effetto tridimensionale, permettono comunque al fruitore di “essere” contemporaneamente nel centro storico di Parigi, sulla spiaggia di Biarritz o sulle alture del Sikkim.
La seconda parte della mostra affronta invece quello che è stato definito come viaggio reale. In questa sezione la fotografia muta di significato; da mezzo in grado di permettere un viaggio virtuale in luoghi mai visitati, a semplice testimonianza di viaggi realmente vissuti, documentati dalle immagini di due viaggiatori modenesi che hanno esplorato luoghi molto diversi fra loro: Tina Zuccoli e Giò Barbieri.
Tina Zuccoli dal 1956 ha compiuto numerose spedizioni scientifico-naturalistiche nelle Regioni Polari Artiche e ben 14 viaggi di studio a Nord del Circolo Polare Artico. Ha partecipato alla caccia della balena, vivendo con i balenieri norvegesi di Tromso operanti nell’Artico e con quelli di Sandefjord, provenienti dall’Antartide. Ha inoltre preso parte al censimento degli orsi bianchi (Isola Edge) ed a ricerche botaniche sulla flora delle Spitzbergen. Nel 1992 l’Università degli Studi di Modena le ha conferito la Laurea ad Honorem in Scienze Naturali. Di natura diversa, all’insegna dell’avventura, sono i viaggi di Giò Barbieri. Dell’autore, entrato nel Guinness dei primati nel 1982 per il record di paesi visitati, merita di essere ricordato il suo noto viaggio Modena-Bali-Modena compiuto a bordo di una Fiat Cinquecento del ’61 con un budget non superiore a 1.300.000 lire. Fra le immagini di Giò Barbieri in mostra, alcune si riferiscono al giro in autostop dall’Alaska alla Patagonia in sei mesi (1973), altre al tour dell’Africa in undici mesi (1979).
In mostra e nel catalogo sarà percepibile l’effetto tridimensionale di alcune stereoscopie d’epoca mediante appositi occhialini.
In occasione della mostra verrà presentato un corposo catalogo a colori contenente una selezione delle migliori fotografie di viaggio, un saggio introduttivo di Anna Lisa Bondioli e Luca Panaro, i testi di Tina Zuccoli (Un monumento alla Baia del Re) e Giò Barbieri (Inquilini di una sfera).
Il catalogo della mostra è in vendita nelle librerie (Viaggio virtuale / viaggio reale, Rfm Edizioni 2005, 131 pp., 12 euro) e distribuito gratuitamente ai Sostenitori 2005 delle Raccolte Fotografiche Modenesi Giuseppe Panini. Assieme al catalogo verranno consegnati gli appositi occhialini 3D con cui guardare le immagini comprese fra pag. 8 e pag. 47.
12
febbraio 2005
Viaggio virtuale / viaggio reale
Dal 12 febbraio al 20 marzo 2005
fotografia
Location
FOTOMUSEO GIUSEPPE PANINI
Modena, Via Pietro Giardini, 160, (Modena)
Modena, Via Pietro Giardini, 160, (Modena)
Orario di apertura
lunedì 15/17; martedì-venerdì 9,30/12 - 15/17; sabato e domenica 10/13 - 15/19
Vernissage
12 Febbraio 2005, ore 18
Curatore