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Videozoom – Videoartisti Polacchi
VIDEOZOOM non si pone il compito di indagare i caratteri propri delle aree geografiche chiamate in causa, anche se non si possono prescindere le differenze storiche, etniche, sociali ed economiche delle varie parti del mondo.
Comunicato stampa
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VIDEOZOOM "Videoartisti polacchi" eguaglia nel titolo la video rassegna che l'ha preceduta "Videoartisti israeliani" e quelle che la seguiranno"Videoartisti iraniani" e " Videoartisti Italiani". Direttore artistico di VIDEOZOOM è Antonella Pisilli che si avvale della collaborazione di esperti di videoarte provenienti dai paesi scelti. VIDEOZOOM non si pone il compito di indagare i caratteri propri delle aree geografiche chiamate in causa, anche se non si possono prescindere le differenze storiche, etniche, sociali ed economiche delle varie parti del mondo. Ma vuole puntare l'obbiettivo verso queste realtà, per capire le differenze e le somiglianze nell'era della globalizzazione. La videoarte è certamente l'esempio più eclatante sia per la contaminazione sempre più endemica del mezzo televisivo, sia per la facilità d'utilizzo delle tecnologie digitali.
VIDEOZOOM - VIDEO ARTISTI POLACCHI curata da Anna Jagiello dell'Istituto Polacco di Roma è una selezione di otto videoartisti divisi in tre tematiche la RESISTENZA PSICHICA UMANA, IDENTITA' e AUTOIRONIA.
Nel filone della RESISTENZA PSICHICA UMANA i due artisti esaminano le sue frontiere. Entrambi eseguono esperimenti con i protagonisti dei loro film, con i loro spettatori con loro stessi. Artur Zmijewski mostrerà in questa rassegna il video Lesson of Singing presentato nel 2002 a Manifesta di Francoforte, dove dei ragazzi sordi cantano una sonata di Jan Sebastian Bach. Jacek Malinowski presenterà invece il film del 2000 HalfAWoman realizzato come migliaia di reportage televisivi, i cosiddetti "programmi del dolore", giocando così con lo spettatore che non sa se osserva la verità o la finzione.
Altri tre artisti lavorano sulla questione dell'IDENTITA' stessa o d'identità in contesto alle relazioni tra gli uomini. Anna Baumgart che da tanti è considerata un’artista femminista nei suoi film entra molto profondamente nell’identità della donna scoprendo anche la sua privacy. Mostrerà in Italia Real? Cranes are flying, nel video usa i frammenti del famoso film russo Cranes are flying di Michal Kalatozow, dove analizza il carattere femminile del film sostituendo la sua immagine a posto di quella della vera protagonista. Katarzyna Gorna si concentra anch'essa sull’identità femminile attraverso il corpo. Nel film Sumo dal 2003 confronta il corpo femminile con atteggiamenti che non sono socialmente percepiti o considerati femminili. Sylwia Narbutt è l’artista più giovane della rassegna, ed a settembre si laurea all'Accademia di Belle Arti di Varsavia. Il film del 2004 fa parte della sua tesi di laurea. Durante neanche due minuti l’artista protagonista del video uccide i suoi genitori. L’argomento è scioccante, ma nonostante il tema, il film appare discreto, quasi un atto normale. Sylwia Narbutt è interessata alle relazioni umane ed ha scelto il rapporto più profondo, ma anche il più difficile quello tra genitori e figli.
Il terzo tema che negli ultimi anni si è molto sviluppato in Polonia è quello sull’AUTOIRONIA del sistema dell'arte. Hubert Czerepok, racconta dei problemi dell’arte in connessione con i comportamenti umani. Analizza gli atteggiamenti comuni nei posti istituzionali, come le biblioteche e i luoghi di aggregazione, cambiando l’uso degli oggetti come per esempio in video Protection dove libri vengono utilizzati come pesi per lo sviluppo dei muscoli, per questa rassegna presenta Computerstudio 001. I video del gruppo Azorro (Oskar Dawicki, Igor Krenz, Wojtek Niedzielko e Lukasz Skapski) fanno osservazioni amare ed ironiche sul quadro istituzionale e cinico del mondo dell'arte contemporanea che è confrontata con le speranze ingenue dei giovani artisti dopo la cortina di ferro degli anni passati. Qui sarà ricordato il loro primo film We like it a lot del 2001, dove per la prima volta hanno manifestato la loro relazione con il mondo dell'arte contemporanea, che da una parte è alla portata di tutti, ma nello stesso tempo mantiene una certa distanza. Igor Krenz è uno dei rappresentanti del gruppo Azorro realizza video dal 1990. Nei suoi film penetra i meccanismi che stimolano il nostro tempo in modo indiretto. Sottolineando così l'assurdo della realtà.
VIDEOZOOM - VIDEO ARTISTI POLACCHI curata da Anna Jagiello dell'Istituto Polacco di Roma è una selezione di otto videoartisti divisi in tre tematiche la RESISTENZA PSICHICA UMANA, IDENTITA' e AUTOIRONIA.
Nel filone della RESISTENZA PSICHICA UMANA i due artisti esaminano le sue frontiere. Entrambi eseguono esperimenti con i protagonisti dei loro film, con i loro spettatori con loro stessi. Artur Zmijewski mostrerà in questa rassegna il video Lesson of Singing presentato nel 2002 a Manifesta di Francoforte, dove dei ragazzi sordi cantano una sonata di Jan Sebastian Bach. Jacek Malinowski presenterà invece il film del 2000 HalfAWoman realizzato come migliaia di reportage televisivi, i cosiddetti "programmi del dolore", giocando così con lo spettatore che non sa se osserva la verità o la finzione.
Altri tre artisti lavorano sulla questione dell'IDENTITA' stessa o d'identità in contesto alle relazioni tra gli uomini. Anna Baumgart che da tanti è considerata un’artista femminista nei suoi film entra molto profondamente nell’identità della donna scoprendo anche la sua privacy. Mostrerà in Italia Real? Cranes are flying, nel video usa i frammenti del famoso film russo Cranes are flying di Michal Kalatozow, dove analizza il carattere femminile del film sostituendo la sua immagine a posto di quella della vera protagonista. Katarzyna Gorna si concentra anch'essa sull’identità femminile attraverso il corpo. Nel film Sumo dal 2003 confronta il corpo femminile con atteggiamenti che non sono socialmente percepiti o considerati femminili. Sylwia Narbutt è l’artista più giovane della rassegna, ed a settembre si laurea all'Accademia di Belle Arti di Varsavia. Il film del 2004 fa parte della sua tesi di laurea. Durante neanche due minuti l’artista protagonista del video uccide i suoi genitori. L’argomento è scioccante, ma nonostante il tema, il film appare discreto, quasi un atto normale. Sylwia Narbutt è interessata alle relazioni umane ed ha scelto il rapporto più profondo, ma anche il più difficile quello tra genitori e figli.
Il terzo tema che negli ultimi anni si è molto sviluppato in Polonia è quello sull’AUTOIRONIA del sistema dell'arte. Hubert Czerepok, racconta dei problemi dell’arte in connessione con i comportamenti umani. Analizza gli atteggiamenti comuni nei posti istituzionali, come le biblioteche e i luoghi di aggregazione, cambiando l’uso degli oggetti come per esempio in video Protection dove libri vengono utilizzati come pesi per lo sviluppo dei muscoli, per questa rassegna presenta Computerstudio 001. I video del gruppo Azorro (Oskar Dawicki, Igor Krenz, Wojtek Niedzielko e Lukasz Skapski) fanno osservazioni amare ed ironiche sul quadro istituzionale e cinico del mondo dell'arte contemporanea che è confrontata con le speranze ingenue dei giovani artisti dopo la cortina di ferro degli anni passati. Qui sarà ricordato il loro primo film We like it a lot del 2001, dove per la prima volta hanno manifestato la loro relazione con il mondo dell'arte contemporanea, che da una parte è alla portata di tutti, ma nello stesso tempo mantiene una certa distanza. Igor Krenz è uno dei rappresentanti del gruppo Azorro realizza video dal 1990. Nei suoi film penetra i meccanismi che stimolano il nostro tempo in modo indiretto. Sottolineando così l'assurdo della realtà.
15
settembre 2004
Videozoom – Videoartisti Polacchi
Dal 15 al 30 settembre 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO SAN CARLUCCIO
Viterbo, Piazza San Carluccio, 8, (Viterbo)
Viterbo, Piazza San Carluccio, 8, (Viterbo)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, ore 16,00-19,30 e per appuntamento
Vernissage
15 Settembre 2004, ore 18,30
Sito web
www.kyoconsulting.it
Autore
Curatore