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Victoria Vesna – Nanomandala
Il suo progetto più recente NANO, del quale fa parte anche l’istallazione NANOMANDALA, nasce come un percorso espositivo che altera la percezione e il senso di scala del pubblico
Comunicato stampa
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Per la prima personale in Italia VICTORIA VESNA, una tra le più importanti e innovative artiste che operano nel campo delle nuove tecnologie e dell’arte elettronica, presenta uno dei suoi lavori più recenti, NANOMANDALA, realizzato in occasione della sua mostra al LACMA di Los Angeles (USA) in collaborazione con James Gimzewski, lo scienzato considerato il “padre” della nano-scienza, e un gruppo di monaci Tibetani.
Victoria Vesna, artista di origini slave da anni attiva negli Stati Uniti, ha realizzato questa installazione multimediale di grande impatto visivo, filmando l’immagine di un mandala disegnato dai monaci Tibetani, con l’impiego di tecnologie sofisticate e di microscopi tra i più avanzati, arrivando a focalizzare ed individuare le particelle più piccole della materia fino a riprendere la struttura interna di un singolo granello di sabbia. Il Mandala che, nella tradizione Buddista e Induista sta per “Tutto”, “Cerchio” o “Zero”, diventa così una potente metafora della visione del mondo che parte dal totale, dall’universale fino ad arrivare al particolare del singolo elemento. Quest’opera, allude alla convergenza e alla confluenza di spiritualità e tecnologia, di arte e scienza, e all’avvicinamento delle grandi tradizioni culturali dell’Oriente e dell’Occidente.
L’arte di Victoria Vesna si basa sullo sconfinamento, sull’intersezione tra discipline e media diversi, e sulla volontà di spostare in avanti i confini della creatività e del pensiero attraverso la confluenza tra arte, scienza e ricerca tecnologica avanzata. Le sue opere dalla metà degli anni Novanta sono concepite per spazi fluttuanti e virtuali della rete (come ad esempio Bodies Incorporated (pluri-premiata come opera più innovativa realizzata per il web) e, soprattutto dal 2000, anche per spazi espositivi di gallerie e musei d’arte contemporanea, dove l’artista capta e coinvolge il pubblico in complesse installazioni interattive.
Il suo progetto più recente NANO, del quale fa parte anche l’istallazione NANOMANDALA, nasce come un percorso espositivo che altera la percezione e il senso di scala del pubblico, traducendo in modelli visibili, tattili e anche modificabili le particelle della materia che sono anche più piccole di un miliardesimo di metro.
Il credo annunciato da Richard Buckminster Fuller, uno dei più grandi visionari architetti del ventesimo secolo, “Più evoluta la scienza diventa, più si avvicina all’arte. Più innovatrice l’arte diventa, più si avvicina alla scienza”, corrisponde perfettamente all’opera e al pensiero teorico di Victoria Vesna.
Si ringrazia per la collaborazione:
American Academy in Rome
Mostre recenti (selezionate) / exhibitions (selection of)
2003-04
“NANO”. Los Angeles County Museum of Art, LACMA Lab.
“Cellular Trans-Actions”. The Lab, San Francisco.
“Mediterraneans". MACRO, Museum of Contemporary Art, Roma
“Cell Ghosts” Crash & Flow, Seoul Shinchon Art Festival, Seoul, Korea
2002
“Parallels and Intersections: A Remarkable History of Women Artists in California 1950-2000”. San Jose Museum of Art. San Jose, California..
“Telematic Connections: The Virtual Embrace”. Atlanta College of Art Gallery. Atlanta, GA. “Telematic Connections: The Virtual Embrace”. Oklahoma City Art Museum, OK. “zero@wavefunction”. Biennale for Electronic Arts, Perth. John Curtin University of Technology, Perth, Australia.
2001
Avatars & Others: “Cellular trans_actions: 091101”. Edith-Ruß-Haus für Medienkunst, Oldenburg. Germany.
Traveling exhibition: Telematic Connections: the Virtual Embrace: “notime” (Building a Community of People with No Time). San Francisco Art Institute; Art Center, College of Art and Design, Pasadena, California; Austin Museum of Art, Austin, Texas; Atlanta College of Art and Design, Atlanta, Georgia
New Museum of Contemporary art in New York. Trompe l’oeil: New York Bodies.
“Telematic Connections: The Virtual Embrace”. Computer Installation. San Francisco Art Institute, San Francisco, CA.
“Telematic Connections: The Virtual Embrace”. Computer Installation. Alyce de Roulet Williamson Gallery, Art Center College of Design. Pasadena, CA.
Media Connection: “Bodies Incorporated”. Palazzo delle Esposizioni, Rome.
Trompe l’oeil: “New York Bodies.” New Museum of Contemporary Art in New York.
“Secret Agent”. Collaborations. (with UC DARNET and Karen Black) Arizona State University.
“notime”. (commissioned work) Travelling exhibition: Telematic Connections: the Virtual Embrace. San Francisco Art Institute; Art Center, College of Art and Design, Pasadena, California; Austin Museum of Art, Austin, Texas. Atlanta College of Art and Design, Atlanta, Georgia.
2000
"ZKM Bodies INCorporated", Anagramatic Bodies, ZKM, Karlruhe, Germany.
“Secret Agent”. Collaborations. (with UC DARNET) Arizona State University.
1999
"Datamining Bodies", Ruhr Visions, Dortmund, Germany.
"ZKM Bodies INCorporated", Net Condition, ZKM, Karlruhe, Germany.
"Bodies INCorporated". II Bienal de Mercosul, Cibearte: zonas de Interacao. Porto
Allegre, Brazil.
1998
“Dublin Bodies”. Art House, Dublin, Ireland.
"Los Angeles Bodies”. Xtraspace. Barnsdall Municipal Gallery, Los Angeles.
“Projections: Intermission Images”. Side Street Projects/Laemmle Theaters, Santa Monica.
"The Works: A Visual Arts Celebration” www.alberta.com/theworks
1997
“Bodies© INCorporated”. San Francisco Art Institute, CA.
"Bodies INCorporated". WWW interactive installation, Club Media, Venice Biennale, Italy; ACM'97 Expo: 50 years of Computing, San Jose Convention Center.
“Bodies in Motion” W. Keith and Janet Kellogg University Art Gallery. Pomona, CA
Victoria Vesna, artista di origini slave da anni attiva negli Stati Uniti, ha realizzato questa installazione multimediale di grande impatto visivo, filmando l’immagine di un mandala disegnato dai monaci Tibetani, con l’impiego di tecnologie sofisticate e di microscopi tra i più avanzati, arrivando a focalizzare ed individuare le particelle più piccole della materia fino a riprendere la struttura interna di un singolo granello di sabbia. Il Mandala che, nella tradizione Buddista e Induista sta per “Tutto”, “Cerchio” o “Zero”, diventa così una potente metafora della visione del mondo che parte dal totale, dall’universale fino ad arrivare al particolare del singolo elemento. Quest’opera, allude alla convergenza e alla confluenza di spiritualità e tecnologia, di arte e scienza, e all’avvicinamento delle grandi tradizioni culturali dell’Oriente e dell’Occidente.
L’arte di Victoria Vesna si basa sullo sconfinamento, sull’intersezione tra discipline e media diversi, e sulla volontà di spostare in avanti i confini della creatività e del pensiero attraverso la confluenza tra arte, scienza e ricerca tecnologica avanzata. Le sue opere dalla metà degli anni Novanta sono concepite per spazi fluttuanti e virtuali della rete (come ad esempio Bodies Incorporated (pluri-premiata come opera più innovativa realizzata per il web) e, soprattutto dal 2000, anche per spazi espositivi di gallerie e musei d’arte contemporanea, dove l’artista capta e coinvolge il pubblico in complesse installazioni interattive.
Il suo progetto più recente NANO, del quale fa parte anche l’istallazione NANOMANDALA, nasce come un percorso espositivo che altera la percezione e il senso di scala del pubblico, traducendo in modelli visibili, tattili e anche modificabili le particelle della materia che sono anche più piccole di un miliardesimo di metro.
Il credo annunciato da Richard Buckminster Fuller, uno dei più grandi visionari architetti del ventesimo secolo, “Più evoluta la scienza diventa, più si avvicina all’arte. Più innovatrice l’arte diventa, più si avvicina alla scienza”, corrisponde perfettamente all’opera e al pensiero teorico di Victoria Vesna.
Si ringrazia per la collaborazione:
American Academy in Rome
Mostre recenti (selezionate) / exhibitions (selection of)
2003-04
“NANO”. Los Angeles County Museum of Art, LACMA Lab.
“Cellular Trans-Actions”. The Lab, San Francisco.
“Mediterraneans". MACRO, Museum of Contemporary Art, Roma
“Cell Ghosts” Crash & Flow, Seoul Shinchon Art Festival, Seoul, Korea
2002
“Parallels and Intersections: A Remarkable History of Women Artists in California 1950-2000”. San Jose Museum of Art. San Jose, California..
“Telematic Connections: The Virtual Embrace”. Atlanta College of Art Gallery. Atlanta, GA. “Telematic Connections: The Virtual Embrace”. Oklahoma City Art Museum, OK. “zero@wavefunction”. Biennale for Electronic Arts, Perth. John Curtin University of Technology, Perth, Australia.
2001
Avatars & Others: “Cellular trans_actions: 091101”. Edith-Ruß-Haus für Medienkunst, Oldenburg. Germany.
Traveling exhibition: Telematic Connections: the Virtual Embrace: “notime” (Building a Community of People with No Time). San Francisco Art Institute; Art Center, College of Art and Design, Pasadena, California; Austin Museum of Art, Austin, Texas; Atlanta College of Art and Design, Atlanta, Georgia
New Museum of Contemporary art in New York. Trompe l’oeil: New York Bodies.
“Telematic Connections: The Virtual Embrace”. Computer Installation. San Francisco Art Institute, San Francisco, CA.
“Telematic Connections: The Virtual Embrace”. Computer Installation. Alyce de Roulet Williamson Gallery, Art Center College of Design. Pasadena, CA.
Media Connection: “Bodies Incorporated”. Palazzo delle Esposizioni, Rome.
Trompe l’oeil: “New York Bodies.” New Museum of Contemporary Art in New York.
“Secret Agent”. Collaborations. (with UC DARNET and Karen Black) Arizona State University.
“notime”. (commissioned work) Travelling exhibition: Telematic Connections: the Virtual Embrace. San Francisco Art Institute; Art Center, College of Art and Design, Pasadena, California; Austin Museum of Art, Austin, Texas. Atlanta College of Art and Design, Atlanta, Georgia.
2000
"ZKM Bodies INCorporated", Anagramatic Bodies, ZKM, Karlruhe, Germany.
“Secret Agent”. Collaborations. (with UC DARNET) Arizona State University.
1999
"Datamining Bodies", Ruhr Visions, Dortmund, Germany.
"ZKM Bodies INCorporated", Net Condition, ZKM, Karlruhe, Germany.
"Bodies INCorporated". II Bienal de Mercosul, Cibearte: zonas de Interacao. Porto
Allegre, Brazil.
1998
“Dublin Bodies”. Art House, Dublin, Ireland.
"Los Angeles Bodies”. Xtraspace. Barnsdall Municipal Gallery, Los Angeles.
“Projections: Intermission Images”. Side Street Projects/Laemmle Theaters, Santa Monica.
"The Works: A Visual Arts Celebration” www.alberta.com/theworks
1997
“Bodies© INCorporated”. San Francisco Art Institute, CA.
"Bodies INCorporated". WWW interactive installation, Club Media, Venice Biennale, Italy; ACM'97 Expo: 50 years of Computing, San Jose Convention Center.
“Bodies in Motion” W. Keith and Janet Kellogg University Art Gallery. Pomona, CA
30
marzo 2005
Victoria Vesna – Nanomandala
Dal 30 marzo al 14 maggio 2005
arte contemporanea
Location
STUDIO STEFANIA MISCETTI
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16-20
Vernissage
30 Marzo 2005, ore 19
Autore
Curatore