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Vincenzo Izzo – Agata
Definire fotografo Vincenzo Izzo è sicuramente riduttivo, eppure il suo lavoro è, ed è sempre stato, fotografico. È un lavoro fotografico in vari sensi
Comunicato stampa
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Definire fotografo Vincenzo Izzo è sicuramente riduttivo, eppure il suo lavoro è, ed è sempre stato, fotografico. È un lavoro fotografico in vari sensi. Materialmente Izzo, all’interno dell’arte contemporanea ha scelto da subito di usare la fotografia, poi singolarmente è uno di quegli artisti rimasto fedele alla scelta. Fotografico poi perché della fotografia Vincenzo Izzo percorre, scartando le altre, quell’identità sottile che sembra essere l’essenza della fotografia e che a più riprese è stata definita come “concettuale”. Con “concettuale” in fotografia si è soliti evidenziare un’atteggiamento od anche una presa di posizione: quello che conta nella scelta di questo particolare supporto non sta sopra il supporto, la sua principale funzione è fare da tramite, attestare una connessione, ricordarci che la cosa, o il fatto, ha avuto origine “in presenza”, e si tratta, proprio perché è fotografia, di una presenza che nel passato era reale, cioè effettiva e non immaginata, dipinta o trascritta. L’idea è apparentemente ingenua, l’immagine ha avuto un legame fisico con la cosa o il fatto, ed ora si presenta come una reliquia. “Concettuale” in fotografia significa cioè che la magia dell’immagine non risiede nell’immagine, ma in quella finestra che ti apre e che può essere tra te e un passato, tra te e un luogo, tra te e un ricordo, ... tra te e “Agata”. Ben inteso che il visitatore non si aspetti di trovare un reportage su di una fotomodella, certo che no, ma molto di più; e alla fine, tramite queste singolari ed eleganti immagini a colori di un bella impronta Pop e di una sensibilità fine, discreta, quasi trasparente, (a pensarci bene sono stampe su acetato, sia sfocate e sia mosse) di “Agata” si conosceranno molte più cose di quanto si immagini.
Vincenzo Izzo (Ravenna 1968) ha studiato Storia dell’Arte, Cinema e Fotografia a Parigi (Università Paris VIII), Lisbona (ARCO Centro de Arte e Comunicaçao Visual) e Bologna (Università di Bologna, corso di laurea DAMS) dove si è laureato con una tesi in Storia della Fotografia. È autore di “Faccia d’artista” (Edizioni Artemisia, Ancona 2006), un saggio sui ritratti fotografici agli artisti dove intriganti riflessioni estetiche declinano in avvincenti incursioni nella psicologia e nella sociologia dell’arte. Dal 1993 espone in rassegne nazionali ed internazionali. Insegna Tecniche della Fotografia e Storia della Fotografia al LABA, Libera Accademia di Belle Arti di Rimini e Didattica di Storia della Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Vincenzo Izzo (Ravenna 1968) ha studiato Storia dell’Arte, Cinema e Fotografia a Parigi (Università Paris VIII), Lisbona (ARCO Centro de Arte e Comunicaçao Visual) e Bologna (Università di Bologna, corso di laurea DAMS) dove si è laureato con una tesi in Storia della Fotografia. È autore di “Faccia d’artista” (Edizioni Artemisia, Ancona 2006), un saggio sui ritratti fotografici agli artisti dove intriganti riflessioni estetiche declinano in avvincenti incursioni nella psicologia e nella sociologia dell’arte. Dal 1993 espone in rassegne nazionali ed internazionali. Insegna Tecniche della Fotografia e Storia della Fotografia al LABA, Libera Accademia di Belle Arti di Rimini e Didattica di Storia della Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
02
dicembre 2006
Vincenzo Izzo – Agata
Dal 02 al 16 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELL’IMMAGINE
Rimini, Via Alessandro Gambalunga, 27, (Rimini)
Rimini, Via Alessandro Gambalunga, 27, (Rimini)
Orario di apertura
tutti i giorni 9,30-12,30/16-19; sabato 10-12; domenica e festivi chiuso
Vernissage
2 Dicembre 2006, ore 18
Autore