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Video da Momentum
Il nordic miracle avviene all’inizio degli anni ’90. Complice di questo boom, le due edizioni di Momentum – biennale dei paesi nordici, con sede a Moss, in Norvegia – del ’98 e del 2000 che costituiscono un osservatorio ed un trampolino di lancio per artisti e filmaker sulla scena internazionale. Ormai il successo di molti di loro è una solida realtà. Ad Enzimi, video assolutamente inediti per l’Italia selezionati dall’edizione 2004 di Momentum, the nordic festival of Contemporary Art.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
www.momentum.no
Selezione di cortometraggi
No man is an island I
No man is an island II
È l'universo maschile il soggetto preferito dei video di Jesper Just: un mondo sommerso che l'artista indaga nell'intimità, svelandone lucidamente incertezze, dubbi, stereotipi, apparenti convinzioni. A dispetto del filone di video girati strizzando l'occhio ad un'estetica low-fi, Just preferisce lo stile delle produzioni hollywoodiane: un immaginario patinato che l'artista analizza al microscopio, riproduce e ricicla con ironia, giocando con cliché e luoghi comuni. Il titolo dei video No man is an Island I e II (2002 e 2004) è preso dal poeta inglese John Donne; in entrambi i lavori Just continua la sua indagine impietosa dei comportamenti maschili.
Nel primo video un uomo di mezza età in t-shirt si cimenta in un improbabile walzer, ballando da solo in mezzo ad una piazza di Copenhagen. Un giovane lo guarda con un misto di vergogna, ma anche di segreta invidia verso l'atto liberatorio. Il secondo è ambientato in uno strip club, dove avviene un'insolita performance canora ele donne sono solo affascinanti presenze sottoforma di poste attaccati alle pareti. Numi tutelari - forse - di un luogo dove la nudità non è più solo quella del corpo, ma è intesa come messa a nudo di sé.
Regia di Jesper Just
Danimarca - 2002 / 2004
durata: 4' / 4'
no man is 2
No man is an island II - Danimarca / 2004
Countdown for 2000 broken dreams
L'arte per raccontare la vita: non un reportage, ma un racconto intriso di poesia. Per mostrare l'aspetto vulnerabile delle persone, spesso nascosto o inosservato dietro la caotica complessità del mondo contemporaneo. Andrea Lange filma con sensibilità e affronta questioni difficili come quelle relative all'identità culturale, tessendo storie minime, gesti quotidiani, momenti apparentemente trascurabili. Così “Countdown for 2000 Broken dreams” nasce in modo apparentemente casuale, l'ultimo giorno del 1999. Dalla finestra l'artista vede una coppia in una stanza di albergo che si prepara per la serata: le immagini arrivano filtrate dalla cortina lieve di una tenda, le persone non sono che due silhouette grigie che si muovono. Il sottofondo è quello arriva da una radio: Motorpsycho's “Vortex Surfer”, trasmesso incessantemente dall'emittente norvegese NRK P3. Quasi un conto alla rovescia verso il nuovo millennio.
Regia di Andrea Lange
Norvegia - 2003
durata: 8'24''
countdown for 1
Countdown for 2000 broken dreams - Norvegia / 2003
Florentin
Hans looses both his arms and legs
Tiger licking girls' butt
Sembrerebbe un universo di fiaba, quello di Nathalie Djurberg (una delle più giovani artiste invitate a Momentum): ludico, colorato, semplice abitato da animali parlanti, alberi che camminano, uomini che riescono a volare. L'artista lavora con l'animazione, costruendo un affascinante e caratteristico mondo popolato di figure di plastilina; l'immaginario cui s'ispira ha molto in comune con quello dei racconti del folklore tradizionale: nella componente grottesca e nell'utilizzo di alcuni animali come personificazioni di pregi, difetti e comportamenti tipicamente umani. Ma nei video di Djurberg prende prepotentemente piede una graffiante ironia, una verve comica unita ad una lucida capacità di raccontare l'orrore, semplicemente. Così una finta esplosione di edifici di cartone, un arto amputato, il sangue, un medico dal ghigno abbastanza sadico, suscitano un effetto comico ed insieme straniante. E il fascino stralunato del mondo di fiaba di Djurberg sta proprio lì, nell'essere in bilico tra l'innocente onestà di mostrare le cose come sono e la consapevolezza assoluta dell'effetto deflagrante che avranno.
Regia di Nathalie Djurberg
Svezia - 2004
durata: 12'
florentin 1
Florentin - Svezia / 2004
tiger licking 1
Tiger licking girls’ butt - Svezia / 2004
But, what's it all about?
Film maker, artista, scrittore, poeta, performer, vocalist nella band “Enkeltmannsforetaket Ole Mads Vevle”. Ole Mads Vevle attraversa il mondo del cinema, dell'arte e della musica, mescolando attitudini diverse in un unico dirompente linguaggio. Come scrittore utilizza le parole e sono parole grandi, pesanti, concetti assoluti come amore, odio, paura, inferno, dio, nero su bianco, senza possibilità di equivoco. Proprio come accade nel suo video But, what's is all about? dove sono proprio queste parole - scritte a caratteri cubitali, eloquentemente candide contro un fondo nero - il perno della storia. Lui lo spiega così: “è un film su un giovane uomo che ad un certo punto si rende conto che la vita è Caos. È una commedia ed è anche una tragedia, dove tutto è incluso e niente può rimanere fuori”. Come una sorta di Amleto molto contemporaneo il protagonista si lancia in un monologo delirante, tra luoghi comuni ed intuizioni esaltanti, dove la chiave esistenziale finisce per sfociare in un altrettanto significativo non sense.
Regia di Ole Mads Vevle
Norvegia - 2004
durata: 23'
but what s it 2
But, what’s it all about? - Norvegia / 2004
Selezione di cortometraggi
No man is an island I
No man is an island II
È l'universo maschile il soggetto preferito dei video di Jesper Just: un mondo sommerso che l'artista indaga nell'intimità, svelandone lucidamente incertezze, dubbi, stereotipi, apparenti convinzioni. A dispetto del filone di video girati strizzando l'occhio ad un'estetica low-fi, Just preferisce lo stile delle produzioni hollywoodiane: un immaginario patinato che l'artista analizza al microscopio, riproduce e ricicla con ironia, giocando con cliché e luoghi comuni. Il titolo dei video No man is an Island I e II (2002 e 2004) è preso dal poeta inglese John Donne; in entrambi i lavori Just continua la sua indagine impietosa dei comportamenti maschili.
Nel primo video un uomo di mezza età in t-shirt si cimenta in un improbabile walzer, ballando da solo in mezzo ad una piazza di Copenhagen. Un giovane lo guarda con un misto di vergogna, ma anche di segreta invidia verso l'atto liberatorio. Il secondo è ambientato in uno strip club, dove avviene un'insolita performance canora ele donne sono solo affascinanti presenze sottoforma di poste attaccati alle pareti. Numi tutelari - forse - di un luogo dove la nudità non è più solo quella del corpo, ma è intesa come messa a nudo di sé.
Regia di Jesper Just
Danimarca - 2002 / 2004
durata: 4' / 4'
no man is 2
No man is an island II - Danimarca / 2004
Countdown for 2000 broken dreams
L'arte per raccontare la vita: non un reportage, ma un racconto intriso di poesia. Per mostrare l'aspetto vulnerabile delle persone, spesso nascosto o inosservato dietro la caotica complessità del mondo contemporaneo. Andrea Lange filma con sensibilità e affronta questioni difficili come quelle relative all'identità culturale, tessendo storie minime, gesti quotidiani, momenti apparentemente trascurabili. Così “Countdown for 2000 Broken dreams” nasce in modo apparentemente casuale, l'ultimo giorno del 1999. Dalla finestra l'artista vede una coppia in una stanza di albergo che si prepara per la serata: le immagini arrivano filtrate dalla cortina lieve di una tenda, le persone non sono che due silhouette grigie che si muovono. Il sottofondo è quello arriva da una radio: Motorpsycho's “Vortex Surfer”, trasmesso incessantemente dall'emittente norvegese NRK P3. Quasi un conto alla rovescia verso il nuovo millennio.
Regia di Andrea Lange
Norvegia - 2003
durata: 8'24''
countdown for 1
Countdown for 2000 broken dreams - Norvegia / 2003
Florentin
Hans looses both his arms and legs
Tiger licking girls' butt
Sembrerebbe un universo di fiaba, quello di Nathalie Djurberg (una delle più giovani artiste invitate a Momentum): ludico, colorato, semplice abitato da animali parlanti, alberi che camminano, uomini che riescono a volare. L'artista lavora con l'animazione, costruendo un affascinante e caratteristico mondo popolato di figure di plastilina; l'immaginario cui s'ispira ha molto in comune con quello dei racconti del folklore tradizionale: nella componente grottesca e nell'utilizzo di alcuni animali come personificazioni di pregi, difetti e comportamenti tipicamente umani. Ma nei video di Djurberg prende prepotentemente piede una graffiante ironia, una verve comica unita ad una lucida capacità di raccontare l'orrore, semplicemente. Così una finta esplosione di edifici di cartone, un arto amputato, il sangue, un medico dal ghigno abbastanza sadico, suscitano un effetto comico ed insieme straniante. E il fascino stralunato del mondo di fiaba di Djurberg sta proprio lì, nell'essere in bilico tra l'innocente onestà di mostrare le cose come sono e la consapevolezza assoluta dell'effetto deflagrante che avranno.
Regia di Nathalie Djurberg
Svezia - 2004
durata: 12'
florentin 1
Florentin - Svezia / 2004
tiger licking 1
Tiger licking girls’ butt - Svezia / 2004
But, what's it all about?
Film maker, artista, scrittore, poeta, performer, vocalist nella band “Enkeltmannsforetaket Ole Mads Vevle”. Ole Mads Vevle attraversa il mondo del cinema, dell'arte e della musica, mescolando attitudini diverse in un unico dirompente linguaggio. Come scrittore utilizza le parole e sono parole grandi, pesanti, concetti assoluti come amore, odio, paura, inferno, dio, nero su bianco, senza possibilità di equivoco. Proprio come accade nel suo video But, what's is all about? dove sono proprio queste parole - scritte a caratteri cubitali, eloquentemente candide contro un fondo nero - il perno della storia. Lui lo spiega così: “è un film su un giovane uomo che ad un certo punto si rende conto che la vita è Caos. È una commedia ed è anche una tragedia, dove tutto è incluso e niente può rimanere fuori”. Come una sorta di Amleto molto contemporaneo il protagonista si lancia in un monologo delirante, tra luoghi comuni ed intuizioni esaltanti, dove la chiave esistenziale finisce per sfociare in un altrettanto significativo non sense.
Regia di Ole Mads Vevle
Norvegia - 2004
durata: 23'
but what s it 2
But, what’s it all about? - Norvegia / 2004
07
settembre 2004
Video da Momentum
07 settembre 2004
serata - evento
Location
GIARDINO DI PIAZZA VITTORIO
Roma, Piazza Vittorio Emanuele Ii, (Roma)
Roma, Piazza Vittorio Emanuele Ii, (Roma)
Vernissage
7 Settembre 2004, ore 24
Sito web
www.enzimi.com
Curatore