Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
View Over/Over View
La fotografia entra in scena: dodici gli artisti invitati dai due curatori a prendere parte all’iniziativa dal titolo VIEW OVER / OVER VIEW ospitata nell’ex fabbrica dismessa adesso open space espositivo disposto su tre livelli in via Pietrasanta e all’interno della rassegna Photofestival 2007
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La fotografia entra in scena: dodici gli artisti invitati dai due curatori a prendere parte all’iniziativa dal titolo VIEW OVER / OVER VIEW ospitata nell’ex fabbrica dismessa adesso open space espositivo disposto su tre livelli in via Pietrasanta e all’interno della rassegna Photofestival 2007.
Riguardo View Over scrive Alessandro Trabucco:
«Il progetto View Over è una proposta di artisti fotografi contemporanei che utilizzano il mezzo fotografico in un modo che potremmo definire "anomalo". La rassegna vuole mettere a confronto una duplice qualità della ricerca fotografica contemporanea mantenendo come punto di riferimento l'utilizzo "tradizionale" del medium: da una parte la fotografia quale indagine psicologica del dato reale, dall'altra la fotografia come ricerca dinamica e atmosferica degli eventi esterni. Gli artisti coinvolti presentano lavori che portano al limite estremo la tecnica analogica presentando esiti paragonabili alla tecnologia digitale, mantenendosi saldamente al confine tra le due metodologie. È una sorta di "ibridazione" delle tecniche, una commistione di linguaggi differenti che portano a risultati simili.
In alcuni casi si arriva al quasi totale annullamento dell'immagine fotografata, in altri, all'opposto, ad una sua costruzione complessa ed elaborata per mezzo di un lento procedimento di accumulazione, come fosse una composizione pittorica o una scena teatrale.
Una fotografia che va "oltre il visibile" suscitando suggestioni ed emozioni nuove e coinvolgenti».
Mentre così definisce Marta Casati Over View:
«Over View è andare oltre, oltre anche il solo vedere. É denunciare, puntare il dito sul convenzionato, il bello, l'impacchettato, il solo estetico, il solo vuoto. È osservare lo scomodo, l'ingombrante, il fastidio, il pesante. La fotografia così non si poggia sul dato osservato ma su quello aggiunto, dal pensiero e dal voler denunciare. L'esposizione diviene non solo opportunità di mostrare quanto piuttosto di denuncia. Il mezzo fotografico si sveste e non si traveste. Il solo incameramento visivo del suo assetto strutturale incide e ottiene di rielaborare un disagio evidente ma che per altri è ancora possibile tacere. L'obiettivo fotografico non si inventa soluzioni astruse perché deve stupire o strabiliare: intende spogliarsi e mettersi a nudo per poter, a sua volta, mettere a nudo. Solo svelando il suo cruccio si potrà avviare alla salvezza.
Percorsi artistici esplorano e ne sperimentano i risultati. La fibra visiva con la quale emergono sprigiona sensus là dove sia alimentata dalla coscienza di un sinuoso & invasivo senso di disagio.»
View Over:
Massimiliano Foscati (1970, Milano)
Francesco Garbelli (1962, Milano)
Marina Giannobi (1965, Monza)
Barbara Mezzaro (1973, Albenga, SV)
Andrej Mussa (1970, Monza)
Nicola Vinci (1975, Castellaneta, TA)
Over View:
Davide Balliano (1983, Torino)
Davide Bramante (1970, Siracusa)
Andras Calamandrei (1975, Zofingen-Svizzera)
Andrea Dojmi (1973, Roma)
Ania Orlikowska (1979, Lodtz-Polonia)
Jacopo Prina (1971, Milano)
Riguardo View Over scrive Alessandro Trabucco:
«Il progetto View Over è una proposta di artisti fotografi contemporanei che utilizzano il mezzo fotografico in un modo che potremmo definire "anomalo". La rassegna vuole mettere a confronto una duplice qualità della ricerca fotografica contemporanea mantenendo come punto di riferimento l'utilizzo "tradizionale" del medium: da una parte la fotografia quale indagine psicologica del dato reale, dall'altra la fotografia come ricerca dinamica e atmosferica degli eventi esterni. Gli artisti coinvolti presentano lavori che portano al limite estremo la tecnica analogica presentando esiti paragonabili alla tecnologia digitale, mantenendosi saldamente al confine tra le due metodologie. È una sorta di "ibridazione" delle tecniche, una commistione di linguaggi differenti che portano a risultati simili.
In alcuni casi si arriva al quasi totale annullamento dell'immagine fotografata, in altri, all'opposto, ad una sua costruzione complessa ed elaborata per mezzo di un lento procedimento di accumulazione, come fosse una composizione pittorica o una scena teatrale.
Una fotografia che va "oltre il visibile" suscitando suggestioni ed emozioni nuove e coinvolgenti».
Mentre così definisce Marta Casati Over View:
«Over View è andare oltre, oltre anche il solo vedere. É denunciare, puntare il dito sul convenzionato, il bello, l'impacchettato, il solo estetico, il solo vuoto. È osservare lo scomodo, l'ingombrante, il fastidio, il pesante. La fotografia così non si poggia sul dato osservato ma su quello aggiunto, dal pensiero e dal voler denunciare. L'esposizione diviene non solo opportunità di mostrare quanto piuttosto di denuncia. Il mezzo fotografico si sveste e non si traveste. Il solo incameramento visivo del suo assetto strutturale incide e ottiene di rielaborare un disagio evidente ma che per altri è ancora possibile tacere. L'obiettivo fotografico non si inventa soluzioni astruse perché deve stupire o strabiliare: intende spogliarsi e mettersi a nudo per poter, a sua volta, mettere a nudo. Solo svelando il suo cruccio si potrà avviare alla salvezza.
Percorsi artistici esplorano e ne sperimentano i risultati. La fibra visiva con la quale emergono sprigiona sensus là dove sia alimentata dalla coscienza di un sinuoso & invasivo senso di disagio.»
View Over:
Massimiliano Foscati (1970, Milano)
Francesco Garbelli (1962, Milano)
Marina Giannobi (1965, Monza)
Barbara Mezzaro (1973, Albenga, SV)
Andrej Mussa (1970, Monza)
Nicola Vinci (1975, Castellaneta, TA)
Over View:
Davide Balliano (1983, Torino)
Davide Bramante (1970, Siracusa)
Andras Calamandrei (1975, Zofingen-Svizzera)
Andrea Dojmi (1973, Roma)
Ania Orlikowska (1979, Lodtz-Polonia)
Jacopo Prina (1971, Milano)
22
marzo 2007
View Over/Over View
Dal 22 marzo al 03 aprile 2007
arte contemporanea
Location
SPAZIO EVENTI
Milano, Via Pietrasanta, 12, (Milano)
Milano, Via Pietrasanta, 12, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a Venerdì 15-19 Sabato 11-13 e 15-19
Vernissage
22 Marzo 2007, ore 18.30
Autore
Curatore