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Vincenzo Lo Sasso – Frammenti dell’anima
Il pittore e creativo, dopo la recente esperienza negli Stati Uniti, ritorna a Genova. A distanza di quattro anni dal suo debutto ligure, l’artista porta alla Artrè Gallery i lavori della sua più recente produzione.
Comunicato stampa
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Sabato 9 Luglio 2011, alle ore 18, presso la Galleria Artrè Gallery dell’Arch. Bruna Solinas di Piazza delle Vigne 28 rosso (tel. 010 2514448, 010 2465025; Internet: www.artregallery.it), viene inaugurata la mostra “Frammenti dell’anima”, personale dell’artista pugliese Vincenzo Lo Sasso. Il pittore e creativo, dopo la recente esperienza negli Stati Uniti, ritorna a Genova. A distanza di quattro anni dal suo debutto ligure, l’artista porta alla Artrè Gallery i lavori della sua più recente produzione. La mostra resterà aperta dal Martedì al Sabato dalle ore 15,30 alle ore 19,30, a ingresso libero.
Quattro esposizioni in Liguria e tre a Genova, Lo Sasso ha uno straordinario rapporto con questa terra, la considera una sorta di portafortuna, quasi un amuleto da accarezzare in occasioni di grandi sfide. E’ accaduto prima della grande rassegna che ha consacrato il suo successo newyorkese, accade ora in occasione della Biennale di Venezia dove Lo Sasso ha trovato ospitalità con l’opera “Frammenti dell’Anima”. Così l’invito di Bruna Solinas, titolare dello spazio artistico Artrè, è stato accettato con entusiasmo e per tutta l’estate l’autore espone nella galleria di piazza delle Vigne un appassionante percorso, allestito per annodare quell’ideale filo rosso che unisce Venezia a Genova dove, anche qui, la mostra è stata intitolata “Frammenti dell’Anima”. Un’esposizione scandita da trenta opere di piccole e medie dimensioni e una di grandissimo formato: “Sibilla”, di enorme impatto sotto il profilo visivo ed emotivo.
In tutti i lavori esposti, Vincenzo Lo Sasso ripropone la personale e segretissima tecnica che prevede la solidificazione di colori metallici su base di alluminio. Una formula quasi alchemica che in “Occhio” conduce all’accostamento della traccia fotografica di base a un intervento di tessitura pittorica intorno a un unico occhio indagatore, perché Lo Sasso non dimentica il suo background di “artista dell’immagine”. Il fascino dell’informale lo ritroviamo anche nel sistema di segni presenti nel pannello “Alfa”. “Inventore di colori e di forme, - scrive il critico Maurizio Sciaccaluga - Vincenzo Lo Sasso mette in scena lo stupore dell’uomo di fronte al manifestarsi della natura, allestisce uno spettacolo ove la promiscuità alchemica degli elementi conduce fino alla soglia del processo di genesi”. “Frammento, che tutto evoca e disperde". E come Roland Barthes ha intinto la penna nell’inchiostro della passione per parlare d’amore, Vincenzo Lo Sasso usa i colori solidificati per dipanarsi tra particelle di anima. Beninteso: la sua. Perché l’autore con i ventisette “Frammenti di anima” non intende lanciare messaggi o fornire codici definiti, pronti a influenzare l’osservatore. “I frammenti dell’anima - rileva il critico Luciano Caprile - costituiscono un distillato di impulsi informali che dilagano sul supporto di alluminio e sembrano corromperlo in allusioni rugginose o dorate su cui prevale e fiorisce un magma azzurrognolo ora in via di disgregazione radiale ora rivolto a una più decisa compattezza centripeta”. E’ questo dei “frammenti” un ciclo pittorico dove la materia si carica di forza ed energia, suggestioni e vitalità nonostante sia utilizzato un supporto dall’anima fredda come suggerisce la lastra di metallo.
VINCENZO LO SASSO. Profilo
Vincenzo Lo Sasso nasce a Taranto nel 1954. Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura, inizia il percorso artistico giovanissimo con un’intensa attività pittorica utilizzando mezzi e supporti tradizionali. All’età di 23 anni scopre la fotografia e avvia una lunga e fruttuosa collaborazione con testate come Vogue Italia, Vogue Bellezza, Uomo Mare, Vogue Travel, Linea Italiana. In teatro Vincenzo Lo Sasso ha collaborato col Balletto d’Arte Contemporanea di San Pietroburgo e col Teatro Stabile di Ancona. Nel mondo dello spettacolo la sua creatività è stata apprezzata da Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Anna Oxa, Spagna. Il suo impegno si è concretizzato anche in campo pubblicitario attraverso lavori concepiti per L’Oreal, Wella, Schwarzkopf e per note aziende di moda tra New York e Milano. Nel febbraio 2007 Vincenzo Lo Sasso partecipa alla Fiera Luxory and Yachts di Verona nella sezione “allestimenti gallerie” con un’opera di notevoli dimensioni. Nell’aprile 2007 inaugura una mostra personale dal titolo “Ghiaccio Bollente”, presso il Chiostro di S. Matteo di Genova (catalogo curato da Maurizio Sciaccaluga). Nel luglio 2008 una sua importante mostra personale dal titolo “il Segno e il Sogno” è stata ospitata negli Appartamenti storici della Reggia di Caserta (catalogo curato da Luciano Caprile). Nell’estate del 2009 il Castello Doria di Portovenere accoglie la personale “Emozioni”. L’artista ha appena avviato un’importante collaborazione con una delle più prestigiose gallerie di Soho, il quartiere degli artisti, a New York.
Quattro esposizioni in Liguria e tre a Genova, Lo Sasso ha uno straordinario rapporto con questa terra, la considera una sorta di portafortuna, quasi un amuleto da accarezzare in occasioni di grandi sfide. E’ accaduto prima della grande rassegna che ha consacrato il suo successo newyorkese, accade ora in occasione della Biennale di Venezia dove Lo Sasso ha trovato ospitalità con l’opera “Frammenti dell’Anima”. Così l’invito di Bruna Solinas, titolare dello spazio artistico Artrè, è stato accettato con entusiasmo e per tutta l’estate l’autore espone nella galleria di piazza delle Vigne un appassionante percorso, allestito per annodare quell’ideale filo rosso che unisce Venezia a Genova dove, anche qui, la mostra è stata intitolata “Frammenti dell’Anima”. Un’esposizione scandita da trenta opere di piccole e medie dimensioni e una di grandissimo formato: “Sibilla”, di enorme impatto sotto il profilo visivo ed emotivo.
In tutti i lavori esposti, Vincenzo Lo Sasso ripropone la personale e segretissima tecnica che prevede la solidificazione di colori metallici su base di alluminio. Una formula quasi alchemica che in “Occhio” conduce all’accostamento della traccia fotografica di base a un intervento di tessitura pittorica intorno a un unico occhio indagatore, perché Lo Sasso non dimentica il suo background di “artista dell’immagine”. Il fascino dell’informale lo ritroviamo anche nel sistema di segni presenti nel pannello “Alfa”. “Inventore di colori e di forme, - scrive il critico Maurizio Sciaccaluga - Vincenzo Lo Sasso mette in scena lo stupore dell’uomo di fronte al manifestarsi della natura, allestisce uno spettacolo ove la promiscuità alchemica degli elementi conduce fino alla soglia del processo di genesi”. “Frammento, che tutto evoca e disperde". E come Roland Barthes ha intinto la penna nell’inchiostro della passione per parlare d’amore, Vincenzo Lo Sasso usa i colori solidificati per dipanarsi tra particelle di anima. Beninteso: la sua. Perché l’autore con i ventisette “Frammenti di anima” non intende lanciare messaggi o fornire codici definiti, pronti a influenzare l’osservatore. “I frammenti dell’anima - rileva il critico Luciano Caprile - costituiscono un distillato di impulsi informali che dilagano sul supporto di alluminio e sembrano corromperlo in allusioni rugginose o dorate su cui prevale e fiorisce un magma azzurrognolo ora in via di disgregazione radiale ora rivolto a una più decisa compattezza centripeta”. E’ questo dei “frammenti” un ciclo pittorico dove la materia si carica di forza ed energia, suggestioni e vitalità nonostante sia utilizzato un supporto dall’anima fredda come suggerisce la lastra di metallo.
VINCENZO LO SASSO. Profilo
Vincenzo Lo Sasso nasce a Taranto nel 1954. Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura, inizia il percorso artistico giovanissimo con un’intensa attività pittorica utilizzando mezzi e supporti tradizionali. All’età di 23 anni scopre la fotografia e avvia una lunga e fruttuosa collaborazione con testate come Vogue Italia, Vogue Bellezza, Uomo Mare, Vogue Travel, Linea Italiana. In teatro Vincenzo Lo Sasso ha collaborato col Balletto d’Arte Contemporanea di San Pietroburgo e col Teatro Stabile di Ancona. Nel mondo dello spettacolo la sua creatività è stata apprezzata da Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Anna Oxa, Spagna. Il suo impegno si è concretizzato anche in campo pubblicitario attraverso lavori concepiti per L’Oreal, Wella, Schwarzkopf e per note aziende di moda tra New York e Milano. Nel febbraio 2007 Vincenzo Lo Sasso partecipa alla Fiera Luxory and Yachts di Verona nella sezione “allestimenti gallerie” con un’opera di notevoli dimensioni. Nell’aprile 2007 inaugura una mostra personale dal titolo “Ghiaccio Bollente”, presso il Chiostro di S. Matteo di Genova (catalogo curato da Maurizio Sciaccaluga). Nel luglio 2008 una sua importante mostra personale dal titolo “il Segno e il Sogno” è stata ospitata negli Appartamenti storici della Reggia di Caserta (catalogo curato da Luciano Caprile). Nell’estate del 2009 il Castello Doria di Portovenere accoglie la personale “Emozioni”. L’artista ha appena avviato un’importante collaborazione con una delle più prestigiose gallerie di Soho, il quartiere degli artisti, a New York.
09
luglio 2011
Vincenzo Lo Sasso – Frammenti dell’anima
Dal 09 luglio al 09 agosto 2011
arte contemporanea
Location
ARTREGALLERY
Genova, Vico Dei Garibaldi, 41/43r, (Genova)
Genova, Vico Dei Garibaldi, 41/43r, (Genova)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato dalle ore 15,30 alle ore 19,30
Vernissage
9 Luglio 2011, h 18
Autore