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Video Shake – Muoviti fermo! I’m too sad to tell you
Artisti che usano il mezzo video per creare un tipo di narrazione inaspettata attorno al “corpo in azione”.
Comunicato stampa
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La mostra MUOVITI FERMO è costituita da artisti che usano il mezzo video per creare un tipo di narrazione inaspettata attorno al "corpo in azione". Questo corpo è quello del singolo essere umano (in questo caso solitamente si tratta di quello dello stesso artista) o di più persone colte nell'impresa di reagire ad un contesto o situazione ben precisa e creata appositamente dall'artista. L' azione/situazione minima ma esemplare che permette al protagonista, suo malgrado, di stabilire un contatto o presentarsi al mondo per un'opera di Manon de Boer (Kodaicanal, India, 1966) assume la forma di un musicista che di fronte al pubblico esegue la famosa composizione 4'33'' di silenzio di John Cage, mentre per l'opera All the things i need di Marinella Senatore (Cava de' Tirreni, Italia, 1977) è quella di un gruppo di attori non professionisti che dà voce ed evoca attraverso la messa in scena di un musical la vita dello scienziato che ha scoperto la struttura dei fiocchi di neve. Per il progetto di Elisabetta Benassi (Roma, Italia, 1966) l'azione/situazione è realizzata dal continuo girare di un automobile in una cava di pietra fino ad esaurimento carburante; per quello di Johanna Billing (Jönköping, Svezia, 1973) è il far confluire bambini di varie nazionalità in un auditorium a Lubiana per cantare assieme "Magical World" mentre la città continua a manifestarsi con la sua quotidianità. Per Omer Fast (Gerusalemme, Israele, 1972) è cogliere il momento in cui i vicini di un condominio sono costretti a intrecciare le relazioni tra di loro e ad interessarsi agli altri creando un contrasto tra l'immaginato, il verosimile e il desiderato, mentre per Michael Fliri (Bolzano, Italia, 1978) è la scalata di una montagna innevata che non si può concludere poiché i trampoli di legno sono troppo corti rispetto alla profondità della neve. Il movente che sta sempre alla base delle svariate situazioni/azioni presentate, che di volta in vota sono sempre diverse, è quello di dare concretezza ad un nuovo sguardo epifanico sulla realtà che vada al di là del normale modo di reagire e percepire il mondo quotidiano. Per questo motivo, le azioni sono sempre incentrate su una riattivazione di luoghi, memorie o immaginari che appartengono al serbatoio della memoria collettiva al fine di consentire una nuova riflessione sul grado di coscienza della propria identità personale e, di conseguenza, sulla possibilità di dialogo con "l'altro diverso da sé". Osservando da un'altra angolazione il loro modo di lavorare con il video, possiamo dire che le loro opere sono il risultato di azioni performative realizzate solo per la telecamera. La sfida per loro è rendere questo racconto non una documentazione, bensì la restituzione di un evento in presa diretta in cui il punto di vista dello spettatore coincide con quello dell'autore al cospetto della sua domanda su cosa è il mondo. Per creare nuovi spunti di lettura del loro modo di rapportarsi oggi al mezzo video, è stato scelto di mettere a confronto queste loro opere con i percorsi di tre artisti attivi dagli anni 70 - Bas Jan Ader (Winschoten, Paesi Bassi, 1942; sperduto in mare nel 1975 tra Cape Cod, Massachusetts e l'Irlanda), Joan Jonas (New York City, America, 1936), Józef Robakowski (Poznan, Polonia, 1939) - attraverso una rassegna di loro azioni performative. La particolarità di questi artisti è che la sperimentazione del corpo e la messa in evidenza del qui e ora della loro azione sono paralleli alla sperimentazione del mezzo video, usato non solo come mezzo documentativo, ma per creare una riflessione autonoma sul linguaggio, la messa in scena e la memoria.
La mostra MUOVITI FERMO presenta alcuni tra gli artisti più interessanti a livello internazionale che lavorano con il mezzo video dagli anni 2000 assieme alle rassegne video di tre artisti che possiamo considerare maestri nelle sperimentazioni di questo mezzo e attivi dagli anni 70. La scelta di questi artisti e di questo particolare progetto di mostra nasce da una riflessione più generale su cosa possiamo considerare per video d'arte, adesso che il linguaggio video è perfettamente integrato nelle rassegne internazionali e il momento di euforia dalla fine anni 90 per la novità del modo di confrontarsi con le immagini (non installazioni video) si è esaurito. Questi video pongono la questione sul rapporto tra memoria e identità collettiva/personale, e sul grado di possibilità da parte del soggetto di compiere azioni nel reale che gli permettono di manifestarsi agli altri, aprendo di conseguenza riflessioni inedite sulle relazioni tra utilizzo del corpo da parte delle ricerche della fine degli anni 70 e di quelle attive dall'inizio degli anni 2000. Queste azioni sono sempre atti eroici, non verso la società o la natura ma rispetto ad una maggiore coscienza di sé, che non mettono in luce la causa o l'effetto ma l'intensità e la durata dell'azione in sé facendo divenire il soggetto - più che l'uomo in azione - una presenza.
MUOVITI FERMO! I'm too sad to tell you
Progetto a cura di Lorenzo Bruni
Limonaia di Villa Strozzi, Via Pisana 77, Firenze
Orari: da venerdì 29 agosto a domenica 14 settembre 2008 dalle ore 19-24
Inaugurazione: giovedì 28 agosto 2008, ore 21-24
Finissage e presentazione della pubblicazione: domenica 14 settembre 2008, ore 19
Programma:
_dal 29 agosto al 2 settembre video di Johanna Billing e Michael Fliri
e rassegna video di Bas Jan Ader
_dal 3 settembre al 8 settembre video di Elisabetta Benassi e Manon de Boer
e rassegna video di Józef Robakowski
_dal 9 settembre al 14 settembre video di Marinella Senatore e Omer Fast
e rassegna video di Joan Jonas
La mostra MUOVITI FERMO presenta alcuni tra gli artisti più interessanti a livello internazionale che lavorano con il mezzo video dagli anni 2000 assieme alle rassegne video di tre artisti che possiamo considerare maestri nelle sperimentazioni di questo mezzo e attivi dagli anni 70. La scelta di questi artisti e di questo particolare progetto di mostra nasce da una riflessione più generale su cosa possiamo considerare per video d'arte, adesso che il linguaggio video è perfettamente integrato nelle rassegne internazionali e il momento di euforia dalla fine anni 90 per la novità del modo di confrontarsi con le immagini (non installazioni video) si è esaurito. Questi video pongono la questione sul rapporto tra memoria e identità collettiva/personale, e sul grado di possibilità da parte del soggetto di compiere azioni nel reale che gli permettono di manifestarsi agli altri, aprendo di conseguenza riflessioni inedite sulle relazioni tra utilizzo del corpo da parte delle ricerche della fine degli anni 70 e di quelle attive dall'inizio degli anni 2000. Queste azioni sono sempre atti eroici, non verso la società o la natura ma rispetto ad una maggiore coscienza di sé, che non mettono in luce la causa o l'effetto ma l'intensità e la durata dell'azione in sé facendo divenire il soggetto - più che l'uomo in azione - una presenza.
MUOVITI FERMO! I'm too sad to tell you
Progetto a cura di Lorenzo Bruni
Limonaia di Villa Strozzi, Via Pisana 77, Firenze
Orari: da venerdì 29 agosto a domenica 14 settembre 2008 dalle ore 19-24
Inaugurazione: giovedì 28 agosto 2008, ore 21-24
Finissage e presentazione della pubblicazione: domenica 14 settembre 2008, ore 19
Programma:
_dal 29 agosto al 2 settembre video di Johanna Billing e Michael Fliri
e rassegna video di Bas Jan Ader
_dal 3 settembre al 8 settembre video di Elisabetta Benassi e Manon de Boer
e rassegna video di Józef Robakowski
_dal 9 settembre al 14 settembre video di Marinella Senatore e Omer Fast
e rassegna video di Joan Jonas
28
agosto 2008
Video Shake – Muoviti fermo! I’m too sad to tell you
Dal 28 agosto al 14 settembre 2008
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
LIMONAIA DI VILLA STROZZI
Firenze, Via Pisana, 77, (Firenze)
Firenze, Via Pisana, 77, (Firenze)
Orario di apertura
da venerdì 29 agosto a domenica 14 settembre 2008 dalle ore 19-24
Vernissage
28 Agosto 2008, ore 21-24
Sito web
www.centropecci.it
Autore
Curatore