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Videovetrina #3
verranno proposti tre lavori video, senza limiti di orario, attraverso un monitor che dà all’esterno dello spazio espositivo
Comunicato stampa
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A partire da giovedì 21 aprile, dalle ore 22, presso lo Studio Lipoli&Lopez – Roma, via della Penitenza 4a – verranno proposti tre lavori video, senza limiti di orario, fino al 7 maggio, attraverso un monitor che dà all’esterno dello spazio espositivo.
Il corpo di una ragazza-clown intento ad evocare –ed incarnare, fino all’azione estrema– simboli potenti eppure quotidiani; un bersaglio completamente bianco che il furore di un plotone, durante un’esercitazione di tiro, trasforma in una bolgia silenziosa di colori; la fissità di un volto in primissimo piano, infine, che viene inghiottita dalla trasparenza dello stesso vetro che ne rende incombente la presenza: questi i protagonisti, qui proposti come un continuum dalle forti corrispondenze, dei video di Tessa M. den Uyl (Urv Arâ – Rumbowling part II), Guillermo Roel (Folding Time) ed Eugenio Percossi (Senza titolo).
Tre interventi, fulminei per durata e per tensione espressiva, in cui la catastrofe narrativa si configura con precisione estrema e insieme, accuratamente propiziata, pare dilatare il tempo dell’evento e inscenare, così, fino a farsi invisibile, un’astrazione radicale ma tutt’altro che asettica. Un ulteriore tentativo –comune alla migliore produzione artistica di questi primissimi anni del secolo XXI°– di saldare dimensione processuale ed eroismo della visione, urgenza sentimentale e autorunning dell’ingranaggio estetico.
Tessa M. den Uyl è nata ad Utrecht nel 1973 e vive a Firenze.
Suoi lavori sono stati presentati presso: Patrizia Pepe, Prato (2005); Lia Rumma, Milano e Napoli (2003); Rachel Haferkamp, Colonia (2003); Viafarini (2002) e Spazio Oberdan (2001 e 2002), Milano.
Ha partecipato, tra le altre manifestazioni, a MiArt (edizioni 2002, 2003, 2004), alla Biennale di Praga (2003), al Torino Film Festival (2003) e alla collettiva “Antropologica”, presso il Palazzo Medici Riccardi di Firenze (2001).
In programma (autunno 2005) una collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea di Suleymania e con la galleria Midya di Erbil, nel Kurdistan iracheno.
Eugenio Percossi è nato ad Avezzano nel 1974 e vive tra Roma e Praga.
Tra le mostre personali: Christmas, Galleria Estro, Padova (2004); Escape, Galleria Alidoro, Pesaro (2003); Life, Galleria Estro, Padova (2001); The end, Radost fx, Praga (2001); Ecce homo, Galleria Approdi, Roma (1999).
Tra le collettive: Retentiva – Funzioni e disfunzioni della fotografia italiana attuale, Venezia (2004); White Project, Galleria Franco Marconi, Cupramarittima (2004); Nel corpo dell’immagine, XXXVI Premio Vasto, Vasto (2003); Perspective, Galleria El Aleph, Roma (2003); Welcome 02, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2002); Artisti emergenti della Roma del 2000, Galeria Gabriela Mistral, Santiago del Cile (2001); Shoah, Galleria Approdi, Roma (2000); S.O.S. spostamenti orizzonti salvezze, Galleria Romberg House, Latina (1999); IV Premio Massenzio per l’Arte, Festival di Massenzio, Roma (vincitore ex-aequo).
Guillermo Roel è nato a Città del Messico nel 1970 e vive ad Oaxaca.
Tra le mostre personali: Vacuité, Actuellement Galerie d’art contemporanaine, Parigi (2002); In between, Landucci Arte Galeria, Città del Messico (2000); Paper work, A&A Art, New York City; La clonación, Museo Nacional de Arte, Città del Messico; La clonación del Mesias, Expacio Roxy/Expoarte Guadalajara, Jal (1997).
Ha partecipato, tra le altre manifestazioni, a Tirol Transfer, Krinzinger Projekte, Vienna (2003); Life Still Circus, Supper Club, 4° RomaEuropaFestival (2003); Archivio Sud, Galleria El Aleph, Roma (2003); Passegers en transit, Centre Culturel du Mexico, Parigi (2002); En Menos de lo que canta un gallo, Art Film Kunsthalle Basel / Art 33 Basel (2002); V^ Bienal de Monterrey, Monterrey (2001).
Il corpo di una ragazza-clown intento ad evocare –ed incarnare, fino all’azione estrema– simboli potenti eppure quotidiani; un bersaglio completamente bianco che il furore di un plotone, durante un’esercitazione di tiro, trasforma in una bolgia silenziosa di colori; la fissità di un volto in primissimo piano, infine, che viene inghiottita dalla trasparenza dello stesso vetro che ne rende incombente la presenza: questi i protagonisti, qui proposti come un continuum dalle forti corrispondenze, dei video di Tessa M. den Uyl (Urv Arâ – Rumbowling part II), Guillermo Roel (Folding Time) ed Eugenio Percossi (Senza titolo).
Tre interventi, fulminei per durata e per tensione espressiva, in cui la catastrofe narrativa si configura con precisione estrema e insieme, accuratamente propiziata, pare dilatare il tempo dell’evento e inscenare, così, fino a farsi invisibile, un’astrazione radicale ma tutt’altro che asettica. Un ulteriore tentativo –comune alla migliore produzione artistica di questi primissimi anni del secolo XXI°– di saldare dimensione processuale ed eroismo della visione, urgenza sentimentale e autorunning dell’ingranaggio estetico.
Tessa M. den Uyl è nata ad Utrecht nel 1973 e vive a Firenze.
Suoi lavori sono stati presentati presso: Patrizia Pepe, Prato (2005); Lia Rumma, Milano e Napoli (2003); Rachel Haferkamp, Colonia (2003); Viafarini (2002) e Spazio Oberdan (2001 e 2002), Milano.
Ha partecipato, tra le altre manifestazioni, a MiArt (edizioni 2002, 2003, 2004), alla Biennale di Praga (2003), al Torino Film Festival (2003) e alla collettiva “Antropologica”, presso il Palazzo Medici Riccardi di Firenze (2001).
In programma (autunno 2005) una collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea di Suleymania e con la galleria Midya di Erbil, nel Kurdistan iracheno.
Eugenio Percossi è nato ad Avezzano nel 1974 e vive tra Roma e Praga.
Tra le mostre personali: Christmas, Galleria Estro, Padova (2004); Escape, Galleria Alidoro, Pesaro (2003); Life, Galleria Estro, Padova (2001); The end, Radost fx, Praga (2001); Ecce homo, Galleria Approdi, Roma (1999).
Tra le collettive: Retentiva – Funzioni e disfunzioni della fotografia italiana attuale, Venezia (2004); White Project, Galleria Franco Marconi, Cupramarittima (2004); Nel corpo dell’immagine, XXXVI Premio Vasto, Vasto (2003); Perspective, Galleria El Aleph, Roma (2003); Welcome 02, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2002); Artisti emergenti della Roma del 2000, Galeria Gabriela Mistral, Santiago del Cile (2001); Shoah, Galleria Approdi, Roma (2000); S.O.S. spostamenti orizzonti salvezze, Galleria Romberg House, Latina (1999); IV Premio Massenzio per l’Arte, Festival di Massenzio, Roma (vincitore ex-aequo).
Guillermo Roel è nato a Città del Messico nel 1970 e vive ad Oaxaca.
Tra le mostre personali: Vacuité, Actuellement Galerie d’art contemporanaine, Parigi (2002); In between, Landucci Arte Galeria, Città del Messico (2000); Paper work, A&A Art, New York City; La clonación, Museo Nacional de Arte, Città del Messico; La clonación del Mesias, Expacio Roxy/Expoarte Guadalajara, Jal (1997).
Ha partecipato, tra le altre manifestazioni, a Tirol Transfer, Krinzinger Projekte, Vienna (2003); Life Still Circus, Supper Club, 4° RomaEuropaFestival (2003); Archivio Sud, Galleria El Aleph, Roma (2003); Passegers en transit, Centre Culturel du Mexico, Parigi (2002); En Menos de lo que canta un gallo, Art Film Kunsthalle Basel / Art 33 Basel (2002); V^ Bienal de Monterrey, Monterrey (2001).
21
aprile 2005
Videovetrina #3
Dal 21 aprile al 07 maggio 2005
arte contemporanea
Location
STUDIO LIPOLI & LOPEZ
Roma, Via Della Penitenza, 5, (Roma)
Roma, Via Della Penitenza, 5, (Roma)
Orario di apertura
non stop
Vernissage
21 Aprile 2005, ore 22
Autore
Curatore