Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Video Shake. Rassegna d’arte video performance: Le forme del corpo
Gli artisti invitati alla Limonaia di Villa Strozzi propongono interrogativi che richiamano le ramificazioni remote di questioni sulla fisicità tout court, sulle sinapsi che informano il movimento, sulla perentorietà del corpo e sulla sua assenza
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Centro Pecci presenta a Firenze, nella Limonaia di Villa Strozzi, Video Shake. Rassegna d’arte video performance suddivisa in due parti e promossa dal Comune di Firenze, Consiglio di Quartiere 4 – Commissione Cultura. La prima parte, intitolata Le forme del corpo s’inaugura giovedì 3 luglio 2008 su progetto di Pietro Gaglianò.
Le Forme del Corpo è un punto di contatto, la convergenza di una varietà di sguardi che si muovono intorno al luogo primario della creazione contemporanea: il corpo. Intorno a questo nodo polisemico si svolge una anomala inchiesta a puntate che mette in gioco il gesto performativo al fianco di quello tersicoreo, l’analiticità dell’osservazione e l’emotività del movimento.
Gli artisti invitati alla Limonaia di Villa Strozzi propongono interrogativi che richiamano le ramificazioni remote di questioni sulla fisicità tout court, sulle sinapsi che informano il movimento, sulla perentorietà del corpo e sulla sua assenza.
Parallelamente ai video, alle videoinstallazioni e alle performance che si succederanno nel corso della mostra, su un monitor scorreranno brevi film e documentari dedicati alle produzioni di diverse compagnie di danza internazionali. I video provengono dagli archivi di Roma Europa Festival e Fabbrica Europa.
“Quando, nel 1958, Wolf Vostell inserisce un televisore in uno dei suoi compositi Dé-coll/ages viene steso il primo atto di una relazione tra il mezzo del video e la sensibilità degli artisti che in quegli anni, in Europa e negli Stati Uniti, portavano al capolinea della sperimentazione il lessico legato all’espressione pittorica.
In principio, dunque, fu il monitor.
All’interno e intorno a questo contenitore si dispiegano, come altrettante cosmogonie, le possibilità di un nuovo linguaggio che conduce a forma estetica la tecnologia, la sua applicazione e, ancora, la sua alterazione.
Contestualmente il gesto tersicoreo si definisce, per necessità, come un atto volontario di invenzione dello spazio; il luogo architettonico (al chiuso di calce, mattoni e cemento, oppure en plein air) non è solo il contenitore, o la scena, o la piattaforma su cui si muove il danzatore, ma è un interlocutore, un deuteragonista. Insieme, il corpo e lo spazio, trovano ulteriore sponda di confronto nell’interazione con il linguaggio video. Da questi assunti nasce l’evidenza di una relazione in continuo mutamento che nel proprio multilinguismo è in grado di raccontare il processo di questa conoscenza reciproca.
Gli assetti della forma, i singoli fonemi dei diversi alfabeti (della danza, dell’arte) sono interscambiabili: a volte si somigliano, a volte sono addirittura identici. Gli esiti di una fucina e dell’altra ritrovano, così, parentele germinate sulla base di informazioni genetiche prossime tra loro. Nel rapporto tra video arte e video danza la contaminazione è quanto mai verificabile, e si articola in debiti linguistici e relazioni inestricabili. E qui, nell’arena di questo confronto, affinando gli utensili concettuali della disamina, la paternità dei linguaggi è individuabile con minore certezza.”
Pietro Gaglianò
Dal 28 agosto al 14 settembre 2008 in programma
II. Muoviti fermo! I’m too sad to tell you
Progetto a cura di Lorenzo Bruni
Inaugurazione, giovedì 28 agosto 2008 ore 21.30-24
Le Forme del Corpo è un punto di contatto, la convergenza di una varietà di sguardi che si muovono intorno al luogo primario della creazione contemporanea: il corpo. Intorno a questo nodo polisemico si svolge una anomala inchiesta a puntate che mette in gioco il gesto performativo al fianco di quello tersicoreo, l’analiticità dell’osservazione e l’emotività del movimento.
Gli artisti invitati alla Limonaia di Villa Strozzi propongono interrogativi che richiamano le ramificazioni remote di questioni sulla fisicità tout court, sulle sinapsi che informano il movimento, sulla perentorietà del corpo e sulla sua assenza.
Parallelamente ai video, alle videoinstallazioni e alle performance che si succederanno nel corso della mostra, su un monitor scorreranno brevi film e documentari dedicati alle produzioni di diverse compagnie di danza internazionali. I video provengono dagli archivi di Roma Europa Festival e Fabbrica Europa.
“Quando, nel 1958, Wolf Vostell inserisce un televisore in uno dei suoi compositi Dé-coll/ages viene steso il primo atto di una relazione tra il mezzo del video e la sensibilità degli artisti che in quegli anni, in Europa e negli Stati Uniti, portavano al capolinea della sperimentazione il lessico legato all’espressione pittorica.
In principio, dunque, fu il monitor.
All’interno e intorno a questo contenitore si dispiegano, come altrettante cosmogonie, le possibilità di un nuovo linguaggio che conduce a forma estetica la tecnologia, la sua applicazione e, ancora, la sua alterazione.
Contestualmente il gesto tersicoreo si definisce, per necessità, come un atto volontario di invenzione dello spazio; il luogo architettonico (al chiuso di calce, mattoni e cemento, oppure en plein air) non è solo il contenitore, o la scena, o la piattaforma su cui si muove il danzatore, ma è un interlocutore, un deuteragonista. Insieme, il corpo e lo spazio, trovano ulteriore sponda di confronto nell’interazione con il linguaggio video. Da questi assunti nasce l’evidenza di una relazione in continuo mutamento che nel proprio multilinguismo è in grado di raccontare il processo di questa conoscenza reciproca.
Gli assetti della forma, i singoli fonemi dei diversi alfabeti (della danza, dell’arte) sono interscambiabili: a volte si somigliano, a volte sono addirittura identici. Gli esiti di una fucina e dell’altra ritrovano, così, parentele germinate sulla base di informazioni genetiche prossime tra loro. Nel rapporto tra video arte e video danza la contaminazione è quanto mai verificabile, e si articola in debiti linguistici e relazioni inestricabili. E qui, nell’arena di questo confronto, affinando gli utensili concettuali della disamina, la paternità dei linguaggi è individuabile con minore certezza.”
Pietro Gaglianò
Dal 28 agosto al 14 settembre 2008 in programma
II. Muoviti fermo! I’m too sad to tell you
Progetto a cura di Lorenzo Bruni
Inaugurazione, giovedì 28 agosto 2008 ore 21.30-24
03
luglio 2008
Video Shake. Rassegna d’arte video performance: Le forme del corpo
Dal 03 luglio al 03 agosto 2008
arte contemporanea
Location
LIMONAIA DI VILLA STROZZI
Firenze, Via Pisana, 77, (Firenze)
Firenze, Via Pisana, 77, (Firenze)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 19 alle 24
Vernissage
3 Luglio 2008, dalle 21.30 alle 24
Sito web
www.centropecci.it
Ufficio stampa
AGENZIA ALFABETA
Autore
Curatore