-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vincenzo D’Argenio – DEFLAGRAZIONE artist’s cut
Giovedì 29 luglio alle ore 19.00 Museo Spazio Pubblico presenta DEFLAGRAZIONE artist’s cut, mostra personale di Vincenzo D’Argenio. Si tratta della seconda tappa di un progetto allestito per la prima volta il 25 settembre 2020 e poi interrotto in seguito a un evento accidentale.
Dall’incontro/confronto tra Luisa Bravo, fondatrice dello spazio, e l’artista è emersa la volontà di continuare la lunga narrazione delle memorie che compongono la mostra, iniziata tre anni or sono, il 6 agosto 2018. Il progetto verrà quindi presentato in una nuova forma e adattato agli ambienti espositivi del Museo Spazio Pubblico.
DEFLAGRAZIONE artist’s cut ripropone l’unicum di opere sopravvissute all’allagamento del settembre 2020, accompagnate da lavori inediti emersi dal percorso progettuale di D’Argenio e dai testi di C. e di Emilia Angelucci.
Nella dicotomica relazione tra eros e thanatos, natura e artificio, i due punti cardinali che l’artista decide di porre sulla mappa della città di Bologna sono gli stessi elementi che tengono il fil rouge del racconto: la pianta di acero campestre e il punto dell’esplosione. Due “chiome” che si guardavano a distanza e che nel medesimo istante generarono una deflagrazione.
Dal progetto era stata ricavata inoltre una pubblicazione a tiratura limitata, dal titolo Diario di C. e V., caratterizzata da una successione di immagini documentarie raccolte tra il 2019 e il 2020. Molti degli esemplari furono danneggiati dall’acqua in modo più o meno grave, divenendo una sorta di opera/reperto in alcuni casi non più sfogliabile se non grazie al QR code che riconduce il fruitore a un file .pdf criptato.
Il vernissage sarà inoltre l’occasione per un intervento sonoro con un set musicale a cura del duo Tyche and Automatòn e l’ultima opportunità per “salutare” il parklet, uno spazio senza scopo di lucro ricavato da tre parcheggi antistanti il Museo e diventato, da ottobre 2020 a oggi, luogo a disposizione dei cittadini in cui sostare tra piante, utilizzare gratuitamente il wi-fi e organizzare piccoli eventi.
La settimana successiva all'inaugurazione, venerdì 6 agosto alle ore 19.00, il Museo Spazio Pubblico organizzerà un incontro tra l’artista e il pubblico.
Vincenzo D’Argenio (Benevento, 1982)
Da sempre appassionato di arti visive, fin da giovanissimo si avvicina al writing. Dopo alcuni anni apre i suoi orizzonti ai linguaggi della street art con lo pseudonimo di LAST22, spaziando dal lettering dei graffiti, allo stencil, alla poster art. A seguito di stimoli e confronti con la scena artistica contemporanea, intraprende un nuovo percorso sperimentando la fotografia, il video e le tecniche digitali, lavorando in particolar modo con le matrici normografiche applicate al segno, alla forma e alle geometrie pure, fino alla modellazione e all’installazione ambientale. I suoi lavori cercano, attraverso linguaggi versatili, di esprimere stati d’animo intimi che traggono ispirazione dalla letteratura e alla filosofia, dalla spiritualità alle neuroscienze. Il sottotesto narrativo della sua ricerca è spesso riconducibile a esperienze strettamente personali che racchiudono il reale messaggio della sua produzione. Si è laureato in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli nel 2010. Giornalista pubblicista è contributor per la rivista Exibart, grafico e web-designer, si occupa di organizzazione di eventi artistico-culturali.
I suoi lavori hanno preso parte a mostre nazionali e internazionali.
Attualmente vive e lavora a Bologna.
http://bit.ly/portfolio_dargenio
Museo Spazio Pubblico
È un luogo di cultura a carattere transdisciplinare, intergenerazionale e plurale. Nato da un’idea di Luisa Bravo, studiosa, imprenditrice sociale e attivista, è un progetto di City Space Architecture, associazione culturale senza scopo di lucro, e di Genius Saeculi, impresa operante nel campo delle Digital Humanities.
Museo Spazio Pubblico promuove attività di ricerca, programmi di residenze, conferenze, mostre, workshop, dialoghi multiculturali, performance artistiche e si configura come un laboratorio permanente di innovazione scientifica per attività di formazione e per l’ideazione di progetti e iniziative che sperimentano metodologie all’intersezione tra tecnologia, arte e architettura. È un luogo pensato per creare opportunità di incontro, di studio e di approfondimento, di condivisione e di discussione. Esso stesso si configura come un “intervento” atipico sul territorio, nato dalla volontà di porsi come possibile centro di aggregazione attiva per il quartiere Porto-Saragozza e non solo: uno spazio aperto, in dialogo con il mondo, capace di intercettare e interpretare i grandi temi della globalità. Esemplare in tal senso è la proposta del “parklet” esterno (prorogato fino al 31 luglio), vale a dire uno spazio di sosta pedonale senza scopo di lucro ricavato in sostituzione di tre posti auto, arredato con sedute e immerso nel verde di piante e arbusti, e dotato di wi-fi gratuito, ovvero la creazione di uno spazio pubblico temporaneo a disposizione di tutti i cittadini per piccoli eventi e iniziative a carattere sociale.
Vincenzo D’Argenio – DEFLAGRAZIONE artist’s cut
Bologna, (Bologna)