Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vienna. Città della provocazione
Presenti a Mestre alcune delle opere provocatorie dell’Azionismo Viennese in una collettiva che raccoglie e mostra i lavori degli artisti che più sconvolsero il mondo dell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Anti scuote la calma città veneziana presentando l’esposizione “Vienna. Città della provocazione” che raccoglie alcuni lavori degli artisti appartenenti all’ Azionismo viennese (Wiener Aktionismus): Günter Brus, Hermann Nitsch, Arnulf Rainer e Rudolf Schwarzkogler.
L’ Azionismo viennese si sviluppò in Austria negli anni sessanta del novecento e si caratterizzò per il coinvolgimento diretto del corpo (umano e animale) in pratiche performative chiamate “azioni” particolarmente trasgressive, provocatorie e dal carattere fortemente rituale.
Gli artisti appartenenti a questo movimento ebbero nei confronti della società viennese contemporanea un atteggiamento dissacrante che espressero con opere che, per i loro riferimenti all’erotismo, al sadomasochismo, all’autolesionismo ed ai simboli religiosi, provocarono al tempo forti reazioni di dissenso.
Presenti in mostra alcune fotografie tratte dall’“Azione n. 9” (1965) di Hermann Nitsch che mostrano lo squartamento di un agnello in uno dei rituali dell’ Orgien Mysterien Theater. Fondato dall’artista nel 1957, il “teatro dell’orgia e del mistero” viene concepito come una forma d’opera d’arte totale dove grazie alla messa in scena di azioni simili a riti sacrificali, vengono coinvolti i cinque sensi del pubblico in quello che voleva essere un rituale di espiazione collettiva. Relitti di una di queste azioni sono i “Relikt” come la pianeta esposta macchiata di sangue.
Le fotografie che ritraggono Rudolf Schwarzkogler mostrano l’artista completamente bendato con garze bianche e legato con fili elettrici come in quelle tratte dall’”Azione n. 3” (1965). Queste immagini rappresentano anche l’unica testimonianza delle sue azioni in quanto venivano compiute in privato davanti all’obiettivo di un fotografo.
In uno dei due manifesti intitolati “Vienna Action” (1964) viene mostrata la sola testa di Günter Brus completamente dipinta di bianco tanto da confondersi con lo sfondo retrostante. Questa è inoltre fotografata di profilo e mostra la presenza a livello della tempia di una serie di protuberanze di materiale che sembrano fuoriuscire da una ferita aperta.
Di Arnulf Rainer sono esposte alcune “Sovrapitture”, in quella del 1957 fitte pennellate nere ricoprono quasi interamente la superficie del quadro.
Presente anche uno dei suoi dipinti su fotografia in cui agisce con tratti rossi, neri e bianchi sull’ ingrandimento di un particolare di un’incisione di Goya.
L’esposizione presenta quindi una panoramica delle tematiche più interessanti che caratterizzarono il movimento e che tanto produssero scalpore in una mostra che rende la stessa città che la ospita: “città della provocazione”.
L’ Azionismo viennese si sviluppò in Austria negli anni sessanta del novecento e si caratterizzò per il coinvolgimento diretto del corpo (umano e animale) in pratiche performative chiamate “azioni” particolarmente trasgressive, provocatorie e dal carattere fortemente rituale.
Gli artisti appartenenti a questo movimento ebbero nei confronti della società viennese contemporanea un atteggiamento dissacrante che espressero con opere che, per i loro riferimenti all’erotismo, al sadomasochismo, all’autolesionismo ed ai simboli religiosi, provocarono al tempo forti reazioni di dissenso.
Presenti in mostra alcune fotografie tratte dall’“Azione n. 9” (1965) di Hermann Nitsch che mostrano lo squartamento di un agnello in uno dei rituali dell’ Orgien Mysterien Theater. Fondato dall’artista nel 1957, il “teatro dell’orgia e del mistero” viene concepito come una forma d’opera d’arte totale dove grazie alla messa in scena di azioni simili a riti sacrificali, vengono coinvolti i cinque sensi del pubblico in quello che voleva essere un rituale di espiazione collettiva. Relitti di una di queste azioni sono i “Relikt” come la pianeta esposta macchiata di sangue.
Le fotografie che ritraggono Rudolf Schwarzkogler mostrano l’artista completamente bendato con garze bianche e legato con fili elettrici come in quelle tratte dall’”Azione n. 3” (1965). Queste immagini rappresentano anche l’unica testimonianza delle sue azioni in quanto venivano compiute in privato davanti all’obiettivo di un fotografo.
In uno dei due manifesti intitolati “Vienna Action” (1964) viene mostrata la sola testa di Günter Brus completamente dipinta di bianco tanto da confondersi con lo sfondo retrostante. Questa è inoltre fotografata di profilo e mostra la presenza a livello della tempia di una serie di protuberanze di materiale che sembrano fuoriuscire da una ferita aperta.
Di Arnulf Rainer sono esposte alcune “Sovrapitture”, in quella del 1957 fitte pennellate nere ricoprono quasi interamente la superficie del quadro.
Presente anche uno dei suoi dipinti su fotografia in cui agisce con tratti rossi, neri e bianchi sull’ ingrandimento di un particolare di un’incisione di Goya.
L’esposizione presenta quindi una panoramica delle tematiche più interessanti che caratterizzarono il movimento e che tanto produssero scalpore in una mostra che rende la stessa città che la ospita: “città della provocazione”.
09
novembre 2009
Vienna. Città della provocazione
Dal 09 novembre al 10 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANTI
Venezia, Via Mestrina, 58, (Venezia)
Venezia, Via Mestrina, 58, (Venezia)
Orario di apertura
Lunedì 15,30 – 19,30
da martedì a sabato 10,00 – 12,30 / 15,30 – 19,30
Vernissage
9 Novembre 2009, no vernissage
Autore