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Vincenzo Nasuto – Leggerezze al Museo
L’artista espone una collezione di foulard, 20 capi d’abbigliamento unici di grande formato, nelle cui fantasie le immagini d’epoca in bianco e nero dei luoghi storici di Montevarchi e del Valdarno, prendono vita in un’esplosione inaspettata di linee e colori.
Comunicato stampa
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Da foto d’epoca a capi di moda: le mille storie della bellezza al Museo
Fotografie dei centri storici agli inizi del secolo scorso, antichi acquerelli, immagini d’epoca di luoghi familiari ma sbiaditi dal tempo: a tutti è capitato di rileggere il Valdarno sfogliando le foto in bianco e nero di tanti anni fa, attratti dalla suggestione di immagini così lontane. Ci voleva però l’intuizione di un artista per pensare di far rivivere quelle immagini animandole di disegni e colori, e soprattutto trasformandole in opere d’arte da indossare come capi di alta moda. Vincenzo Nasuto ha sperimentato questa intuizione e ha realizzato una galleria di foulard nei quali rifioriscono le immagini d’epoca dei luoghi storici di Montevarchi e del Valdarno, e il bianco e nero di vie, palazzi e chiese diventa una esplosione inaspettata di linee e colori. Davvero inaspettata anche perché le rielaborazioni creative di Nasuto si dispiegano sul grande formato, che si mostra per intero solo se esposto come un arazzo: ma il foulard è un capo da indossare, non certo un’immagine da esporre in un museo, e così da questa galleria le immagini del Valdarno non sono subito evidenti, ma si avvolgono come un vestito e si lasciano solo intuire. Il segno dei secoli passati compare soltanto a chi lo sappia cercare nelle mille pieghe che il tessuto disegna.
La scelta delle sala dell’Accademia e del Museo Paleontologico per una mostra di corredi di abbigliamento potrebbe stupire: almeno per chi associa ‘Museo’ e ‘Accademia’ a immagini di seriosa e compassata formalità. Ma quale missione migliore può avere un luogo di cultura di quella di condurre a incontrare la bellezza? Una bellezza che certo non compare subito, ma che fiorisce agli occhi di chi ha la pazienza e la fantasia di cercare. Anzi, in fondo la riuscita di un luogo di cultura in mezza alla città è proprio quando le persone riescono a ‘vestirsi’ di quello che a lungo hanno soltanto ammirato in una vetrina. E così questa galleria di disegni e colori è stata una bella occasione per contaminare le forme dell’arte e del bello, anche grazie alle splendide foto attraverso le quali le opere di Nasuto hanno ‘vestito’ e animato gli spazi del Museo.
Vincenzo Nasuto ha fatto alla sua terra d’elezione e in particolare all’Accademia il dono di venti ‘pezzi unici’, capi d’arredo irripetibili, ciascuno originale e destinato solo alla persona che lo riceverà: nella gratitudine della nostra istituzione c’è anche un po’ di orgoglio di poterci considerare un ‘pezzo unico’, un piccolo gioiello della terra dell’Arno.
Fotografie dei centri storici agli inizi del secolo scorso, antichi acquerelli, immagini d’epoca di luoghi familiari ma sbiaditi dal tempo: a tutti è capitato di rileggere il Valdarno sfogliando le foto in bianco e nero di tanti anni fa, attratti dalla suggestione di immagini così lontane. Ci voleva però l’intuizione di un artista per pensare di far rivivere quelle immagini animandole di disegni e colori, e soprattutto trasformandole in opere d’arte da indossare come capi di alta moda. Vincenzo Nasuto ha sperimentato questa intuizione e ha realizzato una galleria di foulard nei quali rifioriscono le immagini d’epoca dei luoghi storici di Montevarchi e del Valdarno, e il bianco e nero di vie, palazzi e chiese diventa una esplosione inaspettata di linee e colori. Davvero inaspettata anche perché le rielaborazioni creative di Nasuto si dispiegano sul grande formato, che si mostra per intero solo se esposto come un arazzo: ma il foulard è un capo da indossare, non certo un’immagine da esporre in un museo, e così da questa galleria le immagini del Valdarno non sono subito evidenti, ma si avvolgono come un vestito e si lasciano solo intuire. Il segno dei secoli passati compare soltanto a chi lo sappia cercare nelle mille pieghe che il tessuto disegna.
La scelta delle sala dell’Accademia e del Museo Paleontologico per una mostra di corredi di abbigliamento potrebbe stupire: almeno per chi associa ‘Museo’ e ‘Accademia’ a immagini di seriosa e compassata formalità. Ma quale missione migliore può avere un luogo di cultura di quella di condurre a incontrare la bellezza? Una bellezza che certo non compare subito, ma che fiorisce agli occhi di chi ha la pazienza e la fantasia di cercare. Anzi, in fondo la riuscita di un luogo di cultura in mezza alla città è proprio quando le persone riescono a ‘vestirsi’ di quello che a lungo hanno soltanto ammirato in una vetrina. E così questa galleria di disegni e colori è stata una bella occasione per contaminare le forme dell’arte e del bello, anche grazie alle splendide foto attraverso le quali le opere di Nasuto hanno ‘vestito’ e animato gli spazi del Museo.
Vincenzo Nasuto ha fatto alla sua terra d’elezione e in particolare all’Accademia il dono di venti ‘pezzi unici’, capi d’arredo irripetibili, ciascuno originale e destinato solo alla persona che lo riceverà: nella gratitudine della nostra istituzione c’è anche un po’ di orgoglio di poterci considerare un ‘pezzo unico’, un piccolo gioiello della terra dell’Arno.
Il complesso dell’Accademia Valdarnese del Poggio – Museo Paleontologico di Montevarchi occupa gli spazi dell’antico convento di San Lodovico, recentemente ampliati e riallestiti con l’inaugurazione del dicembre 2014. L’allestimento attuale, che ha fatto da sfondo alla galleria di foulard di Vincenzo Nasuto, coniuga la conservazione degli ambienti storici, in particolare il chiostro quattrocentesco e la Sala grande della Biblioteca antica, con una innovativa articolazione del percorso museale, in cui i visitatori seguono le testimonianze sulla preistoria del territorio Valdarnese accompagnati da percorsi visivi e allestimenti didattici.
Fotografie dei centri storici agli inizi del secolo scorso, antichi acquerelli, immagini d’epoca di luoghi familiari ma sbiaditi dal tempo: a tutti è capitato di rileggere il Valdarno sfogliando le foto in bianco e nero di tanti anni fa, attratti dalla suggestione di immagini così lontane. Ci voleva però l’intuizione di un artista per pensare di far rivivere quelle immagini animandole di disegni e colori, e soprattutto trasformandole in opere d’arte da indossare come capi di alta moda. Vincenzo Nasuto ha sperimentato questa intuizione e ha realizzato una galleria di foulard nei quali rifioriscono le immagini d’epoca dei luoghi storici di Montevarchi e del Valdarno, e il bianco e nero di vie, palazzi e chiese diventa una esplosione inaspettata di linee e colori. Davvero inaspettata anche perché le rielaborazioni creative di Nasuto si dispiegano sul grande formato, che si mostra per intero solo se esposto come un arazzo: ma il foulard è un capo da indossare, non certo un’immagine da esporre in un museo, e così da questa galleria le immagini del Valdarno non sono subito evidenti, ma si avvolgono come un vestito e si lasciano solo intuire. Il segno dei secoli passati compare soltanto a chi lo sappia cercare nelle mille pieghe che il tessuto disegna.
La scelta delle sala dell’Accademia e del Museo Paleontologico per una mostra di corredi di abbigliamento potrebbe stupire: almeno per chi associa ‘Museo’ e ‘Accademia’ a immagini di seriosa e compassata formalità. Ma quale missione migliore può avere un luogo di cultura di quella di condurre a incontrare la bellezza? Una bellezza che certo non compare subito, ma che fiorisce agli occhi di chi ha la pazienza e la fantasia di cercare. Anzi, in fondo la riuscita di un luogo di cultura in mezza alla città è proprio quando le persone riescono a ‘vestirsi’ di quello che a lungo hanno soltanto ammirato in una vetrina. E così questa galleria di disegni e colori è stata una bella occasione per contaminare le forme dell’arte e del bello, anche grazie alle splendide foto attraverso le quali le opere di Nasuto hanno ‘vestito’ e animato gli spazi del Museo.
Vincenzo Nasuto ha fatto alla sua terra d’elezione e in particolare all’Accademia il dono di venti ‘pezzi unici’, capi d’arredo irripetibili, ciascuno originale e destinato solo alla persona che lo riceverà: nella gratitudine della nostra istituzione c’è anche un po’ di orgoglio di poterci considerare un ‘pezzo unico’, un piccolo gioiello della terra dell’Arno.
Fotografie dei centri storici agli inizi del secolo scorso, antichi acquerelli, immagini d’epoca di luoghi familiari ma sbiaditi dal tempo: a tutti è capitato di rileggere il Valdarno sfogliando le foto in bianco e nero di tanti anni fa, attratti dalla suggestione di immagini così lontane. Ci voleva però l’intuizione di un artista per pensare di far rivivere quelle immagini animandole di disegni e colori, e soprattutto trasformandole in opere d’arte da indossare come capi di alta moda. Vincenzo Nasuto ha sperimentato questa intuizione e ha realizzato una galleria di foulard nei quali rifioriscono le immagini d’epoca dei luoghi storici di Montevarchi e del Valdarno, e il bianco e nero di vie, palazzi e chiese diventa una esplosione inaspettata di linee e colori. Davvero inaspettata anche perché le rielaborazioni creative di Nasuto si dispiegano sul grande formato, che si mostra per intero solo se esposto come un arazzo: ma il foulard è un capo da indossare, non certo un’immagine da esporre in un museo, e così da questa galleria le immagini del Valdarno non sono subito evidenti, ma si avvolgono come un vestito e si lasciano solo intuire. Il segno dei secoli passati compare soltanto a chi lo sappia cercare nelle mille pieghe che il tessuto disegna.
La scelta delle sala dell’Accademia e del Museo Paleontologico per una mostra di corredi di abbigliamento potrebbe stupire: almeno per chi associa ‘Museo’ e ‘Accademia’ a immagini di seriosa e compassata formalità. Ma quale missione migliore può avere un luogo di cultura di quella di condurre a incontrare la bellezza? Una bellezza che certo non compare subito, ma che fiorisce agli occhi di chi ha la pazienza e la fantasia di cercare. Anzi, in fondo la riuscita di un luogo di cultura in mezza alla città è proprio quando le persone riescono a ‘vestirsi’ di quello che a lungo hanno soltanto ammirato in una vetrina. E così questa galleria di disegni e colori è stata una bella occasione per contaminare le forme dell’arte e del bello, anche grazie alle splendide foto attraverso le quali le opere di Nasuto hanno ‘vestito’ e animato gli spazi del Museo.
Vincenzo Nasuto ha fatto alla sua terra d’elezione e in particolare all’Accademia il dono di venti ‘pezzi unici’, capi d’arredo irripetibili, ciascuno originale e destinato solo alla persona che lo riceverà: nella gratitudine della nostra istituzione c’è anche un po’ di orgoglio di poterci considerare un ‘pezzo unico’, un piccolo gioiello della terra dell’Arno.
Il complesso dell’Accademia Valdarnese del Poggio – Museo Paleontologico di Montevarchi occupa gli spazi dell’antico convento di San Lodovico, recentemente ampliati e riallestiti con l’inaugurazione del dicembre 2014. L’allestimento attuale, che ha fatto da sfondo alla galleria di foulard di Vincenzo Nasuto, coniuga la conservazione degli ambienti storici, in particolare il chiostro quattrocentesco e la Sala grande della Biblioteca antica, con una innovativa articolazione del percorso museale, in cui i visitatori seguono le testimonianze sulla preistoria del territorio Valdarnese accompagnati da percorsi visivi e allestimenti didattici.
04
dicembre 2016
Vincenzo Nasuto – Leggerezze al Museo
Dal 04 al 18 dicembre 2016
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MUSEO PALEONTOLOGICO DI MONTEVARCHI
Montevarchi, Via Poggio Bracciolini, 36/40, (Arezzo)
Montevarchi, Via Poggio Bracciolini, 36/40, (Arezzo)
Biglietti
Libero il giorno dell'inaugurazione.
Intero € 6; ridotto € 5-3
Orario di apertura
da giovedì a domenica ore 10-13 e 15-18
Vernissage
4 Dicembre 2016, ore 17.00
Autore
Curatore